Il parassita, secondo il dizionario Treccani è "la persona che vive senza lavorare, sfruttando le fatiche altrui, o che vive alle spalle degli altri, senza alcun contributo personale sul piano del lavoro e della produttività".

Come i protagonisti del film vincitore dell’Oscar di quest’anno, "Parasite", il MAIE di Riccardo Merlo ha costruito così il suo piccolo potere sulle spalle degli altri. Contando soprattutto sull'appoggio di imbonitori per tutte le stagioni, fuoriusciti da grandi partiti, costruttori come la sua famiglia in Argentina e Aldo Lamorte in Uruguay (a proposito quando si deciderà a saldare i debiti che ha con noi? Vergogna!!!!....). A iniziare dal suo primo incarico di governo, negoziato con la Lega di Salvini già prima delle elezioni del 2018 e ottenuto "grazie" allo strano e repentino passaggio al MAIE del Senatore Cario (elezione peraltro non ancora confermata, sulla quale pendono un ricorso al Senato e un paio di denunce peer brogli in Italia e Argentina). Incarico ovviamente confermato dal governo "Conte bis", alla ricerca di voti preziosi al Senato e ovviamente poco interessato alle sorti degli italiani nel mondo. Complice il "nuovo" Pd che nonostante sia stato da sempre il partito più votato tra gli italiani all'estero sembra aver perso interesse per l'America Latina suo naturale serbatoio elettorale... La storia di Merlo e del Maie s'inizia molti anni prima, con le prime elezioni del 2006 che elessero il giovane deputato italo-argentino nella lista promossa dal compianto Luigi Pallaro, l’AISA – Associazioni Italiane in Sudamerica. Il delfino del vecchio Pallaro ci mise meno di due anni a pugnalare il suo creatore: nelle elezioni del 2008 fece fuori il ‘senator’ e si presentò con un partito costruito a sua imagine e somiglianza, il MAIE – Movimento Associativo Italiani all’Estero. Pallaro, abbandonato a sé stesso, non fu rieletto; per Merlo s'inizia invece una vera e propria scalata al potere. Un insegnamento del buon Pallaro fu prezioso per il suo sicario: non importa se i governi sono di destra o di sinistra, li sosteniamo comunque se fanno qualcosa per gli italiani nel mondo. In realtà Merlo farà propria solo la prima parte di questo insegnamento, visto che andrà al governo con la Lega di Salvini e il PD di Zingaretti senza portare a casa nessun risultato per gli italiani all’estero. Anzi, ripudiando una volta al governo le dieci promesse elettorali del MAIE e guardandosi bene di difendere gli italiani nel mondo e le politiche in loro favore. Ricordate la prima promessa di Merlo Sottosegretario? "Il voto all’estero così com’è non può continuare, riformarlo sarà il mio primo impegno !" Risultato: tutto è rimasto come prima. E che dire del taglio della rappresentanza in Parlamento degli eletti all’estero? Avete letto o sentito qualche minaccia al governo o alla maggioranza di Merlo o del MAIE? Niente, silenzio anche qui. Potremmo poi elencare una per una le dieci promesse elettorali del MAIE, ma rischieremmo di annoiare i nostri lettori. Del resto il risultato sarà sempre lo stesso: zero, zero, zero. Anzi, no. Forse siamo ingiusti. Soffermiamoci sui primi due punti del programma elettorale del MAIE e scopriremo che qualcosa è stato fatto, in un senso o in un altro…: Punto 1 – RETE CONSOLARE, più risorse e meno ritardi. Merlo e i suoi seguaci del MAIE hanno ereditato ingenti risorse, soprattutto in Sudamerica, ottenute grazie soprattutto al lavoro fatto nella scorsa legislatura da Fabio Porta il parlamentare-simbolo del Pd in America Latina e dal suo emendamento che permette oggi ai consolati di ricevere il 30% di quanto incassato dalle numerose domande di cittadinanza. Risorse sufficienti a rendere efficiente la rete consolare, ma questo dono (quello dell’efficienza) i seguaci di Merlo non lo hanno ereditato e non l’hanno saputo inventare. Più gratificante strombazzare nuove costruzioni per svariati milioni di euro anche dove gli organici consolari difettano di personale specializzato (Montevideo). Dimenticando di essere azionisti di imprese di costruzioni (di famiglia si è giustificato Merlo....) il che potrebbe dare adito ai maligni di accusarlo di un evidente conflitto di interessi.... Punto 2 – CITTADINANZA – No alla tassa e sì alla parità di genere nella trasmissione della cittadinanza. Qui l’ipocrisia e l’insipienza del movimento sudamericano raggiunge vette altissime. Non solo, il MAIE e il suo Sottosegretario non fanno NULLA per eliminare quella "tassa" che giudicavano incostituzionale (per farlo sarebbe bastato un piccolo emendamento in una delle due ultime leggi finanziarie, che ovviamente non hanno MAI presentato !): è proprio grazie al "fondo per la cittadinanza" ereditato dai nemici del PD che il Sottosegretario ha avuto a disposizione risorse sufficienti per potenziare i consolati o "promettere" la costruzione o l’apertura di nuovi. Sulla trasmissione della cittadinanza per via materna, ovviamente, Merlo non ha fatto o detto nulla quando il Ministro della Lega Salvini è intervenuto sulla cittadinanza per matrimonio (allungandone i termini) e si è "dimenticato" di correggere questa storica ingiustizia. Eppure il "programma fantasma" del MAIE esiste, e prevederebbe risorse e interventi sulla lingua italiana, le camere di commercio, l’assistenza sanitaria, l’abolizione dell’IMU per gli emigrati, etc. etc. Cosa ha fatto il Sottosegretario su ciascuno di questi punti? Un emendamento, magari non approvato? Modifiche di un testo normativo? Scorrendo quanto riportato ieri dal già senatore italo-argentino Esteban Caselli, arriviamo alla modica cifra di... ZERO emendamenti: "Merlo diciamo che non molto prolifico, a parte forse la gara d'appalto per il consolato famigerato di Montevideo", il commento del senatore. Allora una semplice minaccia di crisi di governo, magari solo per provarci? Un duro intervento in Parlamento o un appello ai partiti della coalizione? No, no e no. Nulla di tutto questo. Nonostante la informazione amica e prezzolata di alcuni siti on-line, e grazie al disinteresse della grande stampa italiana, il "programma fantasma" del MAIE e del suo Sottosegretario continuano a latitare. Non pervenuti, semplicemente. Questa è oggi la politica italiana per gli italiani nel mondo; appaltata ad un partito-ad personam e lontana anni luce dalle reali esigenze e aspirazioni di una collettività che meriterebbe rispetto, attenzione e valorizzazione. La vicenda del Consolato di Montevideo e del volo "umanitario" a 600 euro di questi giorni ha mostrato che tanto il centro-destra quanto il centro-sinistra prendono le distanze dai conflitti di interesse e dalle ambiguità del MAIE nella gestione della delega per gli italiani all’estero. Ok, forse così per un po’ continuerete a percepire i vostri immeritati stipendi a spese di tutti, ma una domanda ve la possiamo fare: non vi vergognate nemmeno un po’ a operare alle spalle degli altri? O avere referenti come Lamorte??? Fino a quando gli italiani all'estero continueranno ad alimentare Merlo, ed il suo partito?

MIMMO PORPIGLIA GENTE D'ITALIA