“La Commissione europea ha avviato una procedura di infrazione contro Grecia e Italia per il fatto che Atene e Roma hanno consentito a compagnie e imprese di viaggio di rimborsare i viaggiatori con un voucher anziché consentire loro di richiedere in alternativa un rimborso in danaro.

Le norme dell’UE, infatti, nonostante il dilagare della pandemia e i problemi insorti per le compagnie aeree e le aziende di viaggio, sono ferme nel tutelare i diritti dei consumatori, che devono avere la possibilità di scegliere tra l’una e l’altra modalità di rimborso. Siamo tutti consapevoli delle gravi difficoltà in cui gli operatori sono inaspettatamente caduti a seguito del blocco degli spostamenti e delle implicazioni di ordine imprenditoriale e occupazionale che da esse discendono. Io stessa mi sono fatta e continuerò a farmi promotrice, a livello parlamentare, di iniziative che possano sostenere la mobilità e il turismo per il peso che essi hanno per l’economia di un Paese come l’Italia. Credo, tuttavia, che per dare il necessario respiro a questi comparti occorra seguire e insistere su altre strade, come per altro governo e maggioranza stanno pur cercando di fare, e non mettere i costi della crisi a carico dei consumatori. Questo vale naturalmente per tutti e, aggiungo, soprattutto per gli italiani all’estero, che spesso per fare i loro viaggi in Italia programmano risparmi per periodi non brevi di tempo e vanno messi quindi nella condizione di recuperare interamente il valore che in buona fede hanno investito senza poter prevedere l’insorgere della pandemia. Mi auguro, quindi, che il nostro Paese possa trovare le forme per corrispondere in termini positivi alla sollecitazione della Commissione europea, salvaguardando i diritti dei consumatori e cercando, allo stesso tempo, diverse forme di sostegno e incentivazione delle imprese impegnate nel settore”.