(Antonina Cascio) Provate a capire perchè non c’è modo di fermare la guerra a Gaza. Impossibile. Cercate una spiegazione obiettiva di quale dei due popoli si meriti di più quel piccolo ma tanto importante spazio della terra. Purtroppo, da ogni parte si credono averne il diritto assoluto dato da Dio e dalla Bibbia o dal Coràn.

 Essere padroni della verità più assoluta, sentirci rappresentanti dalla giustizia e dalla Storia di Dio sulla terra, si chiama integralismo ed è stato da sempre il più grave errore degli esseri umani. Essere padroni della verità assoluta è un grande impedimento per sedersi ad ascoltare l’altro e le sue ragioni. E’ la vera origine dell’individualismo. Ebbene, come si può fare a fermare una guerra portata avanti dagli esponenti massimi dell’individualismo umano? Ma credete che questo esempio, così doloroso e tragico come la guerra, la morte ,la distruzione di Gaza, sia l’unico al mondo? No, nel contempo, ci sono tanti posti dove l’uomo distrugge nel nome di dio, nel nome della scienza, nel nome dei propri diritti dimenticando quelli degli altri! Nel nostro paese, ad esempio, mettiamo al Parlamento, al Governo Italiano, a quello della Regione Siciliana: Berlusconi non ascolta nessuno. Ma c’è qualcuno che alza la voce in maniera da farsi ascoltare? Di esigere un minimo di rispetto e di meritarselo attraverso l’esempio? Meglio non parlare di Napoli, del PD, del futuro di una nazione dove al presente non c’è nessuno capace di fare una opposizione degna di tale nome. Il Parlamento? E’ vergognoso questo atteggiamento di appartenenza partitica, sino al punto di non reagire nemmeno di fronte a situazioni che esigono un minimo di morale, non interessa a quale partito si appartenga o quale personaggio importante si possa scontentare. In Sicilia? Perchè mentre il presidente della Regione lavora in un senso, il presidente del consiglio va in senso contrario in una sterile lotta che provoca confusione e perdite di occasioni importantissimi per la regione? Di tutto questo c’è l’evidenza sui giornali giorno per giorno, c’è l’evidenza nella vita dei siciliani, degli italiani e non ne parliamo degli abitanti del Medio Oriente. Ma a piccola scala, le evidenze sono ancora più scoraggianti. Mettiamo, non per caso, la comunità italiana nel mondo, per essere più precisi ancora, quella che vive in Argentina. Inutile consiglio quello del Martín Fierro che ha già quasi 150 anni: “Los hermanos sean unidos, porque esa es la ley primera, que si entre ellos pelean, los devoran los de afuera” (Martín Fierro: personaggio di un romanzo argentino di José Hernández :”I fratelli siano uniti ,questa è la legge più importante, perchè se tra loro litigano,quelli di fuori li divorano” L’individualismo italiano, l’individualismo argentino, l’individualismo umano, ci ha divisi in tante fazioni quante persone ci sono. Il mondo della collettività italiana all’estero, quello della collettività italiana in Argentina è tanto ampio, c’è bisogno di tanto lavoro e di tante persone con ampia capacità per orientare, per pianificare, per organizzare attività, per apprendere le necessità della gente, per spiegare diritti e doveri dell’essere cittadini italiani, per mantenere la relazione, l’ unione, la coesione tra i membri dispersi di un paese grande quanto il mondo, che ci sarebbe posto e ruolo importante per tutti quelli che ci lavorano o che hanno intenzione di farlo. Purtroppo, anche se c’è la volontà di lavorare, permane anche il timore di perdere il piccolo posto acquisito, la visibilità davanti non si capisce a chi, forse alle autorità o alla comunità? Illusione, orientamento sbagliato, quello che invece ci vuole è Il lavoro di squadra, il capire che niente si può fare da solo, che tutti abbiamo bisogno degli altri, di quelli che sanno e di quelli che sanno meno; di quelli che dedicano parecchio tempo alla causa sociale e di quelli che ne dedicano soltanto un poco. Di quelli che vanno avanti regalandoci il loro tempo e la loro capacità e degli avari, dei giovani e dei non tanto giovani, dei vecchi. Siamo tutti parte del mondo, ognuno una parte importantissima. Se non ci credete, domandatelo a vostra nonna, se non ce l’avete, ricordate quello che vi diceva ed immaginate quello che vi direbbe adesso. Dobbiamo sentirci sicuri di noi stessi e fare un lavoro di squadra, al fine di costruire un presente per avere un futuro. A Gaza, in Italia , anche in Argentina.