(Antonina Cascio) - I tempi della globalizzazione avanzano e dopo un intenso lavoro del Pdl e dei berlusconiani, vediamo finalmente la violenza contro politici e personalità importanti arrivata in Italia. E vero che lo sforzo è stato grande, tante illusioni calpestate, tanti progetti distrutti, l’immagine estera dell’Italia, cioè il Sistema Italia, rovesciata, sarebbe lungo da enumerare tutto il lavoro intrapreso per arrivare a questo punto!

Non devono essere dimenticate le persecuzioni agli immigranti ed il disprezzo seguito di ingiustizie contro gli emigrati. Dunque, dopo tanto sforzo, il penoso premio, il primo ministro aggredito ed anche il Papa assalito da una donna. Premio che nessuno di noi ha chiesto nè voleva si presentassi come punto di riferimento della stampa internazionale riguardo l’antica e pacifica nazione ch’era riuscita a trovare una convivenza abbastanza fruibile tra tutte le tendenze, religioni e culture. Arrivati a questo punto non possiamo che riconoscere che il nostro caro paese, dentro questa scuola della violenza, violenza verbale, violenza fisica, violenza intelettuale, sappia approfittare l’esperienza altrui, che a questo può servire la globalizzazione dato che non l’usiamo per avere un mondo migliore, pieno di solidale convivenza. L’influenza A, cari amici, ha colpito l’Italia, come tanti altri paesi del mondo, come infatti ha colpito anche l’Argentina a metà di quest’anno. Ma oh, sorpresa, meravigliosa esperienza acquisita da quella altrui, l’influenza si è fermata entro i giorni festivi. Cioè, all’ora di colpire le feste, le vendite di Natale e Capodannno, il turismo festivo fino alla Befana, l’influenza A si è tirata dietro prendendo atto che doveva farlo per un patriottismo ben inteso, per non rovinare tante attività commerciali e non aumentare la crisi sopratutto quella degli imprenditori. Ma attenti,, è chiaro che l’influenza A non si farà indietro per troppo tempo. Presto, l’8 gennaio, sarà presente un’altra volta a scoraggiare la gente che vuole andare a protestare, a far capire che è meglio starsene a casa tranquilli con un pezzo di pane sicuro, che aver la disgrazia di andare a finire in ospedale dove non vi ammazzerà l’influenza A, ma tanti altri virus che gironzolano nelle sale non preparate per ricevere degnamente la povera gente. Godetevi le vacanze di Natale e Capodanno che vi ha dato l’influenza e non pensate ad altro che a tornare a casa in tempo per non subire un attacco di questa malattia di laboratorio.