Qualche settimana fa a El Andén ci siamo resi conto delle difficoltà incontrate da coloro che avevano presentato la richiesta di cittadinanza italiana presso il Consolato di Rosario poiché non avevano risposte dopo molto tempo. A seguire testo integrale in spagnolo

Mercoledì scorso, 10 novembre, alcuni membri del Movimento degli Italiani in Attesa del Riconoscimento di Rosario (MIERO) si sono incontrati via zoom con il Console Generale d'Italia a Rosario, Martín Brook. L'incontro, che si è tenuto su richiesta dell'USEF, è stato moderato da Fabio Porta, ed ha partecipato il suo Segretario Generale, Salvatore Augello; il coordinatore di USEF Argentina, Salvador Finocchiaro; il Presidente del COMITES di Rosario, Franco Tirelli; il Vice segretario CGIE, Mariano Gazzola; e il capo del consiglio di amministrazione del patronato INCA, Daniela Masini. Le preoccupazioni che sono state trasferite al Console, si riassumono in due punti: 1- L'importanza di creare un canale di comunicazione ufficiale in cui riferire sullo stato di avanzamento delle domande di cittadinanza per la ricostruzione iure sanguinis; 2- La necessità di utilizzare i mezzi necessari affinché le procedure di cittadinanza possano essere risolte entro il termine legale massimo di 730 giorni. “Dopo averci ascoltati attentamente, la risposta che abbiamo ricevuto da lui è stata molto soddisfacente, poiché ci ha detto che stanno lavorando ad un sistema informatico per comunicare l'andamento delle pratiche di cittadinanza, allo stesso tempo ci ha detto che concentreranno i loro sforzi per iniziare ad aggiornare le èratiche in sospeso a partire dal prossimo mese ", hanno detto in un comunicato inviato a El Andén. Inoltre "ci ha spiegato come funziona il Consolato, quali sono le sfide che deve affrontare per svolgere il compito amministrativo di riconoscimento della cittadinanza e come sta gestendo le risorse umane per poter svolgere questo lavoro, tenendo conto del gran numero di persone che sono presenti nella circoscrizione consolare e la situazione particolare che si è creata quest'anno a causa della pandemia COVID-19 e del referendum costituzionale. D'altronde “ci ha comunicato il suo interesse perché dal nostro Movimento possiamo aiutare altre persone che hanno iniziato a percorrere il cammino a presentare in Consolato la loro domanda di cittadinanza italiana. Ci ha anche inviato i suoi migliori auguri in modo che possiamo lavorare insieme alle istituzioni italiane nelle nostre rispettive città ", hanno indicato. Infine, "ha rivolto un invito ad alcuni rappresentanti del Movimento a visitare il Consolato nelle prossime settimane e rafforzare in questo modo nuovi canali di comunicazione che ci consentano di continuare a rafforzare i nostri legami". Infine hanno ringraziato il Console, Martin Brook, per la disponibilità, e Fabio Porta, Salvatore Augello e Salvador Finocchiaro per aver fatto del loro meglio per rendere possibile questo incontro. Qui di seguito il testo originale pubblicato sul giornale: (traduzione di Salvatore Augello)

EL ANDEN: QUIÉNES TRAMITARON CIUDADANÍAS ITALIANAS COMIENZAN A TENER RESPUESTAS

Hace unas semanas atrás en El Andén dábamos cuenta de las dificultades con las que se encontraban aquellas personas que habían tramitado la ciudadanía italiana en el Consulado de Rosario ya que llevaban mucho tiempo sin respuestas. Este pasado miércoles 10 de noviembre, algunos de los integrantes del Movimiento de Italianos Esperando Reconocimiento Rosario (MIERO) nos reunimos vía zoom con el Cónsul General de Italia en Rosario, Martín Brook. El encuentro, que se realizó a instancias de USEF, estuvo moderado por Fabio Porta, y contó con la presencia de su Secretario General, Salvatore Augello; el coordinador de USEF Argentina, Salvador Finocchiaro; el Presidente del COMITES Rosario, Franco Tirelli; el Vicepresidente de CGIE, Mariano Gazzola; y la titular del patronato INCA, Daniela Masini. Las inquietudes que le trasladaron al Cónsul, se resumen en dos puntos: 1- La importancia de crear un canal de comunicación oficial en el que se informe sobre el nivel de avance las solicitudes de ciudadanía por reconstrucción iure sanguinis. 2- La necesidad de que se arbitren los medios necesarios para que los tramites de ciudadanía puedan resolverse dentro del plazo maximo legal de 730 dias. «Tras escucharnos con mucha atención, la respuesta que recibimos de su parte fue muy satisfactoria, ya que nos contó que están trabajando en un sistema informático para comunicar sobre el avance de las carpetas de ciudadanía, al tiempo que nos manifestó que concentrarán sus esfuerzos para comenzar a poner al día los trámites pendientes a partir del mes próximo» señalaron en un comunicado enviado a El Andén. Además, «nos explicó cómo es el funcionamiento del Consulado, cuáles son los desafíos que tiene para llevar adelante la tarea administrativa del reconocimiento de la ciudadanía y de qué forma está gestionando los recursos humanos para poder desempeñar este trabajo teniendo en cuenta la gran cantidad de personas que abarca la circunscripción consular y la especial situación que se presentó este año por la pandemia de COVID-19 y el Referendum Constitucional». Por otro lado, «nos transmitió su interés en que desde nuestro Movimiento podamos ayudar a otras personas que han comenzado a recorrer el camino para presentar su carpeta de solicitud de la ciudadanía italiana en el Consulado. Asimismo, nos hizo llegar sus mejores deseos para que podamos trabajar de manera conjunta con las instituciones italianas de nuestras respectivas ciudades» indicaron. Finalmente, «nos extendió una invitación para que algunos representantes del Movimiento podamos conocer el Consulado en las próximas semanas y de esta manera fortalecer nuevos canales de comunicación que nos permitan seguir estrechando nuestros vínculos». Por útlimo agradecieron al Sr. Cónsul, Martin Brook, por su predisposición, y a Fabio Porta, Salvatore Augello, y Salvador Finocchiaro por haber puesto lo mejor de si para que este encuentro sea posible.