CALTANISSETTA: STUDIANO FUORI. MA TORNERANNO?

Continua in provincia di Caltanissetta il progressivo impoverimento del tessuto sociale, con la fuga sistematica dei nostri giovani che scelgono di andare a studiare fuori dall’Isola.

Dei 1.423 studenti immatricolati nell’anno accademico 2017/2018 ben 623 pari al 44% circa, si sono iscritti presso le università fuori dalla Sicilia. E’ quanto denuncia in un accorato articolo apparso sulla Sicilia Giuseppe Provengano dello SVIMEZ, che lancia un grido d’allarme per avvertire della progressiva desertificazione sociale di un territorio già provato dall’emigrazione. La domanda è: “questi giovani che oggi studiano fuori, torneranno mai in Sicilia per lavorare a beneficio della propria terra?” ed ancora: “la Sicilia uscirà dal limbo economico in cui giace da troppo tempo, per offrire nuove possibilità di impiego e di carriera a tanti cervelli che sono costretti a cercare altrove quello che qui è difficile trovare?” Un fatto è certo, la politica siciliana deve darsi una mostra per determinare un necessario investimento di rotta se non vuole che specialmente le sue zone interne diventino delle grandi case anziani a cielo aperto. Occorre studiare bene il territorio, intanto e capire quali risorse valorizzare e come, al fine di avviare finalmente uno sviluppo economico inclusivo capace di sfruttare tutte le potenzialità umane, economiche e sociali di cui dispone. (SA)

FAVARA RIALZA LA TESTA

Il grosso comune della provincia di Agrigento, famoso per essere spesso al centro della cronaca nera, da dieci anni organizza la festa della legalità, nell’intento di trasmettere alle nuove generazioni valori nuovi lontani dal crimine e dal mancato rispetto delle regole del vivere civile. Anche quest’anno come tutti gli anni, la sfilata ha visto la partecipazione delle forze dell’ordine e della popolazione è stata di grande rilevanza. Un corteo composito che ha sfilato per le vie della cittadina, per affermare valori comuni a tutti che debbono portare al rispetto della legalità e contro il crimine organizzato. Come ogni anno, una istituzione viene scelta come madrina della manifestazione. Quest’anno ad essere scelto è stato il Centro Culturale Renato Guttuso, presieduto da Lina Urso Gucciardino ad essere scelto come istituzione madrina. Un centro famoso a Vavara per le attività che ogni anno organizza e che non riguardano solamente la cultura. Il messaggio forte e chiaro, costituito dalla grande partecipazione alla manifestazione, è stato, come sempre trasmesso alla popolazione che ha visto il corteo marciare fino a raggiungere la popolarissima e centrale Piazza Cavour un groviglio di storia della città di Favara, che si snoda lungo la piazza attorno alla quale fanno corona palazzi di pregevole bellezza, oltre al museo ed alla biblioteca ed il famoso castello residenza di caccia di Federico II di Svevia. (SA)

TROINA (ENNA): SI PREPARA IL CARTELLONE DELLE MANIOFESTAZIONI ESTIVE

Seguendo un metodo già collaudato che ha dato buoni frutti, la cittadina di Troina ha emesso un bando con l’intento di coinvolgere il maggior numero possibile di associazioni, centri culturali, operatori della cultura, dello sport, e di altre discipline, al fine di arricchire la manifestazioni estive. L’iniziativa, già sperimentata, come ricordiamo sopra, mira ad accrescere la proposta turistica al fine di richiamare persone residenti sul territorio circostante, ma anche da altri centri più lontani, amanti della cultura e delle buone iniziative. Il bando che scade alle ore 13,00 del 24 maggio, data ed ora entro la quale i progetti dovranno pervenire all’Ufficio Protocollo del Comune o per posta normale, o consegnati a mano oppure pwer posta elettronica all’indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. prevede anche l’assegnazione di un contributo per i progetti scelti, contributo che varierà da 800 a 1.500 euro a seconda del progetto. Un metodo semplice ma interessante, che in questo modo fa diventare un cartellone estivo, il frutto di una vasta collaborazione per mettere in evidenza progetti ed idee meritevoli di essere prese in considerazione e che coinvolgeranno un buon numero di operatori, rendendo l’iniziativa il frutto di una collaborazione e di un coinvolgimento vasto di popolo che trasforma l’estate in un patrimonio comune da amare e difendere. (SA)

MESSINA: NIENTE SOLDI PER L’EDILIZIA SCOLASTICA E PER LE STRADE, SI DIMETTE FRANCESCO ROCCAFORTE

Il dirigente facente funzioni del settore viabilità ed edilizia scolastica, ha ufficialmente rimesso il proprio mandato, impossibilitato a mettere insieme uno straccio di programma realizzabile. Continua infatti la via crucis delle ex province, che si ritrovano ancora una volta senza soldi e senza la possibilità di realizzare il benché minimo programma di manutenzione sia delle strade provinciali diventate ormai delle trazzere piene di buche e non solo quelle relative alla provincia di Messina, sia delle scuole che abbisognano di manutenzione e di messa in regola con le nuove normative. Evidentemente il tempo dei miracoli è finito e nessun ente è in grado di moltiplicare finanziamenti che non ci sono. Quelli che ci sono, invece, restano impigliati nelle maglie di una pesante burocrazia, che invece di snellire le procedute, le aggroviglia sempre più. Partendo questi da questi presupposti, il dimissionario dirigente, arriva alla conclusione che perdurando la paralisi amministrativa che impedisce anche l’attivazione di procedure di appalto ed esecuzione di opere già compre nei programmi, la città di Messina a breve corre il rischio di perdere 44,5 milioni di euro, che diventano 132 nel medio termine. Situazione che mette a rischio l’esecuzione di una sessantina di progetti già cantierabili. A quando una decisione definitiva sulla sorte delle ex province? (SA)

I SINDACATI CATANESI SI INTERROGANO SUL FUTURO DEL BELLINI

DA CATANIA TODAY - La trasformazione del Teatro Massimo “Bellini” di Catania in Fondazione è un’ipotesi possibile per il rilancio. In questo contesto straordinario deve però essere studiato e discusso il modello che occorre applicare. La possibilità che il Teatro “Bellini” diventi Fondazione è stata dunque presentata, ma manca di quel necessario e democratico passaggio di discussione, analisi e confronto, che ne provi la validità e la sostenibilità per il reale rilancio dell’ente lirico. Per questo i sindacati catanesi non l’ hanno ancora sottoscritta”. La pensano così le segreterie di Cgil e Slc Cgil, Cisl e Fistel Cisl, Uil e Uilcom Uil, UGL e UGL spettacolo, Fials e Libersind di Catania che rispondono in questo modo alle dichiarazioni ufficiali del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che ieri, confermando la continuità del finanziamento regionale anche per i prossimi anni e aprendo alla stabilizzazione dei precari, ha prospettato la soluzione del rilancio dell’Ente attraverso la sua trasformazione in Fondazione . http://www.cataniatoday.it/cronaca/teatro-masssimo-bellini-catania-sindacati-11-maggio-2019.html

FINANZIAMENTO DI 75,5 MILIONI: PALERMO DIVENTERÀ UN POLO PER LA COSTRUZIONE DI NAVI DA CROCIERA

DA PALERMO TODAY - Palermo diventerà un polo per la costruzione di navi da crociera. II finanziamento di 75,5 milioni da parte del ministero delle Infrastrastrutture, che servirà alla realizzazione del bacino di carenaggio in muratura da 150 mila tonnellate (opera ferma dal 1982), sblocca l’intesa tra Fincantieri e Autorità portuale per rilanciare lo stabilimento palermitano, con investimenti per 20 milioni di euro e carichi di lavoro fino al 2021. La nuova infrastruttura porterà quelle commesse attese da tanti anni al cantiere navale, che finora si è limitato alle riparazioni. L'annuncio è stato fatto dal vicepremier Luigi Di Maio in visita oggi a Palermo. (continua a leggere: https://www.palermotoday.it/cronaca/cantieri-navali-palermo-costruzione-navi-crociere.html )

TRE IPOTESI DI LAVORO PER RECUPERARE CHIAFURA ED IL COLLE DI S. MATTEO A SCICLI (RAGUSA)

Tre ipotesi di lavoro per recuperare Chiafura ed il Colle di S. Matteo. La tre giorni di studio promossa dall’amministrazione comunale, grazie alla presenza di 36 tra professionisti e studenti del settore tecnico, è servita come confronto dal quale sono scaturite le tre anime tecniche profondamente diverse dei tre tutor; un approccio contemporaneo e provocatorio quello di Oriol Capdevila dello studio Mbm arquitectes di Barcellona, che ha stuzzicato la fantasia dei professionisti presenti lasciandoli liberi da costrizioni vincolistiche, immaginando torri elevatorie per i vari collegamenti in quota dalla valle al colle, passeggiate lungo le mura perimetrali poste a mezzo valle tra San Matteo e Chiafura, un uso molto versatile delle grotte restituite alla città come spazi polivalenti in cui svolgere attività didattiche, culturali, artistiche in genere. Fulcro del sistema è la chiesa di San Matteo utilizzata come spazio polifuzionale. (continua a leggere : https://corrierediragusa.it/attualita/2019/05/11/tre-ipotesi-di-lavoro-per-recuperare-chiafura-ed-il-colle-di-s-matteo-a-scicli-giornate-di-studio )

SIRACUSA: MIGRANTI SALVATOTI DA NAVE MILITARE PER ORDKINE DI PALAZZO CHIGI

Continua la divergenza di vedute sul salvataggio dei migranti che affrontano il mare pur di scappare da situazioni sempre più compromesse dalle guerre e dalla fame. Mentre il ministro dell’interno Salvini esautora anche il ministro delle infrastrutture Toninelli ignorando la sua delega alle infrastrutture e quindi anche ai porti, lo stesso premier smentisce Salvini favorendo il salvataggio di 39 migranti salvati da una nave militare da un barcone in procinto di affondare. Contraddizioni, differenza di modi di vedere, testardaggine a volere ritenere ancora che la Libia possa rappresentare un porto sicuro per gente che cadrebbe dalla padella nella brace se venisse costretta a soggiornare nelle carceri libiche in una situazione di grande insicurezza e pericolosità. Forse a Salvini sfugge la confusa situazione politica della Libia, dove due fronti si combattono senza risparmiare mezzi e vite umane. Una situazione ibrida, che vede il governo riconosciuto dalla comunità internazionale, combattuto dal generale che ha in mano gran parte della Libia e che viene corteggiato da diversi paesi che vorrebbero raggiungere una soluzione politica pacifica. Salvini, ignorando diritti umani e dovere di ospitalità, sempre alla ricerca di voti, continua la sua guerra personale contro l’immigrazione che fino ad ora ha prodotto più morti ed un maggiore numero di clandestini per nulla accompagnati alla frontiera. Forse Salvini ha dimenticato che si era impegnato a rimpatriare 600.000 immigrati a suo dire illegali (SA)

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