MONTRÉAL – La Casa d’Italia apre le sue porte per ringraziare la Comunità, dopo l’annuncio del primo milione di dollari “incassato”: un risultato importante nell’ambito della raccolta fondi lanciata lo scorso maggio per salvare lo storico
edificio in stile Art Deco dal rischio confisca, a causa di debiti del passato che ammontano, in totale, a 3 milioni di dollari. Una boccata di ossigeno per l’Istituzione per eccellenza della nostra memoria storica, che estingue così un terzo del debito e si proietta verso il futuro con una ritrovata fiducia ed un rinnovato entusiasmo. Il 27 settembre scorso, Gino Berretta, presidente del consiglio di amministrazione del CCPI-Casa d’Italia, ha accolto 150 personalità – tra membri, donatori e rappresentanti dei maggiori organismi comunitari – per ringraziare quanti hanno contribuito, e stanno contribuendo, a preservare il presente e rilanciare il futuro della Casa. Ma anche per aprire le porte a coloro che non conoscono la Casa d’Italia, sottolineandone la funzione svolta nel recente passato ed il ruolo che potrà ritagliarsi nei prossimi anni: con progetti intriganti come gli archivi, una biblioteca, una scuola di cucina italiana ed un museo permanente, senza dimenticare il Muro della Memoria. Molto suggestiva l’apertura, con la lettura di alcune lettere di immigrati italiani ai loro familiari in Italia, da parte del regista Roberto Zorfini, a lume di candela e con un bicchiere di vino. “Vogliamo far conoscere a tutti le nuove radici della Casa d’Italia – ha detto il presidente Berretta -: la gente oggi è contenta di venirci a trovare. E magari alcuni di loro contribuiranno anche con un’offerta. Ma la cosa più importante è che capiscano che la Casa d’Italia è viva. Il 17 novembre faremo un gala al Saint James Club con 500 invitati per onorare Gaby Mancini e continuare con la raccolta fondi. E probabilmente organizzeremo anche una Festa di Natale. Entro un anno contiamo di raccogliere i restanti due milioni, per saldare tutto il debito e ripartire con nuove attività”. Un obiettivo ambizioso, ma non impossibile, alla luce dello spirito di solidarietà che da sempre pervade l’animo italo-canadese. Tra i presenti alla serata, ricordiamo il Console Generale d’Italia Marco Riccardo Rusconi, il Sen. Basilio Giordano, Nicola Di Iorio, deputato federale di Saint-Michel/Saint-Leonard; Francesco Miele, consigliere comunale del distretto di Côte-de-Liesse (arrondissement Saint-Laurent); Gaby Mancini, presidente Corporazione Casa d’Italia; Tony Loffreda, presidente della Fondazione Comunitaria Italo-Canadese; Joe Fratino, presidente Ordine Figli d’Italia; Giovanna Giordano, presidente del Comites; oltre ai quattro ‘Cavalieri della Repubblica’ Santino Quercia, David Scalia, Giuseppe Danisi e Italo Spagnolo. Vittorio Giordano, Cittadino Canadese