“Ho parlato direttamente, su mia richiesta, con il Ministro canadese per l’immigrazione, dei rifugiati e della cittadinanza, On. Marco Mendicino, per esortarlo a considerare l’esigenza di favorire il rientro in Canada dei cittadini che si trovino all’estero

e, in particolare, degli italo-canadesi che sono restati bloccati in Italia per le disposizioni precauzionali assunte in questi giorni. A seguito di sollecitazioni che mi erano pervenute nei giorni scorsi, avevo scritto direttamente al Ministro Mendicino per sensibilizzarlo alle questioni che con comprensibile allarme mi erano state poste. Il Ministro Mendicino, nel corso del nostro colloquio telefonico, ha avuto modo di confermarmi che il Canada, a sua volta toccato dall’epidemia che scuote il pianeta, ha posto un filtro per i voli in ingresso sul proprio territorio, ma che nessuna limitazione esiste per i cittadini canadesi, ovviamente anche se dotati di doppia cittadinanza. A condizione, tuttavia, che al momento dell’arrivo siano asintomatici. Per quanti rientreranno in queste ore, poi, vige l’obbligo di mettersi in quarantena per 14 giorni, al fine di garantire tutti da possibili, anche se involontari, contagi e di salvaguardare la loro stessa salute. Il Ministro, inoltre, mi ha chiesto di far presente agli interlocutori interessati al rientro di potersi mettere direttamente in contatto con il servizio di emergenza che lo stesso Governo canadese ha predisposto, chiamando al numero +1 613 996 8885 (EMAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) o consultando la pagina travel.gc.ca/register E’ bene che gli interessati richiedano direttamente al servizio di emergenza canadese notizie precise circa l’eventuale rimborso dei nuovi biglietti aerei fatti per sostituire quelli annullati per la cancellazione dei voli precedenti. In ogni caso, resto a disposizione di quanti vogliano informarmi di situazioni particolari per le quali in questo drammatico momento pensino di avere bisogno di aiuto. Coraggio, insieme ce la faremo!” On. Francesca La Marca