Dopo la breve premessa della volta scora, oggi diamo inizio a questo grande tour virtuale che ci porterà in giro per la Sicilia per farci conoscere aspetti mai conosciuti o per rinfrescaci la memoria su quanto fino ad ora abbiamo con maggiore frequenza conosciuto.
Il nostro tour, non appena attraversato lo stretto, comincia proprio dalla città di Messina, che spesso viene sorvolata e molto frettolosamente visitata in transito per altre località, senza nemmeno fermarsi.
CENNI STORICI
Messina fu la prima colonia greca, l’antica Zancle, diventata poi Messana ed in seguito Messina. Fondata, fondata nel 757 A.C.. La città sullo stretto, per diverso tempo contese a Palermo il titolo di capitale del Regno di Sicilia. Fu nel 1674, che ribellandosi alla Spagna, ribellione che decretò la sua sconfitta, per repressione perse ogni sua autonomia, compreso il Senato. Nel 1783 venne fatta segno al primo dei grandi terremoti che avrebbe subito in futuro, subendo grandi danni a cose e persone. Dopo la spedizione dei Mille di Garibaldi, nel 1860, Messina entrò a fare parte del regno d’Italia. Il terremoto del 1908, un terremoto che passò alla storia, Messina venne quasi per intero distrutta e metà della popolazione morì sotto le macerie. Ancora oggi sono visibile alcune baracche di legno che ricordano quel disastroso periodo della vita della città, che oggi conta 233.058 abitanti. Venne ricostruita nel 1912, seguendo un impianto urbanistico ordinato formato da strade larghe e rettilinee. Nel 1548, Sant’Ignazio di Lodola vi fondò la locale Studiorum Universitas, importante e storica università tutt’ora positivamente attiva.
COSA VEDERE A MESSINA CHIESE
La città è sede di parecchie chiese e monumenti religiosi, quali la Basicilica Cattedrale del XII secolo, la chiesa della Santissima Annunziata dei Catalani sempre del XII secolo, La chioesa del Santissimo Salvatore, il Santuario della Madonna di Montalto, la chiesa di Sant’Elia del XVI secolo per citarne solo alcune e tante altre che arricchiscono la città e che bene si prestano alla curiosità dei visitatori, per la presenza in essa di parecchie opere d’arte di grande pregio artistico e storico.
MUNUMENTI E PALAZZI
Messina non è solo luogo ricco di chiese, ma anche città popolata da numerosi palazzi che ricordano la sua ricca storia. Prima di tutti il Palazzo Zanca, oggi sede del comune, a seguire la Galleria Vittorio Emanuele III ed il teatro Vittorio Emanuele II, il palazzo Piacentini, il Palazzo Monte di Pietà, il palazzo Coppedé, il Palazzo Magaudda, il Palazzo Calapai D’Alcontres, il Palazzo Cerreti – Biscazza ed il Palazzo Trevi, per citarne solo alcuni, considerato che molti sono i palazzi ed altri monumenti che arricchiscono la città. Di rilevanza storica sono anche le strutture militari che ricordano il passato quali ad esempio il Castello del Santissimo Salvatore fatto costruire da Carlo V a difesa del porto. Oggi da esso si erge una stile di circa 60 metri alla sommità della quale è posta una statua della Madonna. Il Castello Gonzaga, la Real Cittadella, i 22 forti Umbertini costruiti nei luoghi alti della città a dominare il mare e l’entro terra , il Castellaccio e tante altre strutture che testimoniano l’importanza strategica che ebbe la città e la sua travagliata storia di guerre, di dinastie, di occupazioni varie. Di grande rilievo conosciuta in tutto il mondo, la torre dell’orologio attaccata alal cattedrale di Messina. La torre è certamente un monumento che lascia sbalordito il turista che va ad ammirare per il suo orologio astronomico fu commissionato dall’Arcivescono Angelo Paino, sotto suggerimento del Papa Pio XI. Si tratta di un gioiello della tecnica oltre che di architettura. L’opera è stata costruita dalla ditta Ungerer di Strarbugo, perfettamente integrata nel campanile della chiesta ed è stata una bellissima collaborazione tra Frédéric Klinghammer che ideò la patrte tecnica e da Théodore Ungerer che invece ideò la parte artistica ed architettonica. Di grande pregio i musei e le gallerie d’arte, le biblioteche e le innumerevoli statue che arricchiscono la città dal punto di vista culturale ed artistico, rendendola gradevole ed interessante al visitatore.
TRADIZIONI E FOLCLORE
Tra le tradizioni più importanti, ricordiamo la processione del Venerdì Santo, una tradizione che risale al 1610 e che vede le 21 Varette (Barette), sfilare in processione per le vie della città. La processione del Corpus Domini. Da grande rilevanza e di imponente partecipazione, è la processione di ferragosto che ogni anno richiama parecchi turisti. La festa ferragostana si snoda in due fasi: la prima che precede il 15 agosto, vede la così detta sfilata dei Giganti, che si snoda in maniera festante per le vie della città dove sfilano il Gigante (u giganti) e la Gigantessa (a gigantissa), con il tradizionale cammello. I due giganti stanno a ricordare la leggenda dei fondatori della città ossia la messinese Mata ed il moro Grifone, mentre il cammello ricorda la conquista della città da parte del conte Ruggero d’Altavilla, che sconfisse gli arabi costringendoli a lasciare Messina. Il 15 agosto, invece, la Vara costituita da una macchina monumentale creata nel 1535, in onore dell’imperatore Carlo V che in quell’anno si trovò in visita a Messina. PERSONAGGI Messina ha dato i natali a molti personaggi famosi nel mondo della cultura, della pittura e del cinema. Tra essi ricordiamo per la pittura Antonello da Messina e Antonio Alberti, Girolamo Alibrandi e Antonio Ricci assieme a tanti altri. Per la poesia Giuseppe Biscazza e Giovanni Alfredo cesareo, Ugo Fleres e Guido delle Colonne. Numerosi anche gli attori nati nella città dello Stretto, come, solo per citarne alcuni, Maria Cucinotta e Nino Frassica, Adolfo Celi e Lorenzo Crespi, Antonino Bruschetta e Giacomo Rondinella, ai registi Francesco Calogero e Mario Landi. Tanti i personaggi nati a Messina che conferiscono lustro alla città per le loro opere o per il loro operato, personaggi che vanno ricordati perché fanno parte della storia di questo popolo siciliano bistrattato ma meritevole, una storia attingendo alla quale costruire il futuro. Salvatore Augello 21 gennaio 2019
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