Saranno 120 i Comites che verranno eletti il prossimo 3 dicembre; di questi, 107 saranno rinnovati e 13 eletti per la prima volta. Il 3 settembre, ogni sede consolare dove è istituito uno o più Comites ha emanato il decreto di indizione delle elezioni.

Nel decreto si citano tutti i riferimenti di legge e l’ultimo messaggio ministeriale, datato 1° settembre, con cui la Farnesina ha dato istruzioni per l’indizione delle elezioni; si precisa il numero dei membri che formeranno il Comitato – 12 o 18 in base alla consistenza della collettività – e si convoca la prima seduta dei nuovi eletti, indicativamente una settimana dopo il voto. Nel decreto si istituisce, infine, l’ufficio elettorale che, in ogni consolato, si occuperà delle operazioni precedenti e successive al voto. Dunque inizia ufficialmente il cammino che porterà i connazionali a rinnovare i Comites in carica dal 2015: le elezioni, come noto, erano previste lo scorso anno – alla scadenza naturale del mandato – ma sono state rinviate a causa del Covid. Per votare, i connazionali dovranno iscriversi nel registro degli elettori entro il 3 novembre 2021: ci si iscrive inviano domanda al proprio Ufficio consolare di riferimento (via posta ordinaria, posta elettronica, Posta Elettronica Certificata), oppure recandosi di persona in consolato o attraverso l’applicativo informatico Fast-It. In 9 sedi-pilota – Berlino, Houston, Johannesburg, Londra, L’Aja, Marsiglia, Monaco di Baviera, San Paolo e Tel Aviv – sarà sperimentato anche il voto elettronico. Dunque, i connazionali che si iscriveranno con Fast It, oltre a ricevere il plico elettorale al proprio domicilio, saranno automaticamente abilitati alla piattaforma di voto elettronico e potranno partecipare alla sperimentazione del voto in via digitale. Il voto elettronico non sostituisce quello postale, che sarà l’unico giuridicamente valido. Come ricordato ieri dalla Farnesina, le elezioni dei Comites “rappresentano un esercizio fondamentale per la valorizzazione delle nostre numerose comunità italiane all’estero, attraverso informazioni utili all’integrazione, seminari, incontri e conferenze (anche relative a tematiche giuridiche e pensionistiche), corsi di lingua o di formazione professionale, iniziative culturali. La Farnesina invita dunque tutti i connazionali all’estero a iscriversi in al voto, per contribuire attivamente a sostenere la propria collettività italiana di riferimento”. FONTE: aise