ROMA- La seduta conclusiva dell’Assemblea Plenaria del Cgie è dedicata alla relazioni delle Commissioni Tematiche e alla presentazione ed approvazione degli ordini del giorno. Parla il vicepresidente della Commissione Conferenza Permanente Stato, Regioni, Province Autonome, Cgie, Luigi Billè:

“la VI Commissione chiede che il Cgie provveda alla cabina di regia per la Conferenza che dovrebbe essere convocata ogni due anni ma è dal 2009 che ne attendiamo la proclamazione. Si auspica che la prossima Conferenza permanente sia attivata entro la fine del 2019. I macro temi elaborati anche nel corso dei tavoli tecnici sono: la nuova mobilità, l’informazione e la formazione; la ridefinizione del rapporto dell’Italia con la rete degli italiani all’estero anche tramite nuovi strumenti; il potenziamento e l’internazionalizzazione del sistema paese all’interno della strategia di offerta inclusiva. Si chiede che la cabina di regia comprenda anche il Ministero dell’Economia, il Ministero del Lavoro e la rappresentanza dei parlamentari eletta all’estero. Due rappresentanti dei Maeci, uno ANCI, due per le regioni, uno per il Ministero del lavoro, una rappresentanza dei parlamentari e la delegazione Cgie. La VI commissione prende atto che nonostante la segreteria del Cgie si sia più volte impegnata a coinvolgere le risposte sono state scoraggianti. Si discute poi in base al numero dei rappresentanti delle regioni e Nulli ribadisce la necessità dell’effettiva partenza della cabina di regia. Si chiede a tutti di indicare un componente per la cabina. Il vice presidente della Commissione Nuove Migrazioni e Generazioni Nuove Silvia Alciati illustra : “siamo in dirittura d’arrivo nell’organizzazione del seminario dei giovani italiani nel mondo che si terrà il prossimo anno. Innanzitutto ci teniamo a ringraziare il Ministero che con l’approvazione di tutti i membri del Cgie ha reso possibile la realizzazione di 24 progetti che consentiranno di rinnovare la presenza dei giovani. Avevamo chiesto che fossero messi in atto progetti che permettessero di riutilizzare il patrimonio sparso al di là dell’Oceano. Siamo entrati in contatto con le Giunte delle varie regioni e anche con le regione che non hanno consulte. Vorrei che ci attivassimo tutti per capire se ci sia un interesse. Abbiamo creato due date, il 2 settembre e il 4 novembre, nelle quali, attraverso la piattaforma Bitmeeting, abbiamo preso appuntamento con i Comites che sono stati in rete con noi per due ore: è stato uno scambio importante. Erano molto soddisfatti di essere finalmente stati coinvolti. Credo possa essere una bella esperienza anche per le altre Commissioni. Abbiamo anche avuto modo di verificare quali Comites avessero la possibilità finanziaria di sovvenzionare il viaggio di un giovane. Noi non vogliamo obbligare i Comites a fare questo sforzo ma verremo incontro a coloro che si stanno adoperando per esserci. C’è l’intenzione di coinvolgere tutti: anche quelli che non potranno essere presenti potranno partecipare a distanza tramite la piattaforma. Per quanto riguarda Palermo verrà attivata una cabina di regia seguita da Gaetano Calà che è sul posto. Abbiamo informato loro che avverrà anche in concomitanza l’Assemblea plenaria con la possibilità di far incontrare il Cgie e i ragazzi nel teatro Massimo in una cornice di prestigio. Ci rendiamo conto che è un grande onore per Palermo ospitare il Cgie. Siamo in contatto con la Regione Sicilia e con il Comune per avere vitto e alloggio per i ragazzi. Quando alla fine del mese chiuderemo questi contatti pensiamo di aprire i posti rimanenti ad altri giovani provenienti da altre realtà equilibrando ragazze e ragazzi cercando di avere giovani di vecchia e nuova generazione. Vogliamo aprire le porte alla costruzione di questa rete con i ragazzi. La presenza di questi giovani deve essere preparata e vorremmo che i presidenti delle varie commissioni tematiche presentassero i loro lavori ai giovani sulla piattaforma. Vi chiedo quindi uno sforzo di partecipazione in questo senso. Ci auguriamo che tutto il Cgie – ha concluso la Alciati - possa portare dei risultati. L’importanza della partecipazione di questi giovani sta nel motivo per cui gli abbiamo dato una speranza nel 2008 che poi è stata disattesa. Per quanto riguarda i numeri abbiamo un tetto massimo. Il Comune di Palermo ci ha dato come disponibilità tra i 50 e i 150 posti. Il nostro target è di 100 ragazzi”. Il consigliere Norberto Lombardi (Pd) : “questa iniziativa è legata al coinvolgimento pieno dei Comites. Il prossimo anno i Comites avranno la metà dei fondi di quelli avuti quest’anno quindi invito a focalizzarsi bene su questa questione. Se mancano le gambe non si va da nessuna parte”. Interviene il consigliere Giuseppe Stabile (Spagna) : “volevo fare una domanda che interessa anche la Commissione. Al fine di poter creare un trade unions tra i Comites e le associazioni. I Comites possono sponsorizzare con i propri fondi le iniziative delle associazioni? Io noto che molte associazioni svolgono attività bellissime ma non possiamo supportarle finanziariamente”. In risposta parla consigliere Giovanni Maria De Vita (DGIT) e specifica che i Comites possono usare anche fondi ministeriali per finanziare attività insieme alle associazioni; il progetto deve essere del Comites però. I proventi locali servono invece al Comites a finanziare tutte le iniziative legittime che non sono comprese nelle attività istituzionali del Comites. I lavori sono poi proseguiti con la relazione del vice segretario generale per i Paesi Anglofoni extraeuropei Silvana Mangione: “la Commissione continentale anglofona si è riunita a Johannesburg. Abbiamo visitato Casa Serena che è un esempio di protezione delle fasce ultime della vita e ha una sezione per i malati terminali. È un fiore all’occhiello di quello che sta facendo la comunità all’interno di una struttura e organizzazione ben fatta. Abbiamo poi incontrato il Comites che ci ha presentato la situazione. Abbiamo avuto con noi l’ambasciatore e i consoli. La sede del Comites è stata inaugurata da Carla Zuppetti e c’è una placca a ricordo dell’inaugurazione e di lei stessa. Abbiamo avuto con noi il direttore generale Vignali che ha incontrato una serie di realtà che sono servite poi per il perfezionamento della conferenza dei consoli. Vignali ci ha presentato la conferenza dei Consoli. …Per quanto riguarda il diritto di voto – ha continuato la Mangione - ribadiamo il codice a barre, la stampa, l’uso di diversi metodi di consegna per i diversi paesi a seconda dell’efficienza delle poste, la formazione del personale addetto allo spoglio (noi preferiremmo lo spoglio nei consolati davanti ai rappresentanti di lista), l’avvio per la sperimentazione del voto elettronico, il lancio di una campagna di educazione civica su Rai Italia condotta in modo semplice e diretto. La commissione ha stabilito poi che per la richiesta di cittadinanza italiana bisogna risalire iure sanguinis fino al nonno, se si vuole risalire più in alto bisogna affiancare uno ius culturi”. Per la Commissione di nomina Governativa interviene poi il consigliere Rodolfo Ricci (Filef) : “abbiamo iniziato salutando il consigliere Gaetano Calà che ci ha parlato del seminario dei giovani a Palermo. Abbiamo acquisito informazioni sugli insegnanti inseriti nella graduatoria per andare all’estero che in un primo momento erano 70 e poi sono diventati 35. Si vorrebbe un incremento dei corsi di lingua e cultura. In merito alla conferenza dei consoli si è espresso un riscontro molto positivo. La riflessione sulla nuova emigrazione è continuata sul tema dei frontalieri che sono un pezzo importante. Abbiamo un frontalierato che non si muove più solo a ridosso delle barriere classiche ma un frontalierato che si muove su binari più ampi. Quindi per definizione si parla di persone che rientrano a casa una volta a settimana. Fabrizio Benvignati in relazione alla Brexit ci ha presentato una situazione molto interessante la cui conclusione rileva tutta una casistica che porterebbe alla necessità di iniziare a sperimentare per esempio in Gran Bretagna misure di orientamento fatte insieme da istituzioni, Comites, consolati, patronati e associazioni. Ci si potrebbe trovare davanti alla necessità di un orientamento di chi già è in Inghilterra o di chi deve andare..A prescindere dalla Brexit – ha continuato Ricci - sta emergendo un atteggiamento di restrizione. C’è una restrizione dell’assistenza e quindi un’evoluzione del concetto di welfare a livello internazionale. I tempi sono maturi per sperimentare un metodo di lavoro comune e progettare e passare a fasi più applicative”. (Maria Stella Rombolà- Inform)