In qualche cosa bisogna pure credere ed io ho sempre creduto nell’essere umano, nella sua capacità di intervento, di analisi, di pensiero. Questo non solo mi ha dato degli ideali a cui ispirarmi, ma mi ha permesso di restre sempre e comunque con i piedi peer terra. Se c’è qualcosa sulla quale ho contato sempre, è l’uomo. Voglio dire, l’uomo e la donna, gli esseri umani. Ho sempre pensato, basata su un gran rispetto per la condizione di esseri pensanti, che gli uomini sempre, dopo avere riflettuto sui problemi, sulle loro azioni o attitudini, sono capaci ad arrivare a conclusioni ogni volta migliori, sempre più positive, è per questo, a mio avviso, che con l’andar del tempo l’umanità si perfeziona. In questi giorni sto riflettendo seriamente, su quali basi si sostiene e si afferma, questo positivismo. Liberata Ingrid Betancourt ed altri sequestrati dalla guerriglia colombiana, abbiamo visto alla TV la sua faccia ridente, felice e pulita, come prima immagine”in diretta” scendendo dall’aereo che la portava dalla selva. E da immaginare, che tanto lei come le altre persone liberate, avranno chiesto prima di apparire ,farsi un bagno, lavarsi i capelli e mettersi dei vestiti degni. Ma la gente che ne parlava, mi sono stupita di sentirli, anche i miei amici, scoppiarono in furia perchè non si notava che stessero a punto di morire, volevano vederli sporchi, laceri e piangendo per credere alla loro straziante esperienza. L’invidia, ho pensato, fà queste cose. Il comune della gente ha invidia dell’attenzione che questa donna risveglia e allora reagisce così. Ma no, oggi alla TV, c’era in un programma la stessa questione, istituzionalizzata:perchè questa donna non piange?Perchè sta a girare per il mondo mantenendosi ferma nei suoi ideali? Non ch’era ammalata? Come può sentirsi felice se ha perso 6 anni della sua vita? E anche l’altra, che in 11 anni nella selva si è innamorata di un guerrigliero ed ha avuto un figlio con lui! E una vergogna! L’ha fatto per amore o per interesse? E c’era anche il psichiatra che spiegava che finché non piangeranno, non ricorderanno tutto quello vissuto, non saranno libere. Vuol dire che la comunicazione, invece di essere un passo avanti ci fa andare indietro. Abbiamo forse scordato che la TV è solo una parte taglio, un pezzo della realtà che vediamo,che dietro, nascoste, ci sono tante cose che non vediamo,che non immaginiamo. E che finalmente se la verità fosse che queste persone non ricordano o non vogliono ricordare quello vissuto, hanno il diritto di aiutare se stessi come meglio possono, se questo serve ad andare avanti e a non andare in rovina come sembra che tutti abbiamo voluto vederle. Riguardo la situazione politica d’Italia, mi è successo qualcosa di simile. Nei primi giorni, l’idillio tra Berlusconi e gli italiani abitanti la penisola ed isole periferiche, sembrava non sarebbe mai finito. La furia del premier ed i suoi alleati si schierava soltanto verso gli immigranti e gli emigrati, sopra tutto quelli di America Latina. Abbiamo pensato che ragionevolmente, quando incominciasse ad andare contro quelli che si sentono il diritto di essere italiani”veri”, allora ci sarebbe stata la comunione di problemi e la unione tra tutti per difendersi e difendere i propri diritti. Bene, la “luna di miele” come è stata chiamata, tra il capo della destra vincente ed il popolo abitante in Italia, è finita. Adesso tutti gridano, ognuno dal suo “nido” per difendere le proprie uova,ma la tanto desiderata unione di obbiettivi e di ideali, non s’è presentata. Chissà se è troppo presto ancora, chissà se dovrà passare ancora molta acqua salata sul ponte inesistente, e non parlo di quello tra la Sicilia e la penisola, parlo del ponte di fratellanza tra IMMIGRANTI-ITALIANI D’ITALIA-EMIGRATI. Non vorrei proprio credere che l’umanità non ha speranze. Questo il mio sincero ideale. E’ forse figlio della, ingenuità ? Forse. Ma io ci credo. Antonina Cascio Presidenter Trinacria Oggi – USEF Mendosa