lETTERA APERTA DI Albino Bazzanella SULLA EROGAZIONE DELLE PENSIONI INPS IN ARGENTINA Cari connazionali: Oggi, 2 maggio 2011, ho appreso con molto dispiacere e indegnazione che, sia mia madre, 83 anni, ricoverata in un casa per anziani e la nonna di mia moglie, 99 anni, ambedue handicappate,

non possono continuare a riscuotere la loro pensione presso il Banco Itau, nelle diverse sedi di Buenos Aires, dove, malgrado la cattiva attenzione al pubblico, venivano riscuotendo i loro averi per piú di tre anni. Questa banca non sá informare niente ai pensionati e avendo chiamato al Patronato ACLI, ho appreso che non c'é modo di riscuotere la pensione se non é che portando le due anziane personalmente presso una agenzia finanziaria privata ("Western Union") dove, sebbene non é sicuro, forse potrebbero prendere la loro pensione senza la quale non riescono a vivere. Purtroppo, sono anni che i vecchi all'estero soffrono i via vai della cattiva gestione dell'Inps. Mi chiedo come mai sia possibile che il sistema previdenziale argentino, paese del Terzo Mondo, sia molto piú semplice e faciliti le procedure agli anziani mentre che l' Italia (un grande Paese?) faccia impazzire gli anziani... che non sanno se, come, quando riscuoteranno la pensione italiana (in molti casi assolutamente meritata e guadagnata con il loro lavoro e tantissimi sacrifici). In piú, nessuno sá dove, come e quando potranno percepire la pensione il mese prossimo. Oggi ci sono 35.000 pensionati in questa situazione di incertezza, si trovano allo sbaraglio e tutti gridano allo scandalo. Mi rivolgo a voi chiedendo il vostro intervento per far conoscere questa situazione perché il resto della burocrazia italiana non da risposta e ci portano a tutti, italiani e discendenti a chiederci che cosa c'é da festeggiare dopo 150 anni di unitá. Miglioni di italiani in giro per il mondo perché la loro Patria non fu capace di dare lavoro a tutti i suoi figli e ora non é capace di gestire in modo degno del Primo Mondo, il cambiamento di una banca ad altra (che ancora nessuno sá quale sará), garantendo il pieno diritto di tutti a godere della loro pensione in tempo e forma e non facendoli soffrire e persino piangere. Domani, martedí, dovró mancare al mio lavoro, andar a prendere mia mamma (in sedia a rotelle e malata di demenza senile "Alzheimer"), portarla in questo posto, fare una coda di piú di un'ora (oggi mia moglie ha dovuto fare lo stesso con sua nonna) e sperare nella grazia di Dio per vedere se ci riusciamo a percepire la pensione. Il piú grave é che mia madre ci ha dato procura davanti a Notaio e questa procura generale non viene riconosciuta dall'Inps. L'Inps non riconosce o non accetta gli atti legali/notarili fatti secondo la legge del posto. Principio basilare del Diritto Internazionale!!! É veramente una situazione vergognosa e poi si parla della burocrazia di paesi come l'Argentina. Se si va avanti di questo passo, sará insostenibile parlare dell'Italia ma dovremo tacere quando ci dicano nuovamente che proveniamo dall'Italietta... Scusate il contenuto di questo messaggio ma sentivo il bisogno di trasmetterlo a delle persone che si occupano degli italiani all'estero e che forse possono far sentire la voce di chi non c'e lá. Questa mattina parlai con la gente dell'ACLI Buenos Aires ed erano logicamente e giustamente tanto indignati come la gente che deve soffrire queste situazioni che, per quanto só, non si verificano con i pensionati degli altri Paesi del vero Primo Mondo. Cordiali saluti. Albino Bazzanella (Buenos Aires 2 maggio 2011)