Abbiamo interrotto il nostro viaggio virtuale in Sicilia e la visita di Palermo, dopo esserci soffermati sulla cattedrale e su quello che essa rappresenta oggi ed ha rappresentato in quel passato che si legge tra le sue mura, la sua struttura, le sue cappelle laterali, le tombe dei grandi che vi giacciono tuttora.

Uscendo dalla cattedrale, ci rimettiamo sul corso Vittorio Emanuele e guardando verso la parte alta della strada, ci troviamo di fronte Porta Nuova, una delle porte d’ingresso alla città. A sinistra salendo, troviamo la Villa Bonanno e Piazza della Vittoria, che precedono il sontuoso Palazzo dei Normanni o palazzo reale, di cui parleremo in seguito a parte, perché molte sono le cose e le opere che in esso sono contenute, che meritano un’attenzione particolare. Passando oltre Porta Nuova, che fa da dirimpettaio a Porta Felice che apre l’estremità sul Foro Italico, ci ritroviamo nel verde degli alberi di Piazza Indipendenza, sulla quale si affaccia Palazzo Orleans oggi sede della Presidenza della Regione, che si affaccio sul meraviglioso Parco Olrleas dove fino a poco tempo fa si potevano ammirare parecchie varietà di uccelli e molti animali, che facevano la gioia dei bambini e dei ragazzi che andavano a visitarlo. Acconto al Parco, iniziano le costruzioni dell’Università Palermitana, che si sviluppano lungo il Viale delle Scienze ed oggi vi si apre anche una stazione della metropolitana che unisce la stazione centrale delle ferrovie con l’aeroporto Falcone Borsellino. Tornando indietro, all’imbocco di Piazza Indipendenza, ci ritroviamo all’imbocco di Corso Calatafimi e poco più a destra troviamo la Via Cappuccini. Seguendo il Corso Calatifimi, che porta diritto a Monreale, incontriamo varie caserme dell’esercito e l’ospedale militare, ma incontriamo anche un gioiello dell’architettura araba: il castello della Cuba, costruito per il re Guglielmo II detto il Buono. La struttura era utilizzata dai re normanni e faceva parte della cerchia di castelli costruiti attorno a Paleremo. Andando più avanti, è possibile ammirare il Real Albergo dei Poveri fondato nel 1733 sotto il vicereame austriaco. Trattasi di una struttura costruita per ospitare disabili, poveri, storpi, vagabondi ed orfane. Durante il regno dei Borboni, venne ripreso il progetto e ne venne fuori una struttura molto simile all’omonimo albergo dei poveri di Napoli. Durante e lavori che durarono molto a lungo, venenro scoperti sepolcri cartaginesi e fenici. I lavori iniziati realmente con la posa della prima pietra il 24 aprile del 1746 sotto il Vice Re Bartolomeo Corsini, si completarono, almeno in gran parte l’8 agosto del 1772 ai tempi di Ferdinando III di Borbone. In seguito, la struttura venne utilizzata solo per le donne, per cui il nome benne cambiato in Albergo delle Povere. In Via dei Cappuccini, invece, possiamo visitare la catacombe dei Cappuccini, dove è possibile ammirare un immenso susseguirsi di scheletri appesi alle pareti delle gallerie. A gestirle i Cappuccini che abitano l’omonimo convento. Spostandoci ancora più a destra, è possibile ammirare un altro gioiello dell’architettura arabo normanna: il Castello della Zisa, costruito nel 1165 dal re Guglielmo I detto il Malo, dopo alterne vicende e dopo un lungo periodo di abbandono, dopo essere passato in mano allo stato, nel 1991, dopo un lungo e paziente lavoro di restauro a cura dell’architetto Baronia, il Castello venne restituito alla storia il più bello e suggestivo monumento della civiltà siculo normanna. Nel 2015 il Castello facente parte dell’itinerario Arabo Normanno di Palermo, fa parte del Patrimonio dell’Umanità ad opera dell’UNESCO. Oggi sia il Castello della Cuba che quello della Zisa sono prestigiose sedi di apprezzati musei. All’interno del Castello della Zisa, trova posto anche un centro polivalente ed una serie di strutture culturali che sono il vanto di Palermo. (Continua/ 9)

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