NIZZA - Presieduta da Lorenzo Losi, dal 18 al 20 marzo scorsi si è riunita a Nizza la Commissione Continentale Europa Nord Africa del Cgie che, oltre a svolgere i punti all’ordine del giorno, ha pure incontrato la locale comunità italiana. Al termine della tre giorni, la commissione ha stilato il documento ufficiale che viene pubblicato dal Corriere d’Italia diretto da Mauro Montanari,

che come consigliere del Cgie, ha partecipato ai lavori di Nizza. I temi al centro del dibattito sono stati i tagli alle risorse destinate a lingua e cultura; la ristrutturazione consolare; elezioni dei Comites; il ruolo dei consoli onorari e le prossime celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Di seguito il testo del documento. "È emersa la convinzione unanime che i tagli ai capitoli di spesa che riguardano il sostegno e la diffusione della lingua italiana all’estero incidono profondamente sulla efficacia della stessa e sulla sua diffusione nel territorio. Inoltre, detti tagli creano un crescente disagio nei confronti delle autorità locali con le quali sono stati stretti accordi, sia a livello di enti, sia a livello di istituzioni. Tutto questo mina la credibilità delle nostre istituzioni. La diffusione della lingua e della cultura è invece uno dei parametri fondamentali che permettono una dimensione internazionale al Paese. La Commissione chiede pertanto il ripristino degli originari capitoli di spesa di sostegno alla diffusione della lingua e della cultura italiane, compreso l’assestamento dell’anno 2009. La Commissione chiede inoltre l’introduzione di un accordo operativo tra le iniziative messe in atto dal MAE a sostegno degli Enti Gestori, con quelle proposte e coordinate attraverso gli Istituti Italiani di Cultura e le altre organizzazioni che con essi strettamente collaborano. La Commissione esprime ferma contrarietà alla strategia del MAE di ristrutturazione della rete consolare; una strategia che spesso significa chiusura di molti consolati, e ciò senza che ne vengano chiaramente e credibilmente esplicitate le ragioni a sostegno. Questo processo, che invece potrebbe diventare condiviso, viene così a trasformarsi in una autoritaria imposizione dall’alto che non tiene conto dell’impatto negativo sulle Comunità italiane nel mondo. Esse vedono sparire così supporti e servizi essenziali. In questo processo viene di fatto vanificato il ruolo consultivo del CGIE e vengono eluse possibili proposte che potrebbero avere il sostegno delle stesse Comunità interessate, quali un declassamento di alcuni Consolati. I servizi per la comunità vanno mantenuti e semmai potenziati. L’introduzione di servizi elettronici non sostituisce nel breve periodo i servizi agli sportelli. Nel medio periodo sono auspicabili accordi sul piano comunitario per permettere ai cittadini dell’Unione Europea di rivolgersi ai comuni di residenza. La Commissione all’unanimità ritiene indispensabile, per il rispetto dovuto alle comunità italiane all’estero e alle loro forme associative, che le elezioni degli organismi rappresentativi avvengano quest’anno. Il voto ci dovrà essere con l’attuale normativa qualora non ne venga approvata una nuova. La Commissione ritiene utile e costruttivo il dibattito aperto in Italia anche ad alti livelli sulla qualità e sulle garanzie del voto per corrispondenza, ma di questo sostiene senza mezzi termini l’intoccabilità, vista la palese impraticabilità di altri sistemi, quali quello del voto presso i Consolati o seggi parificati. La Commissione invita i parlamentari eletti all’estero ad insistere nella sensibilizzazione delle rispettive parti politiche in Parlamento per rendere i percorsi legislativi i più efficaci possibili. La Commissione richiede infine che sia messa all’ordine del giorno dell’assemblea plenaria la richiesta di un maggiore approfondimento del ruolo e delle funzioni dei consoli onorari. Per quanto riguarda le celebrazioni del 150.mo anniversario dell’unità d’Italia, la Commissione chiede l’audizione in Assemblea del Direttore Generale degli Affari Culturali. Le celebrazioni rinnovano stimoli fondamentali a sostegno dell’identità nazionale da parte di tutti gli italiani, di quelli in Italia così come di quelli emigrati per lavoro all’estero, ma sempre fortemente italiani nel cuore e nelle convinzioni". (aise)