(Antonina Cascio) - Gli anni novanta. In qualche modo gli anni novanta preannunciarono l’arrivo di un’altro secolo, di un’altro milennio, una svolta nella storia dell’umanità. Ma chè può significare un calendario nella storia degli uomini e nella storia della terra, ancora più antica? Forse può essere il risultato dell’oblio e della buona vita che portarono gli anni ottanta per gli europei e per gli americani.

Gli anni novanta furono gli anni degli attentati, gli anni delle morti come conseguenza di terribili ed abbaglianti attentati ai cittadini comuni, ed a rappresentanti della legge e dell’ordine, a personaggi importanti o ad intere comunità. Sempre le bombe, la strage, il sangue innocente scorrendo per le strade, a Palermo, a Catania, a Madrid, a Buenos Aires, a New York già nel 2001, come chiusura o corollario di una lunga catena di stragi e di attentati. In Argentina, sono 15 anni dall’ AMIA, in Sicilia, 17 anni dall’uccisione di Borsellino e dalla strage di capaci (nella foto). Non sappiamo se queste situazioni ebbero un comune legame, qualcosa che unisse una con l’altra, chissà lo stesso potere, la stessa forza economica. Sono pochi a poter rispondere a queste domande e sempre dietro c’è tanto di nascosto e di sotterraneo nascosto sotto centinaia di chili di carta bollata e scritta inutilmente. Qui, a Buenos Aires, c’è chi dice che persino gli ebrei, i più colpiti, ebbero interessi per nascondere la verità, che negli ultimi tempi ci sono segni che potrebbero fare salire a galla importanti rivelazioni. Lo stesso leggo sul caso Borsellino, dopo 17 anni appare una nuova pista per l’indagine che fino adesso non c’era.. Quando studiavo,- lontani ed ingenui anni della mia gioventù¡-(ingenui anchi i vecchi professori d’allora), ci s’insegnava che con gli anni la storia ci racconterà sempre la verità. Ma quale verità? Ce ne sono tante! Ma la verità è una sola senza dubbio. Alla fine, qualunque sia la verità, è la democrazia a soffrire le conseguenze, siamo i cittadini comuni a subire la ineguaglianza e la povertà di risorse ogni giorno in aumento (unico aumento possibile in questi giorni). Dunque, vuol dire allora che non c’è speranza per l’umanità, che è vero che tra breve finisce il mondo ? Speriamo di proprio di no, speriamo che ci sia una speranza per noi umani precisamente sul fatto della fine di questo mondo di bugie e di persecuzioni di esseri indefesi e affamati. Tutto può essere se noi vogliamo che sia e se in più di volere facciamo in modo che il sogno diventi realtà.Â