Il governo accoglie l’ordine del giorno presentato dall’on. Fedi e sottoscritto dai deputati del Pd eletti all’estero. La Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva il decreto legge che riordina il sistema di finanziamento pubblico alle imprese editoriali. I voti favorevoli sono stati 454, i contrari 22 (Idv e minoranze linguistiche) e 15 gli astenuti. Le linee su cui si sviluppa il provvedimento messo a punto dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Paolo Peluffo, sono relative ai nuovi requisiti di accesso ai contributi pubblici per la stampa di partito, le società cooperative e le nuove norme sulla rete di distribuzione della stampa quotidiana e periodica. Nel provvedimento è confermato anche il contributo di 2 milioni di euro annui per i periodici italiani pubblicati all'estero. “Ci fa piacere che il sottosegretario Peluffo abbia accolto il nostro ordine del giorno – ha dichiarato l’On. Fedi – e ci auguriamo che l’impegno preso dal sottosegretario di seguire con attenzione anche la fase successiva all’approvazione del decreto, che dovrà fissare anche per i periodici italiani pubblicati all’estero i criteri per l’erogazione dei contributi e l’applicazione delle nuove norme, sia effettivo e concreto”. Testo dell’ordine del giorno: La Camera, premesso che:             il settore dell’editoria ha una funzione strategica per la presenza italiana nel mondo e, per questo, meriterebbe una maggiore attenzione da parte delle istituzioni e delle forze politiche, soprattutto in una fase di crisi come quella che stiamo attraversando;             il contributo storico che la stampa italiana all’estero e per l’estero ha assicurato nel lungo processo di inserimento delle comunità italiane nei diversi paesi di emigrazione, il ruolo che tutt’ora svolge nel promuovere e diffondere la lingua e la cultura italiana nel mondo e nel sostenere il sistema Italia, nonché l’azione tesa a produrre specifica ed originale informazione, giustificano ampiamente l’inserimento paritario delle testate per l’estero nel quadro nazionale ed internazionale dell’editoria italiana;             per gli oltre quattro milioni di cittadini italiani residenti all’estero, elettori nell’ambito della Circoscrizione Estero, per altro in costante incremento anche per il rafforzarsi delle cosiddette « nuove mobilità» in uscita dal paese, si pongono inderogabili esigenze di informazione dovute al dovere di assicurare le condizioni per una consapevole partecipazione alla nostra vita democratica;            il Senato della Repubblica, in occasione della conversione in legge del in esame, recante « Disposizioni urgenti in materia di riordino dei contributi alle imprese editrici, nonché di vendita della stampa quotidiana e periodica e di pubblicità istituzionale», ha correttamente sanato una lacuna del decreto inserendo a pieno titolo nel provvedimento sia i periodici che le pubblicazioni per l’estero;             l’articolo 1-bis ha reintegrato i pur inadeguati 2 milioni di euro a favore dell’editoria per le comunità italiane nel mondo e ha cambiato, a decorrere dai contributi relativi al 2012, la disciplina per la concessione dei contributi ai periodici italiani pubblicati all’estero, e alle pubblicazioni con periodicità almeno trimestrale edite in Italia e diffuse prevalentemente all’estero, introducendo un requisito temporale minimo di anzianità di pubblicazione o di diffusione;            le Commissioni competenti dei due rami del Parlamento saranno sentite con riferimento alla emanazione del decreto del Presidente della Repubblica che fisserà i criteri per l’erogazione dei contributi e l’applicazione pratica dell’articolo 1-bis, impegna il Governo: -           a valutare l’opportunità di incrementare, con apposita norma, i contributi fissati e  bloccati in 2 milioni di euro dal lontano 2002;-           a garantire in ogni caso che l’entità del contributo non sia inferiore ai 2 milioni di euro;-           a considerare la possibilità di consentire l’accesso ai contributi per l’editoria di lingua italiana nel mondo anche ai mezzi di comunicazione elettronica, che sono in forte     espansione e garantiscono una notevole capillarità di contatti;-           a verificare l’opportunità di favorire l’accesso paritario dell’editoria di lingua italiana nel mondo alla pubblicità istituzionale e ai canali pubblicitari nazionali. Fedi, Bucchino, Gianni Farina, Garavini, Narducci, Porta. Â