Roma - Il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ha firmato il 17 luglio il decreto che approva il documento contenente le modalità di emissione della Carta di identità elettronica (CIE) per i cittadini italiani residenti all’estero attraverso la rete dei consolati. Il documento tecnico-organizzativo, predisposto con il ministero degli Affari Esteri

e della Cooperazione internazionale, indica le modalità con le quali la CIE potrà essere richiesta ed emessa, direttamente nei Consolati, nei Paesi dell’Unione Europea ed in quelli nei quali la Carta di identità elettronica garantisce libertà di circolazione (Svizzera, Monaco Principato, San Marino, Norvegia, Città del Vaticano, Liechtenstein, Andorra, Islanda). I consolati sono autorizzati all’emissione della CIE, in favore dei cittadini italiani che ne faranno richiesta, in base al Decreto Ministeriale del 23 dicembre 2015 che ha stabilito le modalità tecniche di emissione della Carta di identità elettronica. Il decreto è ora alla firma del ministro Moavero Milanesi. Esulta la Lega: è la “dimostrazione – commenta il deputato eletto all’estero Simone Billi - di quanto la Lega ed il Ministro Salvini siano vicini ai problemi di noi italiani residenti all’estero”. “Ringrazio il Ministro Salvini a nome di tutti gli expat - sottolinea ancora il deputato della Lega - perché questo provvedimento ci semplificherà concretamente la vita quotidiana”. Anche la Lega nel mondo, tramite il suo coordinatore federale Paolo Borchia, ringrazia Salvini: “I propositi della Lega volti a venire incontro alle necessità dei Connazionali all'estero sono confermate da questa misura, ci auguriamo il provvedimento possa rappresentare un'importante innovazione per gli Italiani che vivono lontano da casa”. “Per una volta – incalza Massimo Ungaro, deputato del Pd eletto fuori i confini nazionali - il Governo ascolta le richieste dei deputati Pd eletti all'estero, onorando così l’impegno preso in risposta a una mia interrogazione di dicembre 2018 in cui chiedevo da subito la disponibilità anche per gli italiani all'estero della carta di identità elettronica”. Una vittoria del Partito democratico? “Sono sorpreso – afferma Billi - per le comunicazioni trionfalistiche del Pd che cerca di arrogarsi questo importante risultato. Nonostante il Pd sia stato al Governo nei 5 anni precedenti, non era riuscito ad ottenere nessun risultato concreto”. Il sistema sarà preceduto da una fase preliminare di sperimentazione che coinvolgerà i consolati di Vienna, Atene e Nizza. A inizio luglio, in occasione della plenaria del Consiglio generale degli italiani all’estero, fu il ministero degli Esteri ad annunciare il lancio della carta d’identità elettronica per i residenti all’estero. “Verrà sperimentata a settembre in tre sedi europee – disse in quell’occasione Luigi Maria Vignali, direttore generale per gli italiani all’estero della Farnesina -: a Vienna, dove avverrà la presentazione, Atene e a Nizza. Tre sedi non troppo grandi e molto vicine all'Italia, ma questo non significa che rimarremo in queste 3 sedi. Nell’arco di pochi mesi sarà estesa a tutta Europa”. “Da alcune settimane si susseguono interrogazioni parlamentari e notizie insistenti sull’erogazione della carta d’identità elettronica anche all’estero - commenta invece Michele Schiavone, segretario generale del Consiglio generale degli italiani all’estero -. Ora assistiamo all’immediata rivendicazione di partiti e singoli parlamentari sulla primogenitura e sul merito della realizzazione. Invece siamo in ritardo”. “Sono trascorsi già quattro anni da quando il Consiglio generale degli italiani all’estero ha iniziato ad occuparsi dell’emissione della Carta d’identità elettronica, sollecitando la direzione generale degli italiani all’estero a provvedere all’erogazione di questo come di altri documenti facilitandone la fruibilità – sottolinea Schiavone -. Ci sono paesi in Europa con un’alta percentuale di cittadini italiani che mettono in discussione la validità della carta d’identità cartacea. La sua sostituzione con quella elettronica era urgente. Dopo promesse e rinvii sembra che il 20 settembre prossimo dovrebbe partire la fase di sperimentazione in tre sedi consolari: Atene, Nizza e Vienna. Che sia la volta buona! E’ un atto dovuto”. (NoveColonneATG)