(Sulle presunte irregolarita’ che si sarebbero verificate nel ricevimento dei plichi contenenti le schede elettorali - plichi non pervenuti o pervenuti con estremo ritardo - abbiamo condotto una piccola inchiesta tra i nostri lettori, i cui risultati renderemo pubblici a breve. Intanto pubblichiamo questa testimonianza da Madrid dell’amico Simone Sperduto,

che non si e’ perso d’animo ed e’ riuscito a votare lo stesso) Sono Simone Sperduto, un giornalista italiano residente in Spagna dall’aprile 2021: dapprima empadronado in Canaria e poi a Madrid. Dal 25 aprile 2022 ho il certificato di “empadronamiento" nella Capitale spagnola. Essendo dal 2021 iscritto all’Aire e venendo dalle Canarie, ho quindi provveduto a effettuare il cambio di residenza non soltanto presso le autorità municipali locali ma anche presso le autorità consolari italiane (essendosi nel frattempo le Canarie staccate dalla Circoscrizione consolare di Madrid). Alla fine dello scorso aprile, subito dopo aver ottenuto il certificato di empadronamiento a Madrid, provvedo ad aggiornare la mia posizione anagrafica anche per le autorità consolari. Entro pertanto nel famoso Fast It, il portale dedicato ai servizi consolari online: nel tentativo di effettuare una semplice variazione di residenza, passando da una Circoscrizione consolare a un’altra (pur all’interno dello stesso Paese estero), il sistema mi genera e mi propone il modulo per una nuova iscrizione Aire, che io rifiuto essendo già iscritto Aire. Da quel momento il mio account si blocca, nel senso che mi appare continuamente una schermata di errore: la schermata recita testualmente “per accedere al servizio è necessario risultare residente presso lo schedario consolare”. Naturalmente ero già iscritto presso lo schedario consolare. Fatto sta che questo errore non mi consente di effettuare ulteriori richieste. Tento invano di sbloccare l’account addirittura telefonando direttamente alla Farnesina, nella speranza di poter eventualmente parlare con un tecnico o un informatico che fosse a conoscenza del funzionamento di Fast It. Quindi comincia lo scambio epistolare con Madrid ma anche con Arona (con entrambi i consolati) per poter trovare una soluzione al problema: dopo diversi giorni mi viene consigliato di creare un nuovo account. Onde evitare il ripetersi dello stesso problema con il precedente account, per la variazione di residenza, appena creato il nuovo profilo (con le stesse credenziali) intuitivamente procedo all’unica altra opzione possibile: ossia una richiesta di iscrizione Aire nella nuova Circoscrizione consolare di Madrid - dove sono da poco ufficialmente approdato - quindi come un “primo espatrio” in tale Circoscrizione. Stavolta la procedura va subito a buon fine e pochissimi giorni dopo, esattamente il 9 maggio, l’Ambasciata di Madrid trasmette la mia richiesta al Comune di Roma, indirizzandola ovviamente anche ad Arona e al sottoscritto. Ora, conosco purtroppo bene i tempi mediamente biblici dei Comuni in Italia per procedere alle pratiche Aire che provengono dalla rete diplomatico-consolare. Tuttavia, in vista del referendum 2022 pensavo che - essendo già iscritto all’Aire dal 2021 e sempre in Spagna - tutt’al più il problema fosse capire dove sarebbe arrivato il plico per votare: se al mio vecchio indirizzo in Canaria o magari all’attuale indirizzo di Madrid, essendo le autorità italiane in Spagna a conoscenza del mio nuovo domicilio. Mai avrei comunque immaginato che il plico non arrivasse proprio. Non vedendo pervenire il plico a casa, il 7 giugno mi reco in Consolato a Madrid e qui scopro del tutto casualmente che per l’Italia risultavo “rimpatriato”. Non fosse quindi stato per la casualità di un imminente referendum, probabilmente sarei entrato nei mesi a seguire nel guinness dei primati come l’unica persona al mondo considerata “rimpatriata” a sua insaputa, salvo possedere il dono dell’ubiquità riuscendo ad apparire in Spagna pur essendo rimpatriato in Italia. Una situazione kafkiana che mi è stata risolta in meno di 24 ore dai funzionari della Cancelleria consolare di Madrid, che tengo a ringraziare per aver inviato in tempi record la richiesta di nullaosta ai servizi elettorali del Comune di Roma. Inutile dire che, soltanto a quel punto, il Comune di Roma ha proceduto alla variazione anagrafica Aire che gli era stata inoltrata dall’Ambasciata di Madrid il 9 maggio scorso. Insomma, arrivato il nullaosta, l’8 giugno mi sono potuto recare al Consolato di Madrid e lì ho esercitato il mio diritto di voto ai referendum abrogativi del 12 giugno 2022. Stante i doverosi ringraziamenti al Consolato di Madrid che è stato davvero lodevole nelle tempistiche, permettendomi in extremis di votare, questa vicenda deve però porre sotto la lente di ingrandimento quei problemi strutturali che vanno avanti da tempo: dalle questioni riguardanti il funzionamento del portale Fast It che, come nel mio caso può generare schermate di errore o vedere un account bloccarsi per un banale cambio di residenza, fino al fatto incredibile che della stessa persona all’estero debbano occuparsi tre anagrafi distinte (registro consolare e anagrafe comunale, più il Ministero dell’Interno per le questioni elettorali) e che queste non riescano ad allinearsi contemporaneamente in tempi celeri. Non può essere che, per un cittadino Aire, anche il semplice riuscire a votare debba diventare un miracolo all’italiana e ci si debba sempre affidare alla sorte o alla particolare bravura di funzionari consolari che, in poche ore, ti risolvono in extremis un problema. Poi è inutile fare ore ed ore di audizioni nelle Commissioni parlamentari per discutere di filosofia del voto estero e di riforme in astratto quando, all’atto pratico, diventa un problema anche far pervenire un plico in Spagna, a due ore e mezza di aereo da Roma. FONTE: Identità Italiana -Simone Sperduto