(Antonina Cascio) - C’è una frase comune in Argentina, che dice che “ognuno ha quel che merita”. Un modo palese e miserabile di farci capire che non dobbiamo chiedere di più, tanto non lo meritiamo. E logico pensare che questa frase ha la sua origine nei lontani tempi della schiavitù.(lontani?). Indubbiamente io non ci credo a questo.

Purtroppo succede che quelle che meritano di più hannno di meno a causa di quelli che meritano di meno. Ci siamo capiti? Questa premessa è perfettamente aplicabile alla politica, in Argentina , in Italia, nel mondo. In questi giorni, in Argentina, mi è capitato a mè a Mendoza, subiamo una campagna contro la politica, contro la costituzione, contro i deputati per essere precisi. Ma sto parlando della comunità italiana, della politica italiana, della costituzione italiana e dei deputati che rappresentano gli italiani, in questo caso all’estero. Il modus operandi non è altro che quello diventato moda contro la presidente, contro il marito, contro la politica in Argentina e contro le leggi democratiche. Cioè, stiamo parlando di nazisti o chiamateli come vi pare, ma sono persone che non amano nè la democrazia, nè il diritto costituzionale. La strategia? Critichiamo la presidente che si compra delle borse di cuoio o che va in Spagna accompaganta del marito o della figlia.(Le moglie dei presidenti, non accompagnano il marito nei loro viaggi?). Certamente, io potrei criticare la presidente di Argentina per alcune misure economiche con le quali non sono d’accordo. Posso criticare il Governo per la stretta amicizia con personaggi che rappresentano settori per mè ripudiati, posso criticare la presidente se andando in Spagna si porta dietro un sèquito come per anni fece la figlia di Menem Che accompagnava il padre” poveretto” ch’era solo.(Era stato lui a cacciare la moglie della residenza presidenziale). Il fatto è che parlando di pettegolezze non si parla dei problemi seri. Scrivendo notizie false che “circolano sulla web perchè non li publicano in nessun giornale”, si può fare molto danno. Quando quasi 40 anni fà studiavo giornalismo, una mia amica mi sgridò arrabiatissima di una mia affermazione che non poteva essere vera perchè secondo lei “sul Diario Los Andes(l’unico a quei tempi a Mendoza) era stato publicato tutto il contrario” Oggi, la gente comune, questa innocenza, ce l’ha verso la web, e crede che quello che le viene scritto su Internet è tutto vero. Così ci troviamo con una vergine di Fatima che ci acconsiglia di chiuderci dentro le case perchè ssi avvicina il giudizio universale e allora quelli che rimarranno fuori moriranno e non dovranno essere aiutati da noi, quelli di dentro, perche lo meritano. Cioè, sentimenti solidali questi che promuove la supposta vergine. Le falsità sulla web si moltiplicano ogni giorno ma la gente ancora ci crede. Quello che non si potrà credere mai è che ch’incomincia una campagna di queste lo faccia innocentemente.Non è così. A Mendoza, i due deputati italiani dell’estero piu conosciuti sono Porta e Merlo. Certamente la persona ch’incominciò questa storia voleva far danno a loro. Questo danno, l’avrà pensato questa persona?, sarebbe inoltre per tutta la comunità italiana che in questo momento ha bissogno più che mai di essere unita e lottare per migliorare la situazione. Questa volta siamo stati pronti a rispondere ed a far capire lo sbaglio, spero. Ma l’appello è a tutti coloro che ricevono questi messaggi anonimi e basati su bugie. Non dobbiamo “continuare la catena”. Dobbiamo eliminarli della posta, della mente, della nostra vita. Chi abbia bisogno di fare una denuncia, di accusare qualcuno, lo faccia decorosamente, democraticamente, apportando tutta la documentazione che si corrisponde alla denuncia.