In queste settimane di intensa e generalizzata passione per i mondiali di calcio, non ci vuole un grande sforzo per vedere nello sport uno dei fenomeni di maggiore sensibilità sociale e un fattore di formazione civile, soprattutto per i giovani, che dalle attività sportive ricevono un impulso per guardare oltre le barriere di qualsiasi natura.

l valore relazionale dello sport ha un risvolto ancora più significativo per un Paese come l'Italia, che può vantare una forte presenza di cittadini all'estero, in sensibile accrescimento negli ultimi anni. Per questo ho presentato alla Camera, in parallelo con la collega Laura Garavini al Senato, una proposta di legge per il sostegno dello sport italiano nel mondo e per la promozione della pratica sportiva tra gli italiani all’estero, sottoscritta anche da altri colleghi. Con questa proposta di legge si favoriscono la circolazione a livello internazionale delle informazioni sulle attività sportive e sugli eventi di maggiore rilievo, l’inserimento negli accordi bilaterali di forme di cooperazione nel settore sportivo, la conoscenza dello sport italiano nel mondo e delle sue diverse discipline, il sostegno e il coordinamento, anche con il coinvolgimento dei comitati degli italiani residenti all'estero (COMITES) e del Consiglio generale degli italiani all'estero (CGIE), delle iniziative sportive promosse dai comuni e dalle Regioni, un'adeguata assistenza alle squadre sportive italiane impegnate all'estero e diverse altre cose. Tutto questo in collaborazione con il CONI e con le Regioni. Una particolare attenzione è rivolta agli scambi sportivi studenteschi in occasione di giochi dedicati alla gioventù. Per la valutazione dei progetti avanzati e per la gestione delle risorse viene istituito presso la Presidenza del Consiglio una Commissione per la promozione della pratica sportiva tra gli italiani all’estero, nella quale sono presenti rappresentanti del Dipartimento, del MAECI, del MIUR, del CONI, delle Regioni, della RAI e del CGIE. Mi auguro vivamente che questa e altre proposte che ho già depositato siano considerate solo per il loro contenuto e per la loro valenza sociale, al di fuori di qualsiasi pregiudiziale partitica e nell’esclusivo interesse delle nostre comunità all’estero.