Oggi negli Stati Uniti si festeggia il Columbus Day e in Canada il Thanksgiving. Anche se le ricorrenze sono diverse, la comunità italiana è presente con l’orgoglio del suo retaggio culturale, aperto al dialogo e al reciproco riconoscimento,

con l’impegno per il comune progresso, con la lealtà verso le nuove patrie che l’hanno accolta e integrata. In Canada, l’antica festa del ringraziamento per i doni della terra si è tramutata nel ringraziamento per le opportunità che questo grande Paese ha offerto a chi vi si è insediato e in esso ha costruito una nuova vita. Doni e opportunità ricambiati con il lavoro e con l’impegno. Negli Stati Uniti, al di là di ogni pur legittima discussione e di ogni polemica, la comunità italiana con il Columbus Day celebra il suo lungo percorso di lavoro e di integrazione in una società che essa ha contribuito a sviluppare e a migliorare, superando condizioni di emarginazione che pure storicamente ha dovuto subire. Essa celebra la bellezza e il valore della sua cultura di origine, che non è mai stata una cultura di sopraffazione, ma di dialogo, di confronto, di reciproco arricchimento. Questi valori è giusto che restino, sono destinati a durare. Non solo per preservare l’identità di una componente etnica ma perché diventino lievito di crescita per le società di accoglienza, nel rispetto delle altre culture e delle altre soggettività.