Peccato che il giornale non sia ancora disponibile con una versione musicale, cosí come avviene con i biglietti di auguri per il Natale o per il nuovo anno, altrimenti si potrebbero a-scoltare note musicali derivate da colonne sonore di film molto popolari. Una di queste, in una specifica occasione, potreb-be essere tratta da uno dei film di F. F. Coppola, "Il Padrino",

e potrebbe essere aggregata all’immagine degli "amici degli amici", che sembra imperversare sempre piú nell’ambiente degli amici del Console Generale d’Italia in Buenos Aires. Infatti, dopo la recente nomina a Cavaliere della Repubblica italiana di alcune tra le persone piú vicine alle vesti del Console, ora vi sono in pectore altri nomi di prossimi Cavalieri; altre persone amiche, che costituiscono un gruppo affine per uno specifico pensiero politico. Non si puó parlare, peró, del classico "ubi maior minor cessat", che potrebbe essere interpretato per la speciale caratteristica che un governante puó permettersi di agire nei confronti dei governati; qui non si tratta di "governo", ma in un certo qual modo la situazione appare anche piú sorprendente, per non dire di peggio. In Buenos Aires (e chissá in quali altri Consolati) non si erano mai viste tante assegnazioni di "Cavalierati" come invece avviene nel corso della gestione di questo Console, che premia quanti gli sono píú vicini, oppure gli amici di questi, che approfittano della di-sponibilitá e della tendenza politico-partitica del Console per godere di tale assegnazione. Verrebbe da chiedersi se la gestione di questo consolato passerá alla storia come si domandó il Manzoni: "Fu vera gloria la sua? Ai posteri l’ardua sentenza". E forse, proprio come disse Napoleone Bonaparte: "Una medaglia non si nega a nessuno", anche il Console permette onorificenze a braccia aperte ma, guarda caso, i beneficiari sono solo gli "amici, o gli amici degli amici". E non si dica, come qualche voce maligna sostiene, che il Console si occupa solo delle cittadinanze e non di altre attivitá d’istituto: il conferimento delle numerose nomine a Cavaliere, dimostrano come la sua attivitá sia multiforme. E se qualche esponente di talune associazioni lamenta il fatto che il Console non partecipa a certe manifestazioni che si tengono nelle loro istituzioni, non prosegua nella lagnanza o nel rammarico: a parte queste attivitá di istituto, andare a caccia di animali é preferibile che partecipare a noiose riunioni di Associazioni dove si mangia solamente e si ascolta un po’ di musica. (Alessandro Cario)