AGRIGENTO: LA PROTEZIONE DELL’AMBIETE E’ UN OPTIONAL

Accade in una delle spiagge più frequentate dell’agrigentino, quella di San Leone, suscitando meraviglia e sgomento tra i bagnanti e gli abitanti della frazione di Agrigento, dove si incontrano un gran numero di pubblico.

Sulla spiaggia delle dune, il mare ha restituito un considerevole numero di materassini di gomma e di tappetini. Da dove provengano è un mistero, cosa rappresentano lo è meno, se si pensa che i nostri mari sono diventati delle discariche dove si butta qualsiasi cosa. Una cosa è certa, che il tutto avviene con buona pace per l’ambiente e per quanti non si rendono conto che intasare il mare di oggetti di qualsivoglia natura, rappresenta un pericolo non solo per i pesci, ma anche per gli uomini che di quei pesci si cibano o in quelle acque si immergono, ignari delle infezioni che possono pigliarsi. Si potrebbe anche azzardare una ipotesi preoccupante, dato il traffico che c’è nel Mediterraneo di migranti, potrebbe trattarsi di materiale che viene da imbarcazioni che hanno naufragato portando tutto sul fondo per poi restituirlo sulle spiagge. Ma questa è un’ipotesi che vogliamo sperare non corrisponda a possibilità. In ogni caso, resta il fatto che avere un sussulto di civiltà da parte di chi frequenta le nostre spiagge, non guasterebbe certo, nel rispetto degli altri, ma soprattutto di se stessi. (SA)

CALTANISSETTA: ACQUE MOSSE NEL PD DITTADINO

Dopo la batosta avuta alle elezioni amministrative, quando la lista del PD che appoggiava la candidatura di Messana non è arrivata nemmeno al ballottaggio, dopo avere battuto il record che vede il partito per la prima volta nella sua storia non portare al Palazzo Municipale nemmeno un consigliere comunale, affiora il malcontento delle strutture di base. Dopo le dimissioni chieste da Francesco Dole all’attuale dirigenza, un’altra dirigente: Federeica Giorgio, segretaria del circolo “centro Storico”, muove all’attacco della direzione della federazione, accusata di incapacità la direzione, che con le sue indecisioni ed i suoi errori, è stata indubbiamente la causa della sconfitta elettorale. A poco vale il risultato raggiunto alle elezioni europee, che sembrano dare un segnale di vita, resta il fatto che da tempo i dirigenti federali non visitano i circoli abbandonati a se stessi e spesso in crisi di direzione, tanto da non fare nessuna politica sul territorio. Il tracollo di questo partito che in provincia ha una storia gloriosa, non può passare inosservato e se questa direzione non è stata all’altezza del suo compito, deve avere l’umiltà di dimettersi e lasciare il posto a chi ha maggiora voglia di lavorare, maggiori idee, maggiore entusiasmo. Non basta indossare le stellette di generale, se poi ci si comporta da caporali. (SA)

CATANIA: FORZA ITALIA, LASCIA ANCHE DARIO MOSCATO, COORDINATORE GIOVANILE

DA CATANIA TODAY - “Ora, mentre i giochi alle europee si sono chiusi, con la coscienza a posto, posso dire pubblicamente: lascio Forza Italia. Non riconosco più il partito nel quale ho militato in questi lunghi anni. FI in Sicilia ha deliberatamente sacrificato l’impegno di diverse comunità territoriali e da qualche tempo ha deciso di ammiccare pericolosamente al PD ed ambienti di sinistra”. Con questa dichiarazione Dario Moscato, dopo aver ratificato giorni fa le proprie dimissioni da coordinatore regionale Fig in Sicilia, rassegna le proprie dimissioni da FI e rimette il suo mandato di “Responsabile Nazionale dell’Organizzazione di FI Giovani” nelle mani del coordinatore Nazionale Stefano Cavedagna. La decisioni dei vertici di Forza Italia, di escludere alle elezioni europee un candidato della provincia di Catania rappresentativo della Sicilia orientale, è stata determinante. “Lascio il partito, e lo faccio nel momento in cui ad esso non posso nuocere. Sono stato abituato a costruire e non a demolire, ho deciso di uscire in punta di piedi, senza nulla rivendicare. Chi come me ha fatto politica ed ha sempre rivendicato l’autonomia del mondo giovanile dal partito, capirà che la mia attesa nel dare questa comunicazione è dovuta al rispetto dei ruoli e delle regole.”.(continua a leggere: http://www.cataniatoday.it/politica/forza-italia-lascia-anche-dario-moscato-coordinatore-giovanile-26-maggio-2019.html )

PIAZZA ARMERINA (EN): ARRIVA IL BARATTO?

Alcuni comuni hanno già sperimentato il baratto amministrativo, ossia la possibilità per i cittadini che non sono in condizione di pagare le tasse comunali, di pagarne almeno una parte con la prestazione d’opera in servizi ritenuti di pubblica utilità. Per potere applicare questo metodo, è necessario che il comune abbia le necessarie possibilità di bilancio, considerato che in questo modo verrebbero meno delle entrate. In tal proposito,. C’è una sentenza della Corte dei Conti Emilia Romagna sezione Regioni, che depone contro tale sentenza, perché il baratto avrebbe riflessi sul bilanco. Di particolare interpretazione è quello che vuole fare l’Amministrazione Comunale di Piazza Armerina, poiché la semplice approvazione del regolamento in merito, non produce alcun effetto economico, considerato che l’applicazione, la misura della riduzione delle tasse e quantaltro si stretta attinenza del provvedimento, viene demandato ad atti successivi la fissazione del tetto massimo delle eventuali riduzioni. Semmai, questo modus operanti potrebbe accendere speranze in diversi contribuenti, che potrebbero risultare vane, se poi difficoltà di bilancio o visioni diverse su come affrontare il problema, non consentono o allontanano alle calende greche la emanazione dei successivi necessari atti amministrativi. (SA)

ALLA SCOPERTA DELLA… “ZONA FALCATA DI MESSINA” DA TEMPO STRETTO -

La visita della “Zona Falcata” di Messina è un inedito e interessante percorso di “trekking urbano” proposto alle scuole dal CAI, Club Alpino Italiano, un itinerario che coniuga il ricordo di eventi storici, di antiche leggende e l’osservazione di bellezze artistiche e paesaggistiche. Lo scorso 6 marzo la nostra scuola “Giovanni Paolo II”, dell’Istituto Comprensivo di Venetico, ha organizzato un’uscita didattica per le classi seconde e terze alla “Zona militare di San Salvatore”. Accompagnati dalle professoresse Barbera, Bucca, Ruggeri, Venuto, siamo giunti alla “Zona Falcata” – così chiamata perché assomiglia ad una falce e forma il porto naturale della città – dove ci aspettavano le guide del CAI. Appena arrivati ci hanno fatto accomodare in una sala e un responsabile della zona militare ci ha raccontato la storia della “Cittadella”. È una storia millenaria che risale al 756 a.C. quando coloni Greci, provenienti dal Peloponneso, vi si insediarono fondando la città di Zancle. La zona falcata o penisola di San Raineri deve il nome a “Fra Raineri”. Egli era un frate, che voleva dare aiuto alle navi che passavano dallo stretto, accendendo di notte del fuoco per avvisare i naviganti della presenza di correnti pericolose, perché all’epoca si diceva che nello stretto c’erano dei mostri. Il forte deve il suo nome al preesistente monastero del SS. Salvatore, convento basiliano la cui fondazione si attribuisce al Conte Ruggero nel 1086 che su quel luogo aveva trovato suoi partigiani uccisi. Il monastero attirò ben presto diversi monaci dediti allo studio e alla compilazione di testi sacri, classici e musicali (preziosi codici musicali greco-bizantini sono custoditi presso la Biblioteca Regionale di Messina). (continua a leggere: https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=8&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwi54IDRwsjiAhUSJ1AKHfjxALMQFjAHegQIBBAB&url=https%3A%2F%2Fwww.lettore.org%2F2018%2F03%2F31%2Falla-scoperta-della-zona-falcata-di-messina%2F&usg=AOvVaw3q80hi1VGuS1EmXroHeaC5 )

COMPLEANNO DELLA REGINA ELISABETTA: "PALERMO SCELTA PER AVVIARE I FESTEGGIAMENTI IN ITALIA"

DA PALERMO TODAY - „Incontro istituzionale questo pomeriggio a Palazzo delle Aquile, dove il sindaco Leoluca Orlando ha ricevuto l'ambasciatrice britannica in Italia, Jill Morris. Al termine dell'incontro l'Ambasciatrice ha incontrato la stampa parlando dei rapporti con Palermo e la Sicilia anche alla luce della Brexit, degli incontri con la comunità britannica siciliana e dell'avvio a Palermo dei festeggiamenti per il genetliaco della Regina Elisabetta.“ " „"Siamo grati all'ambasciatrice - ha detto il sindaco Leoluca Orlando - per aver voluto incontrare il mondo imprenditoriale palermitano e siciliano che, come tanti, segue con attenzione le vicende della Brexit che stanno ingenerando alcune incertezze.“ (continua a leggere: https://www.palermotoday.it/politica/palermo-ambasciatrice-britannica-jill-morris.html )

RAGUSA: NASCE IL CIRCUITO MUSEALE?

Le bellezze di Ragusa, specialmente Ragusa Ibla, sono maggiormente assurte alla notorietà che merita, da quando sono entrate a far parte dei luoghi di Montalbano. Rendere fruibile le tante bellezze, concentrarne altre in un grande e prestigioso museo, è il progetto che il comune ha affidato all’architetto Giuseppe Iacono, che si è già occupato del Castello di Donnafugata e del suo imponente parco, facendone un meraviglioso museo ed anche un museo del costume annesso a quello del Castello. L’architetto Iocono ha una imponente curriculum al suo attivo, per avere curato parecchi musei in tutta Italia, quali ad esempio quello di Direttore della Casa Dante, la Firenze Card, rappresenta la Sicilia all’interno dell’Associazione Nazionale Case della Memoria. L’idea è quella di creare un circuito mussale che comprenda una serie di monumenti, case nobilizie, chiese ed altro, oltre al museo vero e proprio da allocare all’interno del gioiello del barocco, costituito dal Palazzo Zacco, costruito dai baroni Melfi Di Sant’Antonio. A completare il prgetto, si pensa anche ad un biglietto unico che favorisca la visita dell’imponente circuito. (SA)

SIRACUSA: FABIO GRANATA CHIEDE LA NOMINA IMMEDIATA DEL DIRETTORE DEL PARCO ARCHEOLOGICO

DA SIRACUSA NEWS - Il diktat di Fabio Granata: “basta attese, subito direttore e autonomia del Parco archeologico di Siracusa” L'assessore alla Cultura: "in alternativa, come Comune, siamo disposti a supplire alle mancanze della Regione" DA SIRACUSA NEWS - “La Città ha già perso 75 milioni di euro in questi 15 anni di mancata autonomia del Parco archeologico di Siracusa e ha subito l’offesa di tenere chiuso il Castello Eurialo: vogliamo andare avanti così?” Con queste parole di Fabio Granata si è aperta la manifestazione di Oltre, movimento civico e politico ideato dallo stesso assessore alla Cultura di Siracusa e che stamattina ha convocato il suo direttivo in Assemblea pubblica sul tema del Parco archeologico e del Castello Eurialo. “Vogliamo subito direttore e autonomia, in modo da riaprire stabilmente Castello Eurialo – ha tuonato Granata – in alternativa, come Comune, siamo disposti a supplire alle mancanze della Regione, assumendo la responsabilità sul sito in ottemperanza a una delibera di Giunta approvata su forte impulso di Francesco Italia e mio: questa vergognosa chiusura non può continuare. Con l’autonomia del Parco, il Castello riaprirebbe in 2 giorni per non chiudere mai più”. (continua a leggere: http://www.siracusanews.it/diktat-fabio-granata-basta-attese-subito-direttore-autonomia-del-parco-archeologico-siracus )

TRAPANI: ANCHE IL RITORNO ALL’AGRICOLTURA NEL FUTURO DEI GIOVANI

Se ne parla da tempo ed in varie occasioni, si è sperimentato anche nel passato quando l’Italia si dotò di una legge che assegnava le terre incolte. I nuovi orizzonti dell’agricoltura, oggi consigliano di non sottovalutare questo importante strumento di sviluppo e di occasioni occupazionali. In questa direzione va il progetto dell’Amministrazione di Trapani denominato “banca delle terre” ideato dall’assessore comunale Andreana Patti, che prevede di mettere assieme le terre incolte presenti sul territorio trapanese, per darle ai giovani, che possono in questo modo scommettersi ed essere loro stessi artefici del proprio futuro. Il progetto ha ottenuto anche l’approvazione dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), che vede nell’iniziativa un ottimo sistema che potrebbe creare sviluppo oltre che occupazione. Per altro, l’iniziativa non sarebbe del tutto nuova, anche se conserva tutto il suo aspetto innovativo e rivoluzionario. Altri esempi importanti vengono dalla confisca delle terre della mafia, assegnate a cooperative che hanno risollevato l’economia delle zone interessante, sottraendo all’incuria ed alla invasione delle erbacce terre fertili, che così vengono riportate alla loro funzione produttiva. (SA)

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