UNA MIA INTERROGAZIONE AI MINISTRI DEGLI ESTERI E DELL’ISTRUZIONE

L’incertezza sulla nuova sistemazione del liceo scientifico italiano di Barcellona, frequentato da circa 150 alunni, mi ha indotto ad interrogare il Ministro degli esteri e quello dell’Istruzione

per sapere quali garanzie essi pensano di dare a famiglie e alunni circa il regolare inizio del nuovo anno scolastico 2021-’22 e quali azioni pensano di adottare per assicurare una prospettiva stabile sia al liceo che all’istituto comprensivo di cui fa parte. Negli ultimi anni, infatti, a causa delle locali normative sulla sicurezza scolastica, si sono evidenziate serie problematiche rispetto ai due plessi in cui erano rispettivamente sistemati la scuola dell’obbligo e il liceo. Mentre per il plesso che ospita i livelli scolastici di primo e secondo grado si è potuto procedere agli adeguamenti richiesti, per il liceo scientifico non sarebbero state ancora conseguite le condizioni necessarie per garantire la continuità didattica degli studenti dell’istituto in vista del normale avvio del prossimo anno scolastico. Stiamo parlando di un istituto comprensivo di primaria importanza che nel suo complesso accoglie circa 550 alunni in una circoscrizione consolare, come quella di Barcellona, nella quale i soli iscritti AIRE superano le 105.000 unità, senza contare coloro che non hanno proceduto a una regolare iscrizione. Uno dei crocevia, dunque, delle nuove migrazioni, provenienti non solo dall’Italia ma anche dal Sud America e in particolare, dal martoriato Venezuela. Per questo credo che sia necessario assicurare una prospettiva stabile e di lunga durata a un istituto formativo destinato a rispondere alle crescenti esigenze dell’utenza.