Gli interventi del direttore generale per gli Italiani all’estero del Maeci, Luigi Maria Vignali, del segretario generale del Cgie Michele Schiavone e della presidente della VII Commissione – Nuove Migrazioni e generazioni nuove, - Maria Chiara Prodi

ROMA – La trasmissione di Rai Italia “L’Italia con voi” dedica un servizio al Seminario dei Giovani italiani nel mondo promosso da Cgie e svoltosi nei giorni scorsi a Palermo, cui hanno partecipato 115 ragazzi e ragazze di nuova emigrazione ma anche figli e nipoti di connazionali nati all’estero, provenienti da tutto il mondo. Oltre alle voci dei protagonisti, quella di Luigi Maria Vignali, direttore generale per gli Italiani all’estero e le Politiche migratorie del Maeci, che ha sottolineato: “è importante trovarsi qui e ascoltare da parte nostra le necessità dei giovani italiani nel mondo per poter dare loro servizi e, al tempo stesso – aggiunge Vignali, - è importante che si trovino tra loro per parlarsi, per conoscersi e per riconoscere il valore aggiunto delle presenza di così tanti giovani italiani all’estero”. Il direttore generale spiega anche come l’obiettivo del Seminario sia l’aggregazione: “ci sono varie piattaforme di aggregazione che già funzionano soprattutto per i giovani che per la prima volta vanno all’estero, in modo da poterli aiutare a trovare il consolato, a trovare lavoro e a integrarsi nei Paesi in cui vivono”. “Noi auspichiamo che i giovani presenti al Seminario ragionino per darsi degli obiettivi precisi – afferma il segretario generale del Cgie, Michele Schiavone - e diventare non solo ambasciatori dell’Italia nel mondo ma protagonisti in questo paese attraverso la loro presenza e le loro testimonianze che vanno recuperate per il bene dell’Italia”. Interviene poi anche la presidente della VII Commissione Cgie – Nuove Migrazioni e generazioni nuove, - Maria Chiara Prodi, che sottolinea come punto fondamentale dell’iniziativa fosse “la motivazione, ossia che i ragazzi si impegnassero formalmente con le comunità che li delegavano a lavorare prima, durante e dopo il Seminario”. Sulla partecipazione, Prodi quantifica in un 40% la percentuale facente capo alla nuova emigrazione e il 60% alle seconde e terze generazioni di italiani all’estero, “un dato molto positivo – spiega - perché spesso le nostre comunità di base vengono tacciate di essere più legate all’emigrazione tradizionale che non alle nuove correnti migratorie”. “Volevamo che questo evento mondiale fosse per ciascuno l’occasione, secondo il punto in cui era dei propri lavori e delle proprie dinamiche, di riuscire a fare un passo in più. Ci interessava fondamentalmente creare questo movimento. Essere qui oggi con 115 giovani provenienti da tutto il mondo e fisicamente riuniti dopo 3 anni di lavoro è quasi un miracolo, un grande successo e siamo fieri di averlo ottenuto – conclude Maria Chiara Prodi. (Inform)