LA CAMPAGNA ELETTORALE COMINCIA A FARSI SENTIRE AD AGRIGENTO

Mancano ancora parecchi mesi per arrivare alla campagna elettorale, ma la campagna è già cominciata e va avanti senza esclusione di colpi. Il candidato sicuro alle prossime elezioni pare sia ancora Firetto che ripropone la propria candidatura.

Degli avversari ancora non si sa nulla, per cui Firetto si limita a valutare le probabbili candidature, risponedendo colpo su colpo a quei candidati che ritiene pericolosi perché possono ufficializzare la candidatura e/o possono avviare contatti per alleanze che possono diventare pericolose. E’ con questa chiave di lettura, che si spiega il fatto che mentre Firetto non risponde nulla o quasi a Giuseppe Di Rosa del movimento “mani libere” ed a Nuccia Palermo della lega, non perde invece occasione per rispondere agli attacchi di Francesco Picarella da un lato e Michele Sodano. Su questi due ultimi nominativi tutte le possibilità sono aperte, visto che non c’è ancora nulla di definito, per cui temendo che possa nascere un accordo Lega M5S o che ognuno dei due possa presentare la propria candidatura con probabili pericoli in un eventuale ballottaggio, Firetto usa il migliore metodo di difesa, ossia l’attacco. Vedremo cosa succederà da ora alle elezioni che si svolgeranno l’anno prossimo (SA)

CATANIA: VANDALISMO ED INCIVILTA’ FANNO AUMENTARE LE INCOMPIUTE

Già altre volte abbiamo parlato delle opere incompiute in Sicilia, che rappresentano uno spreco ed un invito per i vandali a vandalizzare il tutto. Oggi vogliamo occuparci di Catania e del quartiere Librino, che secondo il suo ideatore, l’architetto giapponese Kenzo Tange, doveva essere una città satellite dove le residenze avrebbero dovuto godere di ampi spazi verdi, di servizi dedicati alla cultura, di monumenti e strutture pubbliche di grande pregio. Risultato rimasto lontano dalla realtà che oggi circonda il quartiere, dove parecchie opere hanno visto l’inizio dei lavori, ma mai la fine ed anche quando sono state finite, sono state fatte oggetto a vili attacchi di una criminalità che marca strettamente il territorio che ritiene proprio. Cosa successa ad esempio con l’incendio della Club hause dei Briganti Regby, dove trovava posto anche una libreria con il fine di portare la gente del luogo a leggere ed a l’amore per il libro e la cultura. Una struttura che aveva raggiunti ottimi livelli di intervento verso i giovani del posto, togliendoli alla malavita locale. Oggi a fare le spese di questo assurdo teorema, è il teatro Moncada, che iniziato verso la metà degli anni 80, pur a spese dei contribuenti, che hanno visto nel tempo canalizzare parecchi miliardi delle vecchie lire e parecchi milioni di euro, a distanza di tanti anni e dopo diversi restauri, il teatro è ancora inesistente. I calcinacci riempiono tutti i pavimenti, gli impianti elettrici sono stati rubati, così come altri impianti. Altro che grande centro residenziale! Librino oggi resta un quartiere dove la vita continua ad essere difficile, vi sono ancora fogne a cielo aperto, palazzi occupati abusivamente, spaccio di droga ed altre cose che nulla hanno a che vedere con la civiltà e la legalità che invece le nostre città meriterebbero. Strano destino quello dei siciliani, che vedono iniziare tante opere, ma poche arrivano ad essere finite. Che spreco di denaro pubblico, tolto ai contribuenti che in cambio non ricevono proprio nulla, nemmeno una strada decente o altre opere minori. (SA)

CALTANISSETTA: RIPOPOLARE IL CENTRO STORICO?

Ci fu un periodo, quello del cosiddetto boom edilizio, durante il quale si innestò un pericoloso sistema centrifugo, che portò la maggioranza delle persone che abitavano il centro storico a spostarsi nei centri residenziali delle nuove periferie. Il processo non si limitò a spostare solo residenze, ma di conseguenza, portò anche allo spostamento di parecchi negozi, che abbandonarono progressivamente il centro storico per trasferire i nuovi esercizi nelle zone di nuova residenza della popolazione. L’abbandono del centro storico, cominciò a mostrare i suoi limiti, con case che cadono per vetustà, strade diventate malsane e centri di spaccio, negozi chiusi nelle vie del centro, cartelli “SI VENDE” a punteggiare strade e piazze interne, segno di un paese che muore. A nulla è valsa la grande piazza, l’isola pedonale, il nuovo arredo urbano. Ormai la sentenza era stata emessa e le case continuavano a restare chiuse, in diversi casi abitati da immigrati, altre da qualche prostituta, I segni della decadenza di una città che era stata operosa e ricchi ai tempi dell’industria mineraria, oggi si trova a fare i conti con la fuga dei giovani, con lo spopolamento, con la dura realtà di una politica che al posto delle miniere non è stata capace di prevedere altre attività produttive. La stessa zona industriale non offre grandi alternative e non nascono nemmeno piccole e medie imprese che un tempo costituivano l’ossatura socio economica della città legata all’indotto della minera. Oggi, dopo vari tentativi falliti, se pensa di ripopolare il centro storico trasformandolo in una sorta di albergo diffuso al servizio dell’università e degli universitari che provenendo da fuori sede, potrebbero fare ripartire la ripopolazione del centro storico aprendo case vacanze e centri culturali. Come idea non sembra davvero balzana, ma funzionerà? Speriamo proprio di si, perché crea sofferenza vedere tanti si vende e si loca al posto dove una volta facevano bella mostra di se i migliori negozi storici della città. (SA)

ENNA: MORGANTINA DEVASTATA DA INCENDI ED INCURIA

Le tante ricchezze di cui la Sicilia è piena, non solo non vengono adeguatamente servite dalle necessarie infrastrutture, ma vengono puntualmente fatte segno ad un continuo abbandono che alla fine, si paga con la distruzione delle stesse. E’ quanto sta avvenendo sistematicamente in parecchi punti della Sicilia. Qui vogliamo occuparci del ricchissimo sito archeologico di Morgantina, in territorio di Aidone, dove le tante scoperte fatte in questi ultimi anni, le strutture esterne, il museo e la collina circostante, sono oggetto di grande disattenzione. Eppure sembrava che il rilancio del sito era stato portato avanti dopo il rientro della famosa Venere ed altri reperti che arricchivano i musei di mezzo mondo. Ma, oggi che ancora una volta due incendi consecutivi hanno devastato il sito ci chiediamo: dove sono le strade per raggiungere il sito? Perché continua a mancare la manutenzione programmata del sito, che ogni anno andrebbe ripulito dalle erbacce, dalla prepotenza degli alianto (ironia della sorte alberi del paradiso), che infestano la zona che nessuno cura? Perché si aspetta l’incendio che puntualmente arriva ogni anno, per potere distruggere le erbacce di cui nessuno si cura? E ancora, è possibile lasciare nell’incuria un sito di tale importanza, dove sono stati fatti interventi distruttivi ma mai nessuno veramente utile alla fruizione del sito da parte dei turisti che continuano a non sapere come raggiungere il posto? La politica ha certamente le sue colpe, ma i siciliani hanno forse perso l’abitudine di sapere difendere le loro ricchezze, la loro storia, i loro monumenti, che se opportunamente attenzionate dovrebbero rappresentare valido volano di sviluppo del territorio e non certo luoghi di oblio e di colpevole disattenzione da parte di chi ha il dovere di custodire i tanti scrigni di bellezza e di storia di cui è punteggiata la nostra Isola. Strade, manutenzione ordinaria, attenzione continua, di questo necessita anche Morgantina e tutto ciò che ruotano attorno ad esse. Si ribelli finalmente la popolazione ed abbia la forza di pretendere la giusta e dovuta attenzione per la storia di quel prezioso e sfortunato territorio. (SA)

ALLA SCOPERTA DI VILLA MELANIA, LA FABBRICA RIGENERATA AD USO CULTURALE

DA TEMPO STRETTO - MESSINA – Dopo il successo della giornata inaugurale che ha visto anche la presenza di diverse istituzioni, domani, domenica, tornano le visite guidate nel suggestivo sito di “Villa Melania Cultural reFactory” a Pistunina. E’ uno dei luoghi più gettonati e richiesti sul territorio sia perché la prima ed unica fabbrica in Sicilia totalmente rigenerata ad uso culturale, sia per le particolarità uniche nel loro genere che mixano in un’unica grande area, arte, antichi mestieri, tradizioni popolari e archeologia industriale. Caratteristiche che insieme ad una massiccia campagna promozionale stanno indirizzando “Villa Melania” quale possibile volano di ripresa turistica messinese e la collegano ufficialmente ai classici itinerari del centro storico garantendo alla città un’esclusiva ventata di novità. (continua a leggere: https://www.tempostretto.it/news/alla-scoperta-di-villa-melania-la-fabbrica-rigenerata-ad-uso-culturale.html )

TEATRO MASSIMO, OVAZIONE PER PAGLIACCI E OMAGGIO DI ARTISTI E PUBBLICO A ZEFFIRELLI

DA PALERMO TOUDAY - „Daniel Oren, in condizioni fisiche non ottimali ma indomabile nello spirito, ha trascinato la prima di Pagliacci ieri sera al Teatro Massimo verso un successo clamoroso: quindici minuti di ovazione al termine dello spettacolo per tutti e in particolare per il maestro, rimasto a ricevere gli applausi sul podio, circondato dall’affetto dell’Orchestra del Teatro e di tutta la sala.“ „Oren era già stato accolto con un lungo applauso al suo ingresso, quando aveva ricordato con parole commosse Franco Zeffirelli, che il Teatro Massimo ha omaggiato ieri anche esponendo sulla scalinata una fotografia che lo ritrae durante le prove di Lucia di Lammermoor nel 1960 al Teatro Massimo: oggi sulla web tv del Teatro Massimo verrà trasmessa La fille du régiment con le scene e i costumi disegnati da Zeffirelli nel 1959 per Palermo, l’allestimento più longevo del Teatro, riproposto per oltre cinquant’anni e portato anche in tournée in Oman. Sempre la Web TV del Teatro Massimo ha proposto ieri la diretta streaming di Pagliacci, seguita da migliaia di persone.“ (continua a leggere: https://www.palermotoday.it/eventi/teatro-massimo-pagliacci-prima-ricordo-zeffirelli.html )

MODICA (RG): LA CITTA’ RICORDA IL SUO FIGLIO ILLUSTRE QUASIMODO A 51 ANNI DALLA SUA MORTE

Modica da tempo città dove si coltiva la cultura, non poteva fare passare sotto silenzio il 51° anniversario della scomparsa del quel genio che fu Salvatore Quasimodo, figlio illustre della città del barocco e della cioccolata, dei raccoglitori di spighe (spicalora) e di emigrazione. Una delegazione composta dal direttore onorario del Museo civico di Modica e del polo regionale dei siti culturali di Ragusa Giovanni Di Stefano, dalla presidente del Consiglio Comunale Carmela Miniato e del coordinatore regionale delle case della memoria Giuseppe Nuccio Iacono, accompagnata dai rappresentanti di molte associazioni culturali del posto, si sono recati alla casa museo di Salvatore Quasimodo, dove hanno deposto una corona di alloro sotto la targa che ricorda il luogo dove nacque il premio nobel, che fu anche importante esponente ell’ermestismo. A ricevere gli ospiti e la delegazione, la presidente dell’associazione “Proserpina” che ha l’onore di gestire l’importante sito. Ricordare i figli illustri, non è una novità per i ragusani ed anche per Modica. Ragusa infatti è la patria del premio “Ragusani nel Mondo”, che il prossimo 3 agosto giunge alla sua 25^ edizione. D’altro canto, tramandare alla memoria dei giovani episodi di storia locale, ricordo di personaggi illustri che hanno dato un contributo alle lettere, ed alla cultura in genere, è un buon metodo per trasmettere la storia di un sito che fa indiscutibilemte parte della storia di un popolo e che merita di essere ricordata, poiché un popolo senza storia, come diceva Montanelli, non ha futuro. (SA)

DOMENICA A VILLASMUNDO ENRICO GUARNERI A TEATRO CON “I GRANDI MAESTRI”

DA SIRACUSA NEWS - Enrico Guarneri conclude con una maestosa prova d’attore la stagione teatrale Turi Ferro di Città della Notte a Villasmundo, in collaborazione con Teatro in Primo piano e Teatro Abc di Catania. Appuntamento, l’ultimo del cartellone 2018/2019, domenica 5 maggio alle 18 per un excursus liberamente ispirato a “Il canto del cigno” di Cechov ma con l’obiettivo di presentare alcune tra le scene più interessanti del teatro d’ogni tempo che permetteranno ai personaggi di raccontarsi utilizzando le parole di grandi drammaturghi come Pirandello, Verga, De Filippo e Fava. Guarneri, diretto da Turi Giordano, sarà sul palco con Vincenzo Volo e Alessandra Falci e si propone con un vero e proprio “one man show”. (continua a leggere: http://www.siracusanews.it/domenica-villasmundo-enrico-guarneri-teatro-grandi-maestri )

TRAPANI: FINALMENTE UNA BUONA NOTIZIA PER IL CALCIO SICILIANO

Inseguito per tutto l’anno con alterne vicende, finalmente il Trapani scrive una nota positiva sulla travagliata storia del calcio siciliano. In un momento i cui il Palermo resta a fatica in serie B dopo avere vissuto con il batticuori la possibilità di essere retrocesso in seria C ed il Catania non ce la fa a passare dalla C alla B, la nota positiva arriva dal Trapani, che entra di forza nella serie B tornando. Festa meritata per i tifosi del Trapani, che finalmente dopo il purgatorio della serie C, vedono la propria squadra tornare in serie B, continuando la lunga storia del calcio trapanese che tra alti e bassi, difficoltà economiche e societarie, sotto varie denominazioni, è in campo dal 1905 fino ad oggi. Ultimo colpo di scena alla fine del campionato che vede il Trapani tornare in serie B ij mezzo all’esultanza dei tifosi, arriva il cambio societario di cui si parlava da tempo. L’imprenditore Giorgio Heller, formalizza il proprio ingresso nel Trapani Calcio acquistando l’80% delle azioni, mentre il rimanente 20% resta nelle mani dell’attuale proprietario De Simone. Il ritorno in B, fa dire al nuovo azionista di maggioranza, che nei suoi programmi vi è il potenziamento della squadra per puntare alla serie A. Noi glie lo auguriamo di tutto cuore, principalmente per i tifosi trapanesi e per il calcio siciliani che merita di uscire dall’angolo dove vicende negative e la mala sorte lo hanno relegato. (SA)

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