(Antonina Cascio) - Alla luce delle notizie che leggo ogni giorno, dovrei essere felice di essere partita dall’Italia essendo tanto piccola. Io ebbi la fortuna di arrivare in un paese difficile, pieno di contraddizioni e privo di giustizia e di democrazia tante volte in vita mia e per tanto tempo consecutivo. Certamente anche privo di mezzi per sopravvivere per molta gente.

In questo paese, non avete nessun dubbio c’è stata sempre tanta gente che aveva l’impegno (e ancora c’è chi lo ha) di denunciare la gente brutta e cattiva, cioè quelli che pensiamo, anzi, quelli che pensiamo diverso al pensiero della oligarchia al potere, dietro ai militari un tempo, dietro ad alcune istituzioni sindacali adesso. Ci sono stati informatori di una parte e dell’altra ma più di una che dell’altra, che raccontavano persino i sospiri dei sospettati “rivoluzionari” e persino i possibili pensieri Pericolosi di questi sospettati. Ci sarebbe da ridere se non fosse che delle volte, quasi tutte, c’è stato da piangere. Ma in sessanta anni di governi democratici falliti, di governi militari portati avanti con determinazione e ferocia, di cattivi governi e di piccoli passi verso la democrazia, mai, lasciatemelo dire perché è fondamentale, MAI, nessuno ha proposto alle Camere una legge nella quale si obblighino ( o ci sia l’intenzione di farlo), i medici, gli operatori ufficiali o privati o quelli della Chiesa, a denunciare gli illegali.(E ce ne sono in Argentina, di diversa origine). Andiamo oltre. Se un giorno hai la voglia di morire, ad esempio, non c’è bisogno di domandare a nessun cavaliere, puoi leggere Pavese, o Vallejo o Neruda, e sentirti un pò liberata dai tuoi pensieri negativi. Nel peggiore dei casi puoi salire su un tetto, un edificio di 10 piani, o una torre di controllo di quelle che si moltiplicano nelle zone urbane. Quando sembra che arrivi al momento estremo, vedrai apparire i pompieri che ti prenderanno dal di dietro per i pantaloni e ti faranno scendere. Il giorno seguente avrai un piccolo articolo sulla sezione “Policiales” di qualche giornalino e basta. Mai le dichiarazioni del presidente della Repubblica, del governatore , nemmeno del sindaco. Al massimo tua moglie o tuo marito che faranno capire che sono stanchi di sopportarti e l’episodio finisce lì. E non ne parliamo di malattie, o ad esempio, una cosa purtroppo comune di questi tempi: lo stupro di una ragazzina violentata e successiva richiesta dei genitori di sottoporsi ad intervento abortivo. Sono i giudici a decidere. I giudici chiedono giustamente parere ai medici, i giornali se ne occupano per una settimana, la Chiesa prova a dare una timida opinione, e finalmente, senza l’intervento di nessun politico, né di nessun alto funzionario pubblico, l’episodio finisce dimenticato, un pò per l’indifferenza della gente ed un pò perché la legge protegge la privaci dei minorenni. Quest’ultimo anno della serie berlusconiana di governo in Italia, mi ha fatto capire che nell’America Meridionale abbiamo molto da insegnare a certi paesi di “avanzatissima” cultura, come quelli europei. Sarebbe il caso di promuovere questa semplicità quale una possibile risorsa notevole della comunità italiana all’estero. E’ il caso di dire: mandate i vostri ragazzi a studiare e scrivere qui le loro tesi ( a quelli che studiano leggi o scienze sociali) di master post laurea. Potrebbero meravigliarsi vedendo quanto diversa può essere la vita senza tante regole imposte da falsi apostoli che il Vangelo lo interpretano a modo loro e, come dice mio padre ogni tanto quando racconta qualche aneddoto del prete del nostro paese:” fate quel che vi dico ma non quello che mi vedete fare”. Antonina Cascio.