Si avvicina il congresso a Mendoza. I giovani italiani hanno organizzato tutti d’accordo, tutti a squadra, un interessante evento pieno di sfumature più che importanti tra le quali, la presenza dell’On. Fabio Porta, deputato italiano eletto all’estero nell’America Meridionale. Vogliamo qui dare atto alla disponibilità sempre pronta dell’On. Porta,

che abbiamo sempre trattato come uno di noi non certo in senso di possessivo, ma per la vicinanza ideologica ed affettiva, il lavoro costante, tanto il suo come il nostro, per far si che la democrazia e la sincerità siano parte fondamentale ed essenziale dei rapporti tra le istituzioni e le persone, i tanti cittadini italiani all’estero, più precisamente in America Latina. A Mendoza siamo in questo momento più di 47 000 i cittadini italiani, dei quali appena il 10% siamo nati in Italia, e gli altri sono di seconda e terza generazione, situazione che segnala l’urgente necessità di rafforzare la relazione tra di loro e la cultura italiana, e di farlo dentro un contesto di veridicità, di sincera e franca determinazione a condividere le informazioni che alcuni abbiamo o sappiamo dove trovare e come cercarle, anzi ci arrivano senza esercitare questa conoscenza, con quelli che per comoda ignoranza non sanno come farlo. Parlo di comoda ignoranza perche i governi italiani vengono tagliando di anno in anno le risorse da utilizzare all’estero per capacitare i cittadini com’e´di obbligo di ogni governo di ogni paese al mondo ( non parliamo del governo Berlusconi, invece, che definitivamente ha dimezzato queste risorse). E perciò non ci sono queste risorse, non si insegna la lingua e non si sa niente dell’attualità italiana tra le file dei nuovi cittadini. Mentre questo succede, ci sono quelli che approfittano della situazione per accreditare la propria bugiarda presenza certamente non obbiettiva all’estero dato che di politica non parlano sebbene la fanno. Come dice il proverbio:”mentre il pastore dorme i lupi si mangiano le pecore”. E purtroppo questi lupi della politica , questi padroni di una obbiettività inesistente, lavorano spesso al suo proposito di lucrare dato che hanno l’apporto economico sicuro e nascosto di alcune forze politiche italiane e non hanno bisogno di far sforzi lavorativi personali per mantenere la propria attività politica. ( chiamata di solidarietà con la collettività italiana). Mentre il congresso si avvicina a Mendoza, si avvicinano all’USEF tanti personaggi di questo settore del quale parlavo, con “proposte” di pace e di cordialità verso di noi, dimenticando o volendo che tutti dimentichino che la guerra l’hanno fatta e la fanno ancora loro stessi. L’Usef non fà la guerra a nessuno, vuole la convivenza in pace e rispetta la diversità di opinioni, ma vuole anche essere rispettata. L’Usef non chiede prerogative né favoritismi, ma esige sincero confronto ed aperta manifestazione delle idee politiche. Finalmente l’USEF non ha intenzione di togliere né protagonismo né importanza a nessuno, al contrario vuole il credito ed il protagonismo giusto ad ognuno per il lavoro che ognuno riesce a fare. Detto questo continueremo a lavorare a squadra e senza nessun altro quesito per organizzare un eccellente congresso a Mendoza.

Antonina Cascio Portavoce USEF in America Latina

Presidente USEF Mendoza