CAR SHARING, C'È L'INTESA CON LA SOCIETÀ PISTA. SI PARTIRÀ CON 10 MEZZI

Un'alternativa all'uso del mezzo privato. Approvata la delibera proposta dall’assessore alla mobilità, Gaetano Cacciola, relativa al protocollo d’intesa tra il Comune di Messina

e la società Piattaforma per l’Innovazione e la Sostenibilità di Trasporti e Ambiente (Pista) che prevede la collaborazione per l’avvio della sperimentazione di un servizio di car sharing in città. Permette agli utenti di utilizzare un veicolo su prenotazione noleggiandolo per un periodo di tempo breve, nell'ordine di minuti o ore, e pagando in ragione dell'utilizzo effettuato. Il car sharing proposto dalla società Pista è di tipo free-floating, quindi non ci sono punti di sosta convenzionati e le auto del car sharing - dopo l'utilizzo - possono essere parcheggiate per strada, esattamente come si fa con la propria vettura. Nell’ambito del protocollo, la società Pista si impegna a sperimentare “sul campo”, monitorare e validare modelli di mobilità condivisa innovativi e sostenibili relativi ad un servizio sperimentale di “car sharing”, mediante la destinazione di una flotta iniziale di 10 veicoli, da implementare progressivamente per la durata della sperimentazione, fino ad un massimo di 55 veicoli, appositamente identificati con il logo aziendale. Il Comune si impegna, per tutti i veicoli adibiti dalla Società al servizio ed appositamente identificati con il logo aziendale, ad esentare le stesse dal pagamento della sosta nella Ztl e in alcuni parcheggi. Il servizio di car sharing sarà rivolto, inizialmente, al personale dipendente del Comune di Messina, ad un numero limitato di cittadini (circa seicento) scelti in funzione dell’ordine cronologico di registrazione sulla piattaforma web e all’utenza universitaria che verrà selezionata con le stesse modalità. In seguito il numero massimo di utenti potrà essere elevato man mano che verranno destinati al servizio ulteriori veicoli. “L’idea alla base di Pista - dice Giacomo Caselli, presidente e capofila del progetto - è quella di promuovere la ricerca, lo sviluppo e la sperimentazione di modelli di mobilità condivisa innovativi e sostenibili nella città metropolitana di Messina. Quanto siglato è la concreta dimostrazione di come sia possibile una partnership fra pubblico e privato”. “Questo - conclude Andrea Ipsaro Passione, che ha curato i rapporti istituzionali tra l’amministrazione comunale e la società Pista Srl - è solo il primo step di un progetto che mira a creare intermodalità urbana tra mezzi pubblici e privati, la nostra città ha avviato una sperimentazione nel settore della mobilità sostenibile, è un passaggio molto importante nell’ottica della vivibilità”. (da tempostretto.it)

TEATRO BELLINI, BIANCO: "SI RISCHIA LA CHIUSURA, LA REGIONE MANTENGA GLI IMPEGNI"

“Deve essere chiaro che il Teatro Massimo Bellini di Catania, se la Regione continuerà a parlare di tagli, rischia la chiusura e che che 250 dipendenti regionali dovranno essere licenziati, un vero suicidio, considerando anche le ricadute pesantissime su un turismo in forte crescita". Enzo Bianco, sindaco di Catania e presidente del Consiglio d'amministrazione del teatro lirico etneo, ha ricordato inoltre che il Massimo di Catania, al contrario di quello di Palermo, non ha può attingere a finanziamenti statali non possedendo lo status di ente lirico nazionale. Essendo un ente autonomo regionale, dunque, è la Regione il suo principale finanziatore. "So - ha affermato Bianco - quanto il presidente della Regione Nello Musumeci sia attento e sensibile riguardo alla situazione del Teatro Massimo. Proprio per questo facciamo appello a lui e all'assessore al Turismo Sandro Pappalardo, anche lui catanese, perché intervengano per risolvere questa gravissima situazione". "Catania - ha aggiunto Bianco - rivendica con orgoglio la grande tradizione operistica del Bellini, rinnovatasi con produzioni di alta qualità e con acclamate tournee all'estero, come quella in Cina. E va sottolineato come il contributo regionale serva esclusivamente al pagamento degli stipendi del personale, dipendenti regionali, visto che il Bellini di Catania dal punto di vista delle produzioni da alcuni anni si sostiene da sé". Il teatro lirico, inoltre, come ha ribadito il sindaco Bianco, gioca un ruolo importantissimo "In quel turismo che nella Sicilia orientale si sta sviluppando sensibilmente, come dimostra il fatto che Catania sia balzata al primo posto tra le mete europee per Pasqua". Il Bellini infatti ha ampliato il proprio campo di azione gestendo anche la stagione al Teatro Sangiorgi - che coinvolge altre realtà musicali private attive nel territorio - e soprattutto coordina, per conto del Comune e della stessa Regione, la stagione estiva al Teatro antico di Catania. "Non dobbiamo commettere l'errore - ha detto Bianco - di mettere il Bellini nel calderone dei tagli alla Cultura, come se si trattasse di un sacrificio che tutti devono sopportare. Reintegrare il taglio di circa due milioni di euro e parlare di ulteriori tagli ucciderebbe questo teatro che è una delle anime di Catania, che ancora una volta paga lo scotto per essere l'unica grande città italiana non capoluogo di Regione". (da cataniatoday.it)

MISTERBIANCO RIFIUTA IL GIRO D'ITALIA, CONSIGLIERE CORSARO: "FIGURACCIA"

Giro d’Italia. Il Comune di Misterbianco rifiuta il passaggio della corsa dal centro della città. Marco Corsaro: "Una vergogna e un gravissimo danno d’immagine, e non solo, che va scongiurato. Facciamo appello al prefetto per evitare che la città diventi una barzelletta nazionale". "Domani chiederemo ufficialmente al prefetto di Catania di intervenire, non possiamo assistere inermi mentre il nome di Misterbianco diventa una barzelletta nazionale". Interviene così Marco Corsaro, consigliere comunale capogruppo delll’opposizione del movimento Guardiamo Avanti a Misterbianco, dopo aver appreso del parere negativo sul transito del Giro d’Italia in città inviato dal sindaco Nino Di Guardo a Rcs sport, organizzatore della corsa rosa. Il primo cittadino ha motivato la mancata autorizzazione al passaggio della quarta tappa del Giro - la Catania-Caltagirone, prevista per l’8 maggio - con l’insufficente numero di agenti in servizio nel locale corpo di polizia municipale. «Mancano i vigili a Misterbianco, lo sappiamo bene e da tempo - prosegue il consigliere Corsaro - Ma davanti a questo non ci si può arrendere. Non si può lasciare che una delle corse ciclistiche più importanti d’Europa sia costretta a scansare la nostra città. I Comuni fanno a gara per accaparrarsi un tratto di Giro, noi invece fuggiamo da una vetrina internazionale». «Si tratta di una immeritata, pessima, figura per Misterbianco, un gravissimo danno d’immagine, e non solo, che si può evitare trovando le opportune soluzioni - conclude Corsaro - Da quanto purtroppo emerge, però, il sindaco Di Guardo non sembra intenzionato ad impegnarsi per risolvere il problema. Per questo facciamo appello al Prefetto di Catania e a tutte le forze positive della città». (da cataniatoday.it)

MONTALBANO SONO! IL COMMISSARIO CERCA NUOVI VOLTI GIOVEDÌ A MODICA E VENERDÌ A RAGUSA

Salvo Montalbano cerca... nuovi volti. Sono aperti in provincia di Ragusa i casting per la fiction «Il commissario Montalbano», per la ricerca di nuove comparse. E´ possibile presentarsi giovedì 19 aprile a Palazzo della Cultura a Modica e venerdì 20 aprile nella sede della Compagnia della bellezza, in via Asia, nei pressi della clinica del Mediterraneo a Ragusa. Possono partecipare adulti fino a 70 anni, basta munirsi di fotocopia della carta d’identità, codice fiscale e codice Iban. Un episodio della nuova serie della fiction di Rai 1 sarà girato anche in Friuli, dove Montalbano indagherà nell´immaginario borgo di Bellosguardo, lontano dalla sua amata Vigata. (da corrierediragusa.it –Redazione)

“IL CRISTIANESIMO A SIRACUSA E NEL TERRITORIO”, SABATO AL VIA LA MOSTRA PERMANENTE

(DA SIRACUSANEWS) - Verrà inaugurato sabato prossimo alle 17.30 al Museo “Paolo Orsi” la mostra “Il Cristianesimo a Siracusa nel territorio”. L’esposizione completa per la presentazione delle problematiche di Siracusa in età cristiana, un periodo importantissimo per la nostra città che custodisce le catacombe più estese e importanti dopo quelle di Roma, verranno presentati materiali provenienti da San Marziano, Vigna Cassia, Santa Lucia e da numerosi ipogei della città di Siracusa e del territorio di Priolo, Augusta, Floridia, Solarino, Palazzolo, Sortino e vari centri degli iblei. La mostra verrà presentata in anteprima per la stampa sabato mattina alle 11.30. Il tema della mostra è indicato nello stesso titolo dell’iniziativa e si prefigge di raggiungere due finalità: presentare le problematiche del Cristianesimo a Siracusa e nel territorio ibleo e completare il percorso espositivo del Settore F del Museo Archeologico Paolo Orsi. Siracusa, come è noto, conserva le più estese ed importanti catacombe dopo quelle di Roma, come è documentato dal numero dei coemeteria e dall’elevato numero delle epigrafi. Oltre a quella di San Giovanni, che è certamente la più famosa, posteriore alla pace costantiniana del 313, sono presenti a Siracusa altre catacombe, articolate e complesse, già dal III secolo, che continuano ad essere utilizzate fino al V secolo ed anche oltre, che si differenziano da quelle del suburbio. Se la catacomba di San Giovanni è stata già presentata con la ricostruzione della rotonda di Adelfia da dove proviene il famoso sarcofago, che le dà il nome, altre e più antiche catacombe, i cui reperti vengono in gran parte esposti per la prima volta, sono attestate nella città. La catacomba di Vigna Cassia, quella di Santa Lucia e gli ipogei ubicati nella fascia del territorio che, dall’area settentrionale dell’antica Acradina, si estende fino alla così detta Tomba di Archimede, dimostrano che Siracusa continuava ad essere un importante centro anche quando ormai aveva perduto il ruolo politico centrale di un tempo. La presenza di cimiteri cristiani conferma la forte impronta religiosa della città, dove, secondo la tradizione, San Paolo è giunto prima del suo arrivo a Roma per subire il martirio ed è inoltre attestata dal culto della martire Lucia e dalla presenza del proto vescovo Marciano. Trovano ampio spazio nella mostra anche le testimonianze relative a numerose località del territorio di Siracusa ed in generale degli Iblei che, con le proprie caratteristiche, contribuiscono a dare il panorama di una realtà complessa ed articolata. I materiali esposti, quali ceramiche, lucerne, oggetti in bronzo, in vetro, ma anche affreschi, transenne, epigrafi, presentati con un ricco apparato didattico, permettono di far conoscere gli aspetti di un ambito sociale, culturale e religioso, nel quale sopravvivono iconografie e connotazioni del mondo pagano, ma interpretati e vissuti secondo nuovi modelli e dove è ancora forte ed incisiva la presenza della lingua greca.

ENNA, FESTA DEL LIBRO E DELLA LETTURA: INCONTRO CON LA SCRITTRICE E GIORNALISTA ANNA MARIA DE FRANCISCO.

I ragazzi delle ultime classi delle elementari S. Chiara hanno partecipato all’incontro con Anna Maria De Francisco, autrice del libro di filastrocche, nenie, tiritele e poesie dal titolo “Palloni al vento”, tenutosi nella sala lettura della “Biblioteca Hennaion” di via Roma, diretta da Mario Messina, evento inserito nel programma della manifestazione culturale “La Festa del libro e della Lettura” che si prefigge di promuovere, soprattutto tra i giovani, la riscoperta e l’amore per la lettura. È intervenuto il presidente della Comitato della Società Dante Alighieri, Rocco Lombardo, che ha tratteggiato il profilo della De Francisco, scrittrice, poetessa, saggista e giornalista per tanti anni collaboratrice del Giornale di Sicilia. Ad invogliarla a parlare di sé, degli anni giovanili, quand’era studentessa universitaria alla Bocconi di Milano, delle sue prime esperienze di collaborazione con la redazione dell’Enciclopedia UTET, è stato Federico Emma, che con la sua consueta flemma, è riuscito nel suo intento. Incalzanti sono state le domande dei giovani, alle quali la Nostra ha dato esaurienti risposte. “E certamente un libricino piacevole da leggere – ha sottolineato la poetessa – è stato scritto per far divertire i grandi e i piccoli. Sia le filastrocche che le poesie mi sono state ispirate dai miei cinque nipotini. Scrivere per i bambini è come scrivere per gli adulti. Si scrive soprattutto per ‘comunicare’, ecco perché ho fatto la giornalista. Comunicare vuol dire ‘pubblicare’, ovvero rendere pubblica una notizia, un avvenimento straordinario, un fatto di cronaca. Dovete sapere, cari ragazzi, che non si scrive per sé stessi ma per gli altri… per i lettori”. Livio Sossi, professore di letteratura per l’infanzia all’Università di Udine così scrive nella prefazione del libro: “La De Francisco è un’attenta osservatrice dell’universo infanzia…lo racconta con intensità, con grande forza suggestiva, con una scrittura che si caratterizza per la sua levità…scrive soprattutto con il cuore, quel cuore di poeta in cui trovano ospitalità i ‘cunti’ della tradizione orale e delle fiabe. L’autrice accompagna il bambino da quando si affaccia al mondo, cullato dalle ninne nanne materne sino a quando sta per lasciare la scuola dell’obbligo e comincia a muovere i primi passi nella vita. Anna Maria ci parla – scrive ancora Sossi – delle stagioni che passano, del primo anno di vita, della scuola materna, dei giochi, dei giardini segreti, luoghi da cui gli adulti sono esclusi. Sono poesie fresche e allegre – afferma – a volte scanzonate filastrocche, a volte profonde, che lasciano un segno pur nella loro immediatezza e apparente semplicità”. La De Francisco è originaria di Palermo. Da oltre 45 anni abita ad Enna, dove ha insegnato materie letterarie. Tre figli, cinque nipoti, ai quale ha dedicato “Palloni al vento”, Euno Edizioni, 2012, pp. 64 per euro 8, in piccolo formato. Molte le sue pubblicazioni riconducibili a saggi, recensioni, racconti, poesie che hanno ricevuto lusinghieri apprezzamenti e premi in diversi concorsi letterari. L’autrice ha voluto ringraziare i ragazzi intervenuti e i docenti che li hanno accompagnati, facendo loro dono del libro, le cui illustrazioni sono della disegnatrice catanese Nadia Ruju. (nella foto: da sinistra la docente M.Carmela Pitta, Federico Emma, A.Maria De Francisco e Rocco Lombardo). http://www.lagazzettaennese.it - Salvatore Presti