(SA) - Il 30 settembre la seconda giornata del congresso, iniziato in una cornice di grande valore storico come la sala del tricolore del Palazzo Comunale di Reggio Emilia. Qui, i delegati del congresso sono stati ricevuti dal Sindaco Dr. Luca Vecchi che ha indirizzato parole di apprezzamento per il lavoro della FILEF che a Reggio Emilia

è molto conosciuta sia per il lavoro che fa attualmente nel campo dell’accoglienza, sia per il ruolo che è riuscita a dare all’istituzione lo storico dirigente Dante Bigliardi che alla FILEF ha dedicato tutta la sua vita. Nel prosieguo dei saluti istituzionali, importanti sono stati gli interventi del presidente della Consulta Regionale dell’emigrazione della consigliera delegata della provincia e dell’assessore alle politiche per i migranti. Chiusa l’importante parentesi istituzionale, i delegati si sono spostati in un altro luogo storico e politicamente molto evocativo: la sala convegni Tecnopolo-Officine Meccaniche Reggiane. Locali che riportano alla memoria due vicende storiche di grande valenza. La prima senza dubbio è costituita dalle lotte operai che in quel territorio ed in quelle officine sono state vissute dai lavoratori e di tutta la popolazione locale. Battaglie che hanno forgiato la classe operaio di quel territorio e di cui si incontrano ampie testimonianze ancora oggi. La seconda vicenda resta senza dubbio il fatto che quelle officine oltre a dare lavoro a tutto il territorio per molti anni, sono state la culla della resistenza reggiana contro il fascismo. Non per niente è la terra dei fratelli Cervi e dei tanti eroi che hanno immolato la loro vita sull’altare della libertà e della democrazia, per lasciarci l’Italia di oggi. Molti gli interventi, aperti da Marco Fabbri presidente della Consulta dell’emigrazione a Francesca Bedogni delegata della Provincia all’assessore al lavoro Daniele Marchi. Presso le officine, ad aprire la seconda parte della giornata, è il coordinatore Pietro Lunetto che illustra il documento congressuale indicando gli obiettivi che si propone la FILEF per il futuro, sia per dare un assetto diverso alla struttura organizzativa passando ad un modello decentralizzato dando maggiore rilievo e ruolo alle strutture periferiche della vasta reta che abbraccia il mondo. Attenzione viene rivolta anche ad una nuova politica di alleanze, al potenziamento della rappresentanza alla necessita di intercettare la nuova emigrazione per capire i nuovi bisogni ed il ruolo che cui deve dedicarsi la nuova FILEF. A questa emigrazione, va garantito spazio, voce e rappresentanza. Particolare attenzione viene rivolta anche ad un nuovo modello di politica di alleanze da seguire, al fine di raggiungere risultati apprezzabili in favore della vasta comunità dell’AIRE che è l’unica regione d’Italia che aumenta la popolazione, mentre tutte le altre regrediscono. Dopo il discorso di apertura dei lavori della giornata, Antonella Dolci e Laura Salsi hanno illustrato il documento sulle donne e sulla parità di genere. Interventi sono venuti dalla rappresentante dello SPI-CGIL Carla Mastrantonio, del rappresentante dell’Istituto Santi Pierpaolo Cicalò; da Michele Pagliaro presidente dell’INCA-CGIL che ha sottolineato la collaborazione con la FILEF in varie parti del mondo e la disponibilità continuarla. Tra i vari problemi affrontanti, Pagliaro ha sottolineato il fatto che ad emigrare oggi sono anche i pensionati che con la loro pensione vivono male in Italia, mentre in altri paese dell’Europa riesco a vivere decentemente. Questo pone il problema di una politica di rivalutazione delle pensioni e di interventi per garantire dignità a questa fascia della popolazione, che dopo una vita di lavoro non può essere trattata male ed abbandonata a se stessa spesso non fornendo neanche servizi sufficienti e di qualità. La serie di interventi continua con Francescini dell’ANPI che sottolinea i pericoli che possono venire da un governo di destra e la necessita di difendere la costituzione italiana. Interessante l’intervento di Michele Schiavone segretario generale dell’CGIL che oltre ad affermare che gli iscritti all’AIRE che ormai superano i sei milioni debbono essere trattati come la ventunesima regione, sottolinea che sono necessari notevoli cambiamenti normativi a cominciare dalla inversione dell’opzione per la elezione dei COMITES, norme più snelle per consentire il rientro dei cervelli, potenziamento degli interventi per la lingua e la cultura. Dopo avere sottolineato altri necessari interventi, conclude sostenendo che se si vuole puntare su un futuro possibile, occorre tenere presenti gli emigrati e la loro capacità di integrarsi. Dopo Schiavone è Filippo Ciavaglia della CGIL a portare il suo contributo al congresso che parla della necessità di lavorare per una società inclusiva e multietnica ed in questo un ruolo importante hanno le associazioni. Prima della pausa, ultimo intervento è stato quello di Battiston Dall’Australia, autore della ricerca “cittadini oltre confine” che esiste una grande disaffezione della rappresentanza, che potrebbe portare anche alla sospensione della circoscrizione. Sempre nella seconda giornata, sono continuati a susseguirsi gli interventi sia in presenza che da remoto. Dall’Australia ha fatto arrivare un messaggio l’On. Nicola Carè rieletto alla Camera che ha sottolineato i problemi con i quali debbono confrontarsi in nostri emigrati sia all’estereo che in Italia da dove arrivano bollette per le tasse o hanno problemi con la sanità durante i periodi di soggiorno in Italia. Quest difficolta ostacolano intenzioni di rientro da parte di che avendo acquisito esperienza e capitale, potrebbero metterli a disposizione della terra d’origine. E’ proprio nella terra d’origine dove incontrano il primo ostacolo che è la burocrazia. Dalla Tunisia interviene il sindaco di Zaramdine, che esprime apprezzamenti per la collaborazione nata con Reggio Emilia che continua a dare importanti frutti sia dal punto di vista dei rapporti umani che degli scambi commerciali. Fare tutti i nomi di chi è intervenuto, sarebbe troppo lungo, perché l’attenzione verso questo XI congresso della FILEF è andato ben al di là delle previsioni. A chiudere la seconda giornata è stato Fabio Sebastiani di radio MIR, che ha sottolineato l’importanza dell’informazione e la opportunità di allargare la rete informativa. La terza giornata, l’01 ottobre, si apre all’insegna del ricordo di Dante Bigliardi a cento anni dalla sua nascita. A ricordare il grande dirigente, prima il figlio ed in seguito Alessandro Cari e a seguire Laura Salsi continuatrice della politica e dell’insegnamento di Dante. La giornata continua con l’intervento di Maurella Carbone dell’Associazione donne della Germania. Prende la parola anche Marwa Mahmoud consigliere comunale di Reggio, che affronta il problema dei diritti e delle pari opportunità. Taoufik Menai vice presidente della FILEF di Reggio Emilia, seguendo gli insegnamenti di Bigliardi parla di lavorare in direzione dello sviluppo degli immigrati, ma anche di aiutare la crescita economica dei paesi di provenienza. Di notevole spessore l’intervento di Guglielmo Bozzolini che parla di nuove sfide per l’associazionismo in direzione della nuova situazione politica che si è venuta a creare in Italia che cvi suggerisce la necessità di rafforzare l’antifascismo e l’accoglienza. Cosa farà il nuovo governo? Chiuderà le frontiere, comprimerà la sfera dei diritti? Prestare attenzione al nuovo associazionismo che ha già cominciato a prendere in mano la propria rappresentanza. Occorre dare spazio al nuovo associazionismo, o lo facciamo noi rinnovandoci o lo faranno gli altri. Altrui interventi riempiono la giornata. Albertina Soliani dell’Istituti Cervi, Giorgio Marasà di Sinistra Italiana. Nel Frattempo Pietro Lunetto Intramezza gli interventi leggendo mesaggi di Fabio Porta eletto alla Camera in America del Sud, Luciano Vecchi responsabile per il PD degli Italiani nel Mondo ultimo messaggio quello della fondazione Di Vittorio. Dalla Francia interviene Maria Chiara Prodi che parla di sperimentare nuovi metodi e nuove risposte da dare data la situazione politica che si è venuta a creare. Già la riduzione dei parlamentari e dei membri del CGIE è un attacco alla rappresentanza che a poco a poco viene ridotta ad un mero diritto di tribuna. Fare rete con l’associazionismo, potenziare le reti, crearne di nuove, relazionarsi con i territori questi alcuni dei suoi importanti suggerimenti. Dalla Germania interviene Gialuca Enrico di Italiani in Europa e dal Cile Intervengono Davide Piacenti e Marco Coscione che presentano una interessante ricerca sui plichi elettorale che non sono arrivati o che sono arrivati in ritardo, riducendo enormemente la partecipazione alle urne, cosa questa che sollecita una maggiore attenzione al lavoro dei consolati ed al ruolo dei COMITES che debbono seguire la delicata fase che riguarda la spedizione dei plichi. Dopo una breve conclusione di Lunetto, la parola passa alla commissioni che si occupano della proposta della nuova struttura organizzativa e del documento finale. Documento dei quali daremo notizia in seguito. (Salvatore Augello 02 ottobre 2022.)