E stato un sogno. Tre anni fa, mentre si chiacchierava con l’amico Barocelli, che aveva fatto più di cento disegni alla Festa in Piazza, gratuitamente, lui che aveva giá incominciato a lavorare con Solano López per disegnare l’ultimo libro dell’Eternauta di Oesterheld. Il Flores , Carlitos (Barocelli) ed io, quel giorno abbiamo capito che saremmo stati amici per sempre.

Uno li disegnava i fumetti, gli altri due li vedevamo come in un film davanti a noi, tornando sempre alla lontana infanzia ed al l’adolescenza. Da quel giorno ci siamo messi al lavoro: sognare e studiare, in continua ricerca. Debbo essere giusta e dire che il Flores é stato un allievo molto attento, tanto da lasciarsi prendere dall’ammirare, dallo sforzo intellettuale, dalla capacità e dall’amore che nel suo cuore ispirano i fumetti. Il primo passo di questo sogno: i fumetti a dimensioni ancora maggiori dell’uomo, l’abbiamo dato un anno fà, con la mostra di Giménez all’ECA. Gli occhi dell’artista che brillavano di soddisfazione, sono stati un premio più che sufficiente, ma ce ne furono altri, come i bambini presi da meraviglia, le docenti che accompagnavano i ragazzi alla mostra, la gente che ci chiedeva notizie su come l’avevamo fatto.... Quest’anno sono stati due i sogni compiuti: la grande mostra di Oesterheld, l’omaggio a lui ma anche a tanti altri fumettisti argentini che hanno creato una scuola del fumetto rispettata, ammirata e copiata in tutto il mondo. Argentini che non sono stati soli a determinare la nascita di questa tendenza. C’era un bel gruppo d’italiani in quei tempi in cui ebbe inizio. Fumettisti che trovarono l’America in Argentina dopo la grande guerra e la crisi europea e che mai dimenticarono il tango, la pampa e le donne che abitavano accanto al fiume più largo del mondo, tanto da sembrare quasi un mare di acqua dolce resa marrone dalla sabbia. La mostra Omaggio a Oesterheld -purtroppo massacrato dai militari assieme alle sue quattro figlie- si é inaugurata il 4 settembre di quest’anno, anniversario della prima edizione del personaggio legendario: El Eternauta, un eroe solidale e di atteggiamento cooperativo, come ogni eroe dev’essere, perché secondo l’autore “il vero eroe é quello di gruppo, che non lotta da solo ma con i compagni di rotta e di destino”. E stata una vera apoteosi dei fumetti, il “dopo” una lunga attesa della quale hanno partecipato centinaia di persone, perche questo sogno, quello della mostra e la convenzione di fumetti di quest’anno, come la mostra del 2010 su Gimenez e come il 19 settembre, la mostra “Storia d’Italia a Fumetti”, tratta dal libro di Enzo Biagi, é un sogno del quale partecipano tanti eroi del lavoro e della ricerca, artisti, e dilettanti, la moglie di Oesterheld, ma anche i nipoti, Breccia figlio e la moglie di Breccia padre, politici, lavoratori della cultura provinciale, editori, scrittori, giornalisti, ragazze che fanno la guida, la direttrice del museo, la segretaria del Consolato, il capo della Bancaria e Peppe Pannocchia, l’amico bancario che faparte dell’USEF, l’ex console Tombaccini e gli amici del governo che lavorano col segretario di cultura, ma anche il segretario di cultura, tutti , giovani e meno giovani, che appartengono all’USEF Mendoza, e alle USEF di Argentina, il segretario generale USEF e Ivo Pavone accanto a Fabio Porta e Ivo Milazzo. Sarebbe impossibile parlare di tutti: i disegnatori di Tucumán con la Storia Argentina a Fumetti di Carrizo, quelli dell’ADL di Rosario e di Buenos Aires ... che lavorano con Barocelli, ma anche quelli di Mendoza, la professoressa di storia italiana della UN Cuyo ed il fotografo del Consolato d’Italia, la architetta vicepresidente dell’USEF Mendoza, e la segretaria dell’USEF Mendoza con suo marito... Tutti noi, per perfetti attimi di gloria, ci siamo sentiti degli eroi, eroi di gruppo, eroi di sogni diventati una realtà. Ora incomincia la prossima tappa. E si va verso un altro sogno. Se volete accompagnarci, venite a Mendoza. O chiedeteci di portare le nostre mostre da voi. Perché no? (Antonina Cascio)