“Sono intervenuta oggi nella conferenza stampa promossa dai parlamentari eletti all’estero nella quale in modo trasversale e unitario si è riaffermata l’esigenza di istituire una Commissione Bicamerale sull’emigrazione e sulle nuove mobilità degli italiani.

Su questo tema, ho presentato una delle proposte di legge depositate alla Camera e quindi saluto con convinzione e soddisfazione questa iniziativa. Ma una soddisfazione anche maggiore esprimo per il clima positivo che si è manifestato tra di noi e per la volontà, che mi è sembrata sincera, di giungere al risultato entro questa legislatura. La prima cosa da fare – ed è quello che ho sottolineato nel mio intervento – è contrastare la deriva di delusione e sfiducia che si è avviata dopo la riduzione, pesante e ingiusta, dei parlamentari della circoscrizione Estero. Mentre di fatto si tenta di ridurre un diritto di cittadinanza a un mero diritto di tribuna, noi rispondiamo aggiungendo uno strumento di rappresentanza capace di pesare nelle dinamiche parlamentari e nelle scelte di governo. Il problema è proprio questo: far pesare di più il nostro mondo e fare in modo che si possano positivamente condizionare le scelte strategiche, le misure e gli interventi con le possibilità che la ramificata presenza degli italiani nel mondo offre al nostro Paese. C’è un’altra esigenza da coprire presto e bene, quella di avere uno strumento per leggere e interpretare correttamente le tante novità che si vanno manifestando sia sul versante delle generazioni degli italo-discendenti che su quello delle nuove emigrazioni. Su queste cose che attengono alla vita delle persone e alle possibilità di proiezione internazionale dell’Italia non possiamo più continuare ad arrivare in ritardo, facendo il commento del giorno dopo. Certo, si tratta solo di un primo passo nella riorganizzazione della rappresentanza degli italiani all’estero, ma chi ha tempo non aspetti tempo, dice il proverbio, sapendo che prima possibile occorrerà fare anche gli altri passi. Intanto, per incominciare a stabilire delle forme di raccordo, nel mio progetto di legge ho previsto anche una presenza a titolo consultivo di alcuni componenti del CGIE. E’ il momento di riunire le forze e anche questo è un modo per farlo”.