UNITÀ TRA GLI ELETTI ALL’ESTERO E RICONOSCIMENTO DEL VALORE DELLA PRESENZA DEGLI ITALIANI NEL MONDO. QUESTI I PUNTI DEL MIO INTERVENTO SULLA BICAMERALE

“Nella conferenza stampa alla quale noi eletti all’estero

abbiamo partecipato per richiedere la creazione di una commissione parlamentare bilaterale sugli italiani nel mondo, ho messo al centro del mio intervento due cose: l’esigenza di essere uniti tra noi per tutelare gli interessi del nostro mondo; fare in modo che nell’opinione pubblica italiana esso sia meglio compreso e rispettato. Veniamo dalla negativa esperienza del taglio dei parlamentari esteri, che invece avrebbero dovuto essere addirittura aumentati per rispettare il rapporto di rappresentanza esistente nelle circoscrizioni italiane. Siamo alle soglie, inoltre, dell’approvazione di una legge finanziaria che rischia di essere severa, anche per noi. Bisogna agire, dunque, con convinzione e determinazione per evitare una deriva di pessimismo e, nello stesso tempo, dobbiamo dotarci di uno strumento innovativo che incida concretamente negli orientamenti parlamentari e nelle decisioni del governo che ci riguardano. Uno strumento che, per la sua stessa composizione e per le posizioni che assume, ci aiuti anche a vincere l’indifferenza delle classi dirigenti del nostro Paese e la disattenzione dell’opinione pubblica nei confronti di milioni di connazionali che vivono fuori dai confini. Soprattutto, la Bicamerale ci può aiutare ad ottenere un più convinto riconoscimento da parte dell’Italia del valore che la presenza di milioni di suoi cittadini e discendenti può avere per i suoi stessi interessi”.