(Antonina Cascio - foto accanto) - A marzo, la nostra istituzione compirà 6 anni di lavoro a Mendoza. Certamente 6 anni non sono tanti, ma sono molti, considerando il tipo di impegno che si dà all’organizzazione. Noi siamo di quelli che la vita la viviamo intensamente ed è stata questa la nostra posizione di fronte al lavoro per l’emigrazione.

In 6 anni siamo riusciti ad avere uno spazio proprio, con un significato e con una particolare maniera di lavorare dentro questa società in questa parte del mondo. Ma c’era sempre la mancanza di una sede propria, un posto dove avere una presenza permanente e significativa, accessibile e gradevole, avere un posto nel mondo della collettività italiana, uno spazio fisico oltre a quello intellettuale e culturale, solidale e sociale. Finalmente ci siamo riusciti. Da domani, quando andrò a prender possesso della chiave del nostro ufficio, avremo uno spazio di riscontro con i soci, con i siciliani, con gli italiani e con quelli che lo sono di cuore, e certamente con i nostri amici non italiani che sono pure tanto numerosi. Non andrò sola, mi farò accompagnare del vicepresidente, oltre che da qualche altro amico di quelli che sono con noi dal primo giorno. Dove saremo? Alla Asociación Bancaria di Mendoza, Avenida España 1234. Credetemi che mi trovo come chi ha finito una battaglia e sebbene c’è qualcuno che è stato colpito, la vittoria è assoluta, e fermo, in piedi, ma un pò stralunato, si guarda attorno ed ancora non capisce la realtà. Certamente non è stata questa la mia prima battaglia come emigrata, ne ricordo alcune lontanissime, come quella di vincere le sentenze delle docenti dell’epoca, che consigliavano quando entrai nella prima elementare, a mia mamma di farmi dimenticare l’italiano. Questa battaglia mi aiutò mia mamma a vincerla. Questa , a livello istituzionale ha un valore simile ,moltiplicato per tutti i soci di Mendoza ma anche per tutti quelli che seguono l’USEF nel mondo. A questa battaglia hanno partecipato tante persone. Tutti in un modo o in un l’altro hanno fatto la loro parte ed e ci hanno accompagnato con la lotta e la solidarietà. Alcuni si sono stancati prima del successo, altri hanno dovuto smettere la lotta per fare le loro particolari e personali battaglie. Ma per fortuna tutti hanno sempre mantenuto la relazione più o meno vicina con la entità. A tutti non soltanto ringrazio di cuore, ma invito a partecipare all’utilizzazione della loro casa da domani in poi. Ringrazio anche la gente della collettività che ci aprì le porte delle istituzioni esistenti: il COMITES , il suo presidente, il vice e l’attuale segretario e rappresentante del CGIE, che ebbero in noi la fiducia di aprirci le porte del Comites dove sempre siamo stati a casa nostra; il Centro Italiano dove abbiamo potuto portare avanti delle attività impegnative, la Legislatura mendozina ed il deputato José Antonio Gantus, siciliano di mamma e socio USEF, della Segreteria di Turismo, e indubbiamente della Bancaria, la nostra cara Bancaria con la quale abbiamo potuto stabilire una così forte e impegnativa relazione. Un capitolo a parte ci vuole per ringrazziare il supporto della nostra sede generale di Palermo ed i suoi dirigenti. i compagni in Argentina, sempre presenti ai nostri appelli. Domani incomincia un’altra battaglia, e questa, sebbene sarà un aneddoto rimarrà sempre impressa a fuoco nei nostri cuori. Vi aspettiamo venerdì 18 dicembre, alle 20, alla nostra sede, la sede di Trinacria Oggi, USEF Mendoza, Avda España 1234 (Asociación Bancaria), dopo la riunione informativa di fine d’anno, ci sarà un brindisi , il primo brindisi nella nostra sede!