(Antonina Cascio) - In momenti come questo capisco i romani che andavano al Colosseo a veder morire i gladiatori. Sebbene non li giustifico, posso capirli . Non è che il calcio m’interessi con speciale attenzione. Purtroppo non è stato mai così. Anche essendo moglie e madre di giornalisti sportivi, sono riuscita a capire i regolamenti degli sport, a seguire una partita per 10 minuti ,
a teorizzare su chi gioca meglio, e basta. Non ricordo mai chi e quando gioca e no resterei seduta davanti alla tv a guardare una partita, sebbene da giovane, quando accompagnavo mio marito alle partite di seconda e terza divisione (lui incomiciava la sua carriera ed io se volevo vederlo le domeniche dovevo seguirlo), accompagnata di un buon libro, sono stata capace di farlo tante volte in piccoli stadi provinciali. Certamente il calcio, lo sò bene, non è un’area importante di un paese .Lo è lo sport, in beneficio della crescita sana e robusta dei bambini e dei giovani, ma non questo “sport†commerciale, risultato di anni ed anni di prostituzione delle istituzioni che lo integrano e dei Governi che lo promulgano(questo sì sono riuscita a capirlo seguendo la carriera di mio marito, sempre più deluso dei fatti futbolistici). Ma quando i governi non offrono alla sua popolazione, ai suoi cittadini, altro che questi spasimi di vittorie per canalizzare tanti diritti malconci, tante necessità non rispettate, tanti stipendi di fame e tante vergognose dichiarazioni sulle risorse e di come vengono utilizzate ed a favore di chì, chè altro può pretendere un intero paese che vincere il campenato mondiale? Oggi Argentina ha perso la partita. Ha vinto la Germania che veramente ha giocato meglio, per logica, con quei pezzi di ragazzacci alti, snelli, robusti e ben forniti di muscoli, contro i nostri piccoli, mal cresciuti e sempre in ansia, che sembrano tutti discendenti di siciliani o di gente del sud italiano(ed infatti molti lo sono). Dico che i nostri siano sempre in ansia perche non è lo stesso perdere il mondiale per una squadra germanica che per una argentina, i quali integranti debbono guadagnarsi la vita giocando in squadre europee e non si possono prendere il lusso di fare una brutta figura. Di sicuro ne pagheranno un altro e alto prezzo riguardo i primi. Chissà se si dovesse istituire , come nel box, di giocare contro quelli che sono alla pari in peso e figura. Per chè no? Come ho scritto pochi giorni fà , ora siamo fregati. Le vacanze invernali ancora non incominciano. Manca una lunga settimana ed il silenzio che ha seguito questa partita, sebbene è logica conseguenza, non presagia niente di buono. Siamo andati al mercato in questi giorni pensando che ancora non era tempo di preoccuparsi della crisi economica. Ma le spese si sono ridotte in maniera straordinaria e ora che le riunioni per guardare la partita, per guardare la previa o per festeggiare, sono finite, incominceremo a notare che a casa manca di tutto. Nemmeno la tredicesima è servita a bilanciare questa rovinata economia argentina. Come se la caverà il Governo da oggi in poi per continuare a dire che tutto va bene non lo sò, ma sò che noi tutti ce la caviamo ogni giorno di meno per arrivare alla fine del mese con qualcosa allo stomaco, è sicuro. E che lo scontento da oggi in poi si farà sentire, è anche sicuro e sarebbe giusto. La pace mi piace, è vero, ma il silenzio dei morti, no. Spero che gli argentini riusciamo a farci sentire senza far correre il sangue che tante volte si è perso( e ancora non molto fà ,purtroppo). E speriamo che questo Governo apri la mente e le orecchie alle voci del suo popolo.