Continuando il nostro tour virtuale, lasciamo la città di Messina, dopo averne gustato la bellezza dei suoi monumenti e ci addentriamo per la SP 43. A circa 13 chilometri della città, troviamo Ganzirri, una frazione di Messina,

conosciuta per suo allevamento di molluschi famosi in tutta la Sicilia che per la ospitalità offerta ai turisti che scelgono quel luogo per passarvi le vacanze. Il lago di Ganzirri e quello di Torre Faro, sono importanti risorse naturali attorno alle quali ruota l’economia dell’abitato. Qui abbiamo due scelte davanti a noi: pigliare la SS 113 o imboccare la E90. Per meglio godere il paesaggio, ci inoltriamo sulla SS 113, in modo da potere intanto godere del paesaggio offerto dal mare ma anche per una fugace visita, anche senza fermarsi di una serie di comuni quali ad esempio Sparta, Calamina, San Saba, piccolo borgo marinaro, dove è possibile gustare degli ottimi piatti a base di pesce. Seguendo la SS113, ci imbattiamo in una serie di comuni piccoli e meno piccoli, fino ad arrivare al comune di Milazzo, non solo famoso per la sua raffinerie di petrolio, ma anche per essere luogo di partenza dei traghetti ed aliscafi per le visite delle Isole Eolie, del Parco dei Nebrodi e del santuario di Tintari, ma anche per la sua spiaggia, per il suo centro storico per la sua storia tratteggiata dalle vestigia lasciate dalle diverse dominazioni a partire da quella romana a quella punica, da quella greca a quella mussulmana alla spagnola. Famoso il castello di Milazzo, che oggi ospita un nmuseo ed un centro culturale polivalente. Da Milazzo ci spostiamo su Tintari, altro agglomerato ricco di storia leggibile sui resti della cittadina costruita da Dionisio I di Siracusa come colonia per i mercenari siracusani che avevanop preso parte alla guerra contro Cartagine. Fu quindi base navale dei romani ma anche dominio dei bizantini e degli arabi, l’hanno completamente distrutta. Oggi è possibile visitare il santuario della Madonna Nera e gli scavi archeologici che nel tempo sono stati rinvenuti e portati a vista per essere fruibili. Possibile quindi vedere l’impianto urbanistico dell’antica Tintari, il teatro greco e l’anfiteatro romano, la cinta muraria, l’acropoli ed altre importanti vestigia che vale la pena visitare. Continuando sulla lunga mare, raggiungiamo capo Calavà e tutte le strutture e villaggi turistici che punteggiano la costa, dove i turisti si affollano per godere le giuste vacanze dell’estate o per passare un fine settimana diverso fatto di sole e di mare, ma anche di selvaggio paesaggio che corona l’entroterra con la sua bellezza, la frescura del verde, l’ombra degli alberi. Andando avanti arriviamo a Gioiosa Marea, dove è possibile visitare diversi palazzi antichi quali ad esempio il palazzo Forzano, il palazzo Natoli, il Benicasa e quello Batolo. Importanti sono i resti della tonnara San Giorgio che stanno a testimoniare quanto importante fosse la pesca per il paese che per tanti anni lavorò il tonno. Punteggiata di importante chiese, Gioiosa Marea a testimonianze delle tante confraternite che nacquero nel comune tanto legato alle sue tradizioni religiose. A Giosa Marea si può anche ammirare e godere delle aree naturali che arricchiscono la zona a partire dal sentiero naturalistico di Capo Calavà ad arrivare alle grotte del tono ed alla piazza Canapé, ampia terrazza che domina sul mare, ricca di spazi verdi dove è possibile godere il panorama ma anche la frescura che mitiga il caldo estivo. Proseguendo sull’antica via Valeria oggi diventata in buona sostanza la SS 113, incontriamo il comune di Brolo, con il suo centro storica, il castello, il borgo medioevale e le sue spiagge pietrose che fanno da argine ad un mare limpido e trasparente. A Brolo, sospendiamo il mostro tour, rimandando il lettore, che nel frattempo se vuole può approfondire in proprio le nozioni e le notizie che forniamo in questi servizi, a lunedì prossimo, quando continueremo il nostro viaggio lungo le coste siciliane, per poi addentrarci nell’entroterra. (continua/4)