e abbiamo contribuito a fare avanzare tutt’una serie di problematiche legate all’emigrazione. Nell’ultima legislatura (cioe quella in corso) sono apparsi dei personaggi (di cui in altri bollettini li abbiamo chiamati burattini e burattinai) e che sono: IACOBUCCI – PARRILLO e MADONIA, (ce n’erano degli altri che a loro dire non conoscevano niente, ma che si permettevano di voler dare delle lezioni di democrazia e di morale agli altri) che dell’emigrazione non gli importava niente, infatti non sono mai stati attivi quando c’è stato bisogno di mobilizzarsi per fare rispettare quei diritti fondamendali che erano (il mantenimento del consolato a La Louvière, i corsi di lingua e cultura italiane,.......) per gli emigrati italiani della circoscrizione di La Louvière fondamentali. Come dicevo prima con l’apparizione di questi personaggi, fin dall’indomani dell’elezioni per il Com.It.Es. (malgrado la somma del voto dava un leggero avantaggio alle liste 1 e 3 nella quale eravamo candidati) sono sorte delle difficoltà a costituire l’esecutivo del Com.It.Es., questi personaggi volevano impadronirsi di questa istituzione, e per far ciò non hanno esitato a discriminare le persone che le contrastavano. Dopo parecchie riunioni dove le divergenze non tendevano ad appianarsi, si era quasi arrivati al punto di non ritorno, cioe che se non si trovava un accordo si rischiava la chiusura di quest’importante istituzione, per il bene delll’istituzione e per non fare mancare all’emigrazione italiana della zona il solo punto di riferimente rimasto, abbiamo accettato un accordo firmato dai responsabili politici rappresentant le varie liste, che consisteva: (nell’elezione dell’esecutivo di cui, presidente, vice presidente, sgretario, tesoriere e un consigliere). – Per 2 anni e mezzo la presidenza, la vice presidenza e la segreteria ai personaggi delle liste 2 e 4 e la tesoreria e un consigliere alle nostre liste 1 e 3. A partire dal febbraio 2007 si alternavano le cariche, con la presidenza, vice presidenza e segreteria agli eletti delle liste 1 e 3, e la tesorelia e il consigliere ai personaggi delle liste 2 e 4. Durante i primi 2 anni e mezzo abbiamo collaborato, partecipato, dato consigli e spinto affinche il Com.It.Es. sia e resti l’istituzione che difende gli interessi degli italiani, senza avere mai ricevuto una qualsiasi rimostranza per il nostro operato in seno al comitato. Quando nel gennaio del 2007 abbiamo chiesto di indire una riunione per registrare l’alternaza delle cariche come da accordo firmato, sempre gli stessi personaggi di cui prima hanno di nuovo cominciato a cercare delle scuse affinché non rispettino l’accordo preso e firmato. Il Console Generale di Charleroi, ha tanto insistito perche l’accordo preso venisse rispettato, e chiedeva le dimissioni del presidente, affinché si potesse eleggere il nuovo presidente, finalmente dopo molte peripezie il presidente su pressioni delle ACLI nazionali, e per problemi ecomomici da le dimissioni, da quel momento non è stato più possibile indire una riunione così come stabilisce la legge per eleggere il nuovo presidente, e quindi e il vice presidente MADONIA si attribuisce tutti i diritti, fino a fare sloggiare i corsi di lingua e cultura italiane che vi si davano da molti anni e la quale i precedenti Com.It.Es. avevano messo i locali a disposizione, e di impedire le riunioni del comitato di assistenza, cambiando le serrature delle porte, e fa diventare quei locali a ritrovo dove fare giocare a carte. (una vergogna) Un piccolo passo indietro, la legge che istituisce i Com.It.Es. è esplicita e recita: - alla prima riunione del comitato si elegge il presidente e l’esecutivo composto da un terzo dei suoi componenti 12 (4), compreso il presidente, (noi ci siamo messi d’accordo d’allargare l’esecutivo a 5) l’esecutivo elegge il segretario, il tesoriere, il vice presidente è la persona dell’esecutivo che è stata più votata nella tornata elettorale, quindi avrebbe dovuto essere ARNONE della lista 1. Siccome ci reputiamo delle persone corrette e di parola (non come i personaggi di cui prima) abbiamo accettato che siano distribuite come accennato sopra, tenendo conto che 2 anni e mezzo dopo le stesse cariche si invertivano. Ma abbiamo commesso un errore di valutazione, pensando che i personaggi prima citati, fossero delle persone corrette e di parola, ci siamo sbagliati ( questi sono dei personaggi che come si dice in in siciliano, non hanno “russuri†in faccia ). Durante ancora un anno abbiamo cercato di farli ragionare e rispettare l’accordo, partecipando alle riunioni. Invano. Intanto il Console Generale aveva introdotto presso il ministero competente, l’istanza di scioglimento e il commissariamento del Com.It.Es. Nel corrente mese di ottobre una comunicazione del Console Generale ci informa che il ministero ha dato il via libera affinché il comites sia sciolto e sia commissariato, egli ha nominato commissario un funzionario del consolalo. Finalmente quei personaggi di cui prima sono giunti non dico ai loro fini (cioe lo scioglimento) ma vi hanno contribuito in maniera molto attiva, affinche questo avvenisse, non rispettando la parola data e la firma apposata su un documento. Siamo molto addolorati di questo sciagurato epilogo, specialmente dopo molti hanni di lavoro affinché i locali del Com.It.Es. siano il luogo di italianità della regione del Centro, in cui avevano luogo le permanenze Consolari, i corsi di lingua e cultura, le riunioni del comitato di assistenza agli italiani e il luogo dove le associazioni della regione potevano incontrarsi per le loro riunioni, avendo a disposizione il materiale che vi si trova. Adesso come ho detto prima i locali servono per andarci a giocare a carte. Ci auguriamo che la collettività italiana della zona del centro per le prossime scadenze elettorali per il rinnovo del Com.It.Es. si ricordi di questi personaggi ma in modo negativo, così come negativamente hanno agito verso l’istituzione che rappresentava gli italiani. Ci auguriamo altresì che personaggi simili non abbiano più a rappresentare le istituzioni italiane (non ne sono degni). Noi dell’U.S.E.F. abbiamo voluto mettere al corrente i nostri membri e simpatizzanti, affinchè si Facciano porta parola di questa vicissitudine che interessa molto da vicino la collettività italiana