(Antonina Cascio) - E stata questa una sequenza di giornate intense. Fin dal mio compleanno, che, guarda caso, ancora sono contenta di compiere anni, senza nessun complesso di vecchiaia (sono 63), si sono alternate le giornate di’intenso lavoro con quelle di fortissimi impegni, cioè , nemmeno un momento di riposo. In conclusione dovrei dire che i medici sbagliano spesso quando consigliano a noi “vecchi”, una vita tranquilla e sedentaria, niente di peggio per sentirsi depresso e finire essendo un’inutile piagnucolante.

Bene, dopo questa digressione degna di un trattato di medicina alternativa, devo dire che in questa decina di giorni le attività sono state è vero intense, le vivenze importanti e le conseguenze inaspettate, più positive di quello che potevo nemmeno pensare. L’USEF Mendoza è cresciuta , e non parlo di numeri, che anche in questo senso lo è, ma parlo della maturità dei quadri. Siamo arrivati al punto nel quale posso delegare .C’è un gruppo di giovani che agisce in maniera autonoma ma seguendo la linea della direzione, che consulta ma che fà. Devo dire in relazione a questo punto che c’è fra loro maggioranza femminile.Ed è per questo che il lavoro risulta più agevolato. Le donne abbiamo un senso pratico della vita, e mentre gli uomini continuano a filosofare ed a meditare sulla convenienza di tale o quale azione noi l’abbiamo già risolta. Non che non sia necessaria la riflessione, al contrario. Ma la riflessione senza azione paralizza. Abbiamo anche un gruppo di donne che da sole si organizzano per cucinare i cibi che si presenteranno alla Festa in Piazza e gli uomini ed i ragazzi organizzano la costruzione e l’istalazione del kiosco. Finalmente ho una compagna naturale per gestire e per scrivere. Aurora Bomprezzi, che sa organizzarsi da sola, che il lavoro se lo cerca e lo fa ,ancora lo fa benissimo e che mi accompagna nell’organizzazione. Tutto questo, che era presente, ma non appariva ancora, che cresceva dentro il gruppo ma non si era manifestato a pieno, è salito a galla come risultato della presenza del segretario generale. Data la sua presenza si è fatta fondamentale questa organizzazione, questa sincronizzazione di attività e di criteri e questo solidale atteggiamento che continua adesso con la risoluzione della Festa in Piazza, una sfida di praticità per la nostra associazione. Tutto avanza armoniosamente e con successo, dai “fadali” dipinti che preparano le ragazze al kiosco che il vicepresidente vuole a tutti i costi pitturato con i colori della Sicilia. Cara USEF Mendoza, come una figlia sei cresciuta in tanto da rendere orgoglioso tutto il gruppo che ci ha lavorato e me stesse che mi sento come la mamma. Ma sei cresciuta anche maturità, che non ho il problema di alcuni capi di stato. Se ho sbagliato sono stata già criticata in maniera frontale, e la democrazia è presente con tanta forza tra noi, che ognuno sa il suo dovere.

(nella foto un mamento dell'incontro con i giovani di Mendosa)