Care amiche, Cari amici, Oggi è la festa della donna, di tutte le donne, soprattutto di quelle che, ancora oggi, non possono vivere in libertà. Una giornata che, quest’anno,

non può che assumere un valore diverso dopo la tragedia del naufragio avvenuto, solo pochi giorni fa, a Steccato di Cutro (Crotone). I morti accertati, fino a questo momento, sono 72, tra cui 17 bambini. Per questo, facendo mio l’appello di tante donne calabresi, non festeggerò l’8 marzo. E anche se purtroppo non potrò essere lì con loro su quella “spiaggia della disperazione” il mio pensiero sarà per e con loro, in quel luogo teatro di una tragedia che forse poteva essere evitata.