I giovani dell'Argentina, si sono riuniti nel mese di luglio a Buenos Aires, in vista della conferenza mondiale dei giovano che il CGIE pensa di mettere in programma entro l'anno e dopo ampio dibattito hanno approvato un documento fiale, che offiamo alla riflessione del mondo delle associazioni

INTRODUZIONE La Commissione CGIE Giovani Paese Argentina si è riunita a Buenos Aires il 6 luglio 2008 con la presenza dei Consiglieri CGIE dell’Argentina ed i giovani esperti dei Com.It.Es di Lomas de Zamora, La Plata, Rosario, Cordoba, Mendoza, Mar del Plata, Bahía Blanca e Buenos Aires. In questa occasione la partecipazione dei giovani è stata allargata ai giovani integranti delle Consulte Regionali dell’emigrazione residenti in Argentina e ai giovani rappresentati delle Federazioni italiane in Argentina. Era presente, inoltre, il Coordinatore dell’InterComites Argentina. Dopo della lettura del Documento Propositivo elaborato con motivo della Prima Riunione tenutasi a Lomas de Zamora (1° decembre 2007), si ritiene:

- Che il seguente documento é la riaffermazione e lo sviluppo del Documento elaborato a Lomas de Zamora.

- Che in vista alla imminente Conferenza Mondiale dei Giovani Italiani all’Estero, prevista per il prossimo dicembre, e come già é stato dichiarato nel precedente Documento di Lomas de Zamora, i giovani ribadiscono: “l’identità culturale che ci unisce all’Italia. Questo profondo legame all’Italia e’ importante non solo per noi italiani residenti all’estero ma anche e soprattutto per gli italiani residenti nella penisola. Questo legame rappresenta per l’Italia un vantaggio per incrementare la proiezione dell’Italia nel mondo, non solo culturale ma anche economica e politica. Chiediamo allora, al Governo, al Parlamento, alle forze politiche, agli Enti Locali, ai privati di non perdere l’opportunità di iniziare un autentico rapporto con le nuove generazioni italiane nel mondo”.

- Che i temi piú importanti che i giovani vogliono siano trattati nella Conferenza Mondiale sono:

1) Formazione professionale, accademica e inserimento lavorativo I Progetti di Formazione Professionale per i giovani italiani residenti all’estero, sono una forma di contribuire positivamente al perfezionamento professionale e alla integrazione nel mondo del lavoro dei giovani italiani residenti all’estero. Tuttavia, i risultati di questa iniziativa potrebbero essere ancor maggiori, se tanto nell’elaborazione come nella valutazione dei progetti che saranno ammessi, ci fosse una attiva partecipazione dei giovani italiani residenti all’estero. La partecipazione diretta dei giovani garantirebbe un maggior rapporto tra le proposte formative e i bisogni di formazione dei giovani. E’ necessario un autentico lavoro di ricerca sopra questi bisogni, e si deve coinvolgere alle Università italiane ed argentine nella formazione e perfezionamento attraverso corsi di laurea e post-laurea per le nuove generazioni italo-argentine in Italia, ma anche per gli studenti italiane nel nostro paese, promuovendo così un vero scambio formativo.. I giovani si offrono quali strumenti di comunicazione e rapporti tra le Università e le associazioni italiane. L’Omologazione di titoli di studi, è un punto che davvero preoccupa i giovani. Oggi ci sono solo degli accordi per specifiche lauree tra singoli università, occorrono degli accordi tra governi, che faccia nascere un sistema di cooperazione bi-nazionale in questo campo. Una forte richiesta che emerge dai giovani è la necessità di una maggior e sistematica informazione sopra i corsi e le opportunità di formazione finanziati sia dall’Italia sia dall’Unione Europea, perchè il diritto ad essere informati, vale anche per qualsiasi cittadino italiano, anche se residente fuori dal territorio italiano. Sarebbe importante per i giovani italo-argentini, ma anche utile per l’Italia, organizzare un Servizio d’Informazione di Studi e Lavoro che abbia come destinatari i giovani italo-argentini.

 2) Rapporti Economici Come abbiamo segnalato nel Documento di Lomas de Zamora, siamo sicuri che il nostro ruolo nell’economia è quello di essere intermediari tra i due paesi. In attenzione a questo, si fa un invito al dialogo con i giovani professionisti, i giovani imprenditori, i giovani ricercatori discendenti d’italiani da una parte, e gli enti pubblici e privati protagonisti dell’ economia in Argentina e in Italia. I giovani chiedono alle Camere di Commercio Italiane all’Estero, di fare una banca dati di professionisti giovani italiani a disposizione delle imprese.

3) Associazionismo I giovani presenti sono convinti che l’esperienza dei genitori, nonni e bisnonni nel lavoro associativo è talmente ricca che non deve perdersi. Il valore del volontariato, quale valore ereditato dai nostri genitori, è una nota che distingue agli italo-argentini. Le Associazioni devono ora più che mai lavorare con le nuove generazioni, aprirsi ai giovani, fare arrivare tutta l’informazione che gli concerne. È necessario un aggiornamento delle nostre associazioni, affinché diventino vere e proprie protagoniste delle relazioni culturali, politiche ed economici tra Argentina e l’Italia. In questo nuovo ruolo che devono assumere le associazioni è necessario coinvolgere le nuove generazioni. I dirigenti devono essere capaci di interpretare il nuovo ruolo delle associazioni, occorre investire nella formazione dei dirigenti delle associazioni. I giovani presenti riaffermano il loro impregno a coinvolgere altri giovani nelle strutture delle associazioni e di informarli sul lavoro che le associazioni realizzano sia per i discendenti come per l’intera comunità dove sono inseriti, e appellano ai giovani di ogni associazione, a discutere ed apportare idee per avere un ampio campo di studio della realtà degli italiani all’estero. Fortificare le nostre associazioni, farle diventare uno spazio di solidarietà tra le generazioni, e soprattutto collegarle con la società e gli enti pubblici e privati locali, è un obbiettivo che c’è in cuore delle nuove generazioni.

 4) Cultura e Comunicazione I giovani presenti considerano la diffusione della lingua e cultura italiana un’azione necessaria per garantire la sopravvivenza dell’italianità in Argentina, e per intensificare la presenza italiana nel Mondo. Con grande preoccupazione verificano però, che soprattutto all’interno dell’Argentina nelle aree più lontane della capitale, la azione degli Istituti Italiani di Cultura (solo due per tutta l’Argentina) è assente. La diffusione della lingua e della cultura, è oggi in mano delle associazioni italiane e della Dante Alighieri, il cui operare in questo settore va sostenuto. Professionalizzare la comunicazione sulla comunità italiana all’estero, è un punto nel quale saremmo veramente impegnati a dibattere nella Conferenza Mondiale e all’interno di ogni singola associazione.

5) Partecipazione Civica e Politica Approfondire l’informazione sugli organi di rappresentazione degli italiani all’estero è un bisogno dei giovani delle nostre comunità. E serve anche, per chiarire le funzioni e i processi decisionali di ogni ente. In questo senso, assumono un importante rilievo gli organi di stampa della comunità italiana in Argentina, sia quelli che circolano a livello nazionale che quelli locali. I giovani ritengono necessario, per garantire la loro presenza nelle strutture della comunità l’introduzione di una quota proporzionale di partecipazione di giovani e donne nelle strutture di rappresentanza quali Com.it.es e il CGIE.

6) Preparazione per la Conferenza Mondiale dei Giovani Italiani all’Estero I giovani presenti a questo incontro fanno un forte appello a tutti i giovani, a partecipare e coinvolgersi in questi lavori preparatori, facendo arrivare ai giovani rappresentanti le proprie idee, proposte e suggerimenti. Ai Comites e alle Federazioni si chiede di rinnovare gli sforzi per promuovere incontri in cui i giovani possano riflettere e dibattere i principali temi di loro interesse. Affinché la Conferenza sia veramente una Conferenza dei Giovani, si chiede al Comitato Organizzatore di garantire il coinvolgimento dei giovani italiani residenti all’estero nelle pressa delle decisioni sulla Conferenza e sulla selezione dei partecipanti. Oltre ai requisiti di origine italiana e conoscenza della lingua, i candidati dovranno essere veri e propri referenti della comunità di giovani che intendono rappresentare. E’ necessario che alla Conferenza possano essere presenti i giovani più rappresentativi degli interessi e delle richieste di quella che è la vera risorsa dell’Italia: le nuove generazioni italiane nel Mondo.-