Cerco di capire se la legge approvata definitivamente al Senato Della Reppublica Argentina favorisce noi pensionati o no, alla luce delle mie idee, dovrebbe essere così. Sempre ho pensato che doveva essere lo stato a proteggere ed a premiare nella vecchiaia quelli che hanno lavorato tutta la sua vita utile per portare avanti la economia, l’educazione, la cultura di un paese. Perciò, il trapasso di tutti i pensionati al sistema statale, includendomi, dovrebbe rallegrarmi.

 In un tempo nel quale lo stato argentino ha privatizzato tutto, anche i diritti più elementari dei cittadini (Beato Menem ed il suo modello oggi copiato da Berlusconi, che non è altro che il modello del FMI, già andato in rovine), io sono stata costretta praticamente come insegnante a passare i miei apporti a una ditta privata di pensioni. Oggi, come ho detto, dovrei essere contenta.Ma invece ho paura.E perchè? Sarà perchè in Argentina abbiamo perso tutti in tal modo la fiducia nello stato che sarà difficile ricuperarla. “Se ti bruci col latte, quando vedrai una muca piangerai” dice un proverbio. Infine, sono già pronta per la situazione, decisa a sopportare le conseguenze che non sò quali saranno, e che spero questa volta, che “sono uscita col cucchiaio, piova brodo”. Ma il fatto è che tutto il mondo nel quale mi muovo, il mondo nel quale ci moviamo gli emigrati in America Latina, è in confusione dato che nemmeno verso l’Italia possiamo guardare con alcuna certezza. La Farnesina mette in moto la macchinaria per il rinnovo del COMITES un giorno ed al seguente la ministro Carla Zuppetti,capo della Direzione Generale Italiani all’Estero e Politiche migratorie, ci fà sapere che non c’è nessuna certezza sulle elezioni dei Comites e che la Farnesina ha solo rispettato i tempi imposti dalla Legge 286, svolgendo adempimenti formali. Ma chè mancanza di rispetto, per la legge “rispettata”, per noi italiani all’Estero, per la democrazia e persino per sè stessi che hanno questi politici¡Come si fà aprlare di rispettare una legge solo ai fini formali? Parliamo di rispetto o di una burla verso di noi? Scusatemi se ve lo dico, ma mi sembra che i funzionari di questo governo non erano e non sono preparati per occupare posti così fondamentali per portare avanti il paese e la sua caratteristica immagine democratica nel mondo. Anzi, credo non sappiano come fare , chè passi dare per accontetare il cavaliere e cavarsela vivi(parlo della vita politica, del loro futuro nel mondo della politica). Alla luce del risultato di una campagna elettorale così bizzarra e menzognara, nella quale l’unico ad avere i mezzi per arrivare a tutti era il cavaliere e per ciò ha vinto l’elezioni in modo schiacciante, tutta la sua squadra ha pensato che con due calci ogni tanto poteva vincere ogni partita facendo sempre gol sulla intelligenza degli italiani. Invece oggi ha capito che nemmeno calandosi i pantaloncini può distrarre i cittadini che sono stanchi di una arbitrarietà tra l’altra. E allora si muove così, tra marcia e contramarcia, ultima strategia che non credo abbia una lunga durazione. Credo sia arrivato il momento delle definizioni.E credo che poco a poco il cavaliere perderà alcuni giocatori della sua bizzarra squadra. Non tutti alla volta, non in maniera strapitosa, ma... Facciamo un analisi. Ci sono quelli del Nord (la Lega?,sempre l’immagine del calcio presente¡ ) che preconizzano che gli immigrati non devono avere nemmeno il diritto alla sanità. E come si fà a mantenere sana una popolazione se dentro tu ne lasci una porzione di questa popolazione ammalarsi ed anche morire? Al meno per la propria salute, se non per solidarietà, è logico pensare alla salute di tutti e preverderci. Argentina, in America Latina, una zona del mondo sempre in crisi economica (pensiamoci,siamo al Terzo Mondo), riceve nei suoi ospedali gli ammalati dei paesi vicini che attraversano la frontiera per farsi curare gratuitamente:cileni,boliviani, peruviani,brasiliani ed anche abitanti del Paraguay e dell’Uruguay sono operati e ricevono attenzione medica negli ospedali argentini. E logico pensare che questa gente ammalata e vicina, materialemente bensì che anche culturalemente vicina, non è affatto una misura sicura liberarla alla sua sfortuna. Questo pensiero di quelli del Nord cadrà da solo per la mancanza di riflessione. L’educazione? C’è stata già la reazione generale. G li emigrati? E vero che come dice Nardi ancora i diciotto eletti non hanno preso una attitudine bipartisan (salvando un esempio, quello di Razzi e Picchi, poco edificante), ed è anche vero che chissà non ci potrà essere questa posizione bipartisan, (dobbiamo pensare che anche tra gli emigrati ci sono i fascisti che hanno scelto i loro rappresentanti), ma sì c’è già l’unione tra quelli che hanno una stessa posizione democratica di fronte alla realtà Emigrazione-Immigrazione, che aiutati dai Comites e di alcune delle associazione storiche ed i loro rappresentanti all’estero, hanno provocato una reazione che si fà sentire nel mondo. Abbiamo pazienza. Certamente questo non vuol dire fermiamoci, tutto il contrario, seguiamo nella stessa linea. Noi almeno sappiamo quello che che vogliamo, il nostro obbiettivo è chiaro e si riflette nelle nostre azioni chiaramente. Le incertezze della squadra berlusconiana finiranno per portare la sconfitta a loro stessi.( Antonina Cascio.)