Ritengo importante un intervento del Governo mirato ad esentare gli italiani residenti all’estero dal pagamento dell’IMU e della Tari sulle case di loro proprietà in Italia. Su questa materia ho presentato un Ordine del giorno (ODG) al Decreto Liquidità

(approvato dalla Camera dei Deputati) sul quale il Governo ha espresso un parere favorevole accogliendo come raccomandazione la mia proposta di valutare l’opportunità di introdurre l’esenzione dall’IMU e la riduzione della TARI a favore del lavoratori e dei pensionati italiani residenti all’estero e proprietari di immobili in Italia, prevedendo una nuova normativa che sia strutturata e definita in modo tale che non debba comportare una violazione delle norme del Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea. Il Governo si è impegnato a fare una verifica sulla compatibilità europea, visto che l’eliminazione dell’esenzione a partire dal 2020 era stata presa al fine di evitare il deferimento alla Corte di Giustizia europea da parte della Commissione europea che aveva inviato all’Italia una lettera di costituzione in mora per aver introdotto e mantenuto condizioni più favorevoli per gli iscritti all’Aire in materia di imposte immobiliari ma avendo escluso dalle norme fiscali agevolative i cittadini europei di altra nazionalità e proprietari di casa in Italia. Nel mio ODG avevo chiesto al Governo di capire l’importanza umana e politica dell’esenzione e di trovare al più presto una soluzione adeguata per venire incontro alle pressanti e giuste richieste delle nostre collettività all’estero che ritengono che lo Stato italiano sia ora venuto meno ad un impegno di riconoscenza e solidarietà nei loro confronti. Per quanto mi riguarda continuerò il mio impegno parlamentare in questa direzione ed auspico che il Governo sappia mantenere i suoi impegni anche disciplinando la materia con una nuova normativa.