HO SOTTOLINEATO IL VALORE DELL’INCLUSIONE DEGLI ITALIANI NEI PAESI DI INSEDIAMENTO E DEL MULTICULTURALISMO

“Ho partecipato con vero piacere, giovedì 20 febbraio presso la Camera dei Deputati,

alla presentazione del volume curato dal Prof. Giovanni Cerchia, “Tra accoglienza e pregiudizio. Emigrazione e immigrazione nella storia dell’ultimo secolo: da Sacco e Vanzetti a Jerry Essan Masslo”. La pubblicazione, assieme ad altre iniziative sullo stesso tema, è promossa dalla Fondazione Giorgio Amendola e dall’Associazione Lucana Carlo Levi. I contributi riguardano per una prima metà il percorso di americanizzazione che gli italiani hanno compiuto negli USA, portando sulle spalle un peso di discriminazione, marginalità, ghettizzazione e vere e proprie persecuzioni, di cui la vicenda di Sacco e Vanzetti rappresenta un caso esemplare. Ma con la loro determinazione, la loro resistenza e il loro lavoro, alla fine gli italiani sono riusciti a guadagnarsi una condizione di cittadinanza paritaria, pur tra persistenti pregiudizi e stereotipi che ancora avvolgono la nostra comunità. Nel mio intervento ho cercato di portare la mia esperienza di italodiscendente di seconda generazione, tratteggiando anche la differenza tra il percorso di inclusione degli italiani in USA rispetto a quello degli italiani in Canada. Ho insistito, poi, sull’opportunità di guardare con umiltà ed attenzione ad altre esperienze maturate nel mondo, come a quella della diaspora ebraica, che ha saputo dare straordinari esempi di compattezza e di radicamento in diverse realtà, e a quella del multiculturalismo, che proprio in Canada ha trovato la sua culla più propizia. L’Italia, contemporaneamente Paese di emigrazione, di immigrazione e di nuova emigrazione, per il suo bene deve accettare la sfida dell’interculturalità. In questa maniera costruirà una società più coesa e avanzata e, nello stesso tempo, potrà giovarsi di una più forte proiezione nel mondo”.