ROMA – “Europa in movimento”: è questo uno dei temi trattati durante l’ultimo giorno della 41esima assemblea plenaria del Cgie. Si parlato anche della partecipazione dei nostri connazionali all’estero alle prossime elezioni europee del 23-26 maggio 2019. Il primo a prendere la parola è il Presidente della Commissione Diritti politici,

civili e partecipazione, Paolo De Costa che ha chiesto al Cgie di sollecitare la creazione di “un agenzia europea per gli europei in movimento“. “Non dobbiamo trattare i temi – ha aggiunto da Costa - come comparti stagni, l’UE riguarda tutti, cosi come la riforma della legge sulla cittadinanza”. Da Costa ha anche rilevato l’esigenza sia di mettere in rete il Cgie con gli organismi omologhi degli altri Paesi,sia di allestire in proposito un tavolo tecnico con il Cgie composto da consiglieri che possano confrontarsi con il Parlamento Europeo. La consigliera della Commissione Nuove migrazioni e generazioni nuove, Eleonora Medda- rappresentante del Belgio- ha sottolineato l’importanza dei diritti dei cittadini europei in materia di lavoro, mobilità, parità di trattamento nella sanità. Diritti che si stanno affievolendo. La consigliera ha segnalato in proposito come “Ci siano tantissimi ostacoli cresciuti durante la crisi economica, discriminazioni trattamenti iniqui, soprattutto per frontalieri e contratti atipici”. La Medda ha anche ricordato una lettera del 2013 in cui Austria, Germania, Paesi Bassi e Gran Bretagna hanno scritto alla Commissione UE per richiedere uguaglianza nelle norme comunitarie per i migranti degli stati membri dell’UE che gravavano sul loro welfare. Costi della mobilità che , secondo la consigliera, pesano invece sui paesi d’origine e non su quelli di arrivo Dal canto suo il Vicesegretario dei paesi anglofoni Silvana Mangione ha evidenziato come il primo incontro sull’Europa in movimento si tenne a Parigi e che in quella occasione fu chiesta l’istituzione di una sezione della Commissione Ue dedicata ai cittadini europei in movimento all’intero e fuori dai confini dell’Ue. Un’idea della cittadinanza europea da valorizzare nel mondo ovunque vi sia un cittadino europeo che, ricorda la Mangione, si è rafforzata con il secondo incontro su questo tema che ha avuto luogo al Senato. Ha poi preso la parola il consigliere Giuseppe Stabile, rappresentante della Spagna e del Portogallo, che ha chiesto l’introduzione, già avanzata in passato, di un documento multilingue, auspicando la libera circolazione anche degli atti pubblici e l’estensione del loro riconoscimento. Il Vice Direttore Generale della Dgit Roberto Martini ha poi affrontato la questione delle prossime elezioni europee: “La procedura è complessa e l’esercizio è pesante per la rete consolare. Il materiale elettorale si stampa in Italia e viene spedito ai consolati, è invece il Viminale ad inviare direttamente agli elettori il certificato elettorale. La Digt – ha continuato Martini- sta lavorando alle prossime elezioni europee del 2019, abbiamo già avviato una fase preliminare per promuovere il voto. …Per l’organizzazione delle consultazioni , invece, è stata appena approvata dal Consiglio europeo una riforma della legge europea che lascia spazio agli stati membri per possibili modifiche”. Si unisce al dibattito il Responsabile dell’Ufficio elettorale della Dgit Luca Fava che informa il consiglio Generale sul fatto che “si sta lavorando ad aggiornare il portale sul voto all’estero e che l’istituzione di seggi all’estero impone intese con paesi terzi”. Inoltre – spiega Fava- gli italiani potranno votare al seggio presso i consolati o votare in Italia nel comune di iscrizione AIRE, oppure votare per i candidati del paese estero di residenza. Fava conclude il proprio intervento sottolineando l’esigenza di rafforzare, a legislazione vigente, la vigilanza amministrativa sulla possibilità che il voto europeo , a causa delle varie opzioni di suffragio, possa essere esercitato in maniera doppia o tripla. Da ricordare infine la segnalazione del direttore generale per gli Italiani all’Estero Luigi Maria Vignali che ha annunciato la convocazione, per i giorni 30 e 31 ottobre, della Conferenza dei Consoli Italiani nel Mondo. Un incontro che porrà al centro del dibattito temi come l’innovazione, la comunicazione e la motivazione del personale. (Martina Boccalini- Inform)