( Salvatore Augello  ) - nella foto, immigrati occupano il Duomo di napoli _Evidentemente, le opposizioni avevano ragione ad attaccare la parte del decreto 112, che chiudeva ia precari e toglieva le pensioni sociali agli ultrasessantacinquenni, senza distinguere tra immigrati ed italiani. La mobilitazione creta attorno a questi due temi specifici, ha dato i suoi frutti, portando il governo a correre ai ripari ed ad apportare le dovute modifiche al Senato. Ora, per quanto riguarda i precari, specialmente quelli delle poste, il problema trova soluzione e si opererà in sanatoria, risolvendo anche il contenzioso che le poste hanno su questo terreno. Non trovano soluzione i problemi dei precari dipendenti da aziende private, così come non si parla dei contrattisti nei consolati ed in altri enti pubblici. Cosa diversa e la questione relativa alle pensioni sociali, la norma viene rimodulata, escludendo i cittadini italiani ed includendo solo gli immigrati, che possono accedere all’assegno sociale, solo se possono dimostrare dieci anni di residenza in Italia, anche in assenza di contribuzione. Una norma ancora abbastanza pesante, anche se esce dall’obbligo dei dieci anni di contribuzioni previsti nel testo approvato alla Camera. Sul terreno della immigrazione, intanto, a dispetto dello stato di emergenza dichiarato dal Ministro Maroni, continuano a morire persone nel canale di Sicilia, dove la gente viene abbandonata al proprio destino, da speculatori senza scrupoli, che dopo avere incassato un compenso smisurato per trasferire in Italia i clandestini9, li abbandonano al loro destino in balia di un mare che continua a mietere vittime. Evidentemente lo stato d’emergenza, difeso dal Ministro che ha riferito alla Camera, non ha scoraggiato né gli     immigrati che continuano a tentare la sorte, né tanto meno i trafficanti che lavorano quasi indisturbati, lucrando enormi cifre sulla pelle di chi ha bisogno di evadere dalla miseria o dalla persecuzione politica, che ormai hanno collaudato un metodo quasi sicuro. Caricano, ma forse sarebbe meglio dire stipano su carrette del mare tutte le persone che riescono a trovarvi un posto, li portano in alto mare e li abbandonano fidando sull’aiuto che arriva dall’Italia e che porterà in salvo i malcapitati. Poco importa se la nave, il gommone o la carretta, vengono poi sequestrate, tanto era messo nel conto. In questo modo, i commercianti di carne umana, sono praticamente al sicuro, tornano indietro con altri mezzi all’occorrenza predisposti, pronti ad organizzare il prossimo viaggio. Allora ha proprio ragione il PD ed per esso Rutelli, che giustamente indignato dichiara: “ basta con gli annunci TV, bisogna colpire i trafficanti di uomini” La politica degli spot, la strumentalizzazione della paura, non bastano a giustificare il comportamento del governo, che per altro poi è costretto a fare marcia indietro, al massimo bastano solo a distrarre a gente, il popolo, dagli altri problemi che assillano oggi la società italiana: l’aumento dei prezzi alla produzione, il caro vita, la precarietà, la necessità di portare avanti una politica dei salari e delle pensioni, che sia in grado di riportare a livelli tollerabili il potere d’acquisto delle famiglie. Anche l’Europa, critica la politica .italiana di questi ultimi tempi, quale la condotta nei confronti dei Rom, l’attacco e l’invasione dei campi da parte di frange reazionarie, che credono di potere impunemente fare salti nel passato. Oggi l’Europa ci accusa di non rispettare i diritti umani, a causa di blitz violenti nel campi, ci accusa di razzismo. La risposta del governo e del Ministro Maroni, è quella di dichiarare che sono tutte falsità, come se non fossero sotto gli occhi di tutti i provvedimenti di questo governo, che con la scusa di censire i ragazzini impone il prelievo delle impronte digitali (salvo poi a fare marcia indietro) ignorando che nei campi si trova gente che da decenni se non da generazioni ha la cittadinanza italiana. Esiste un problema? Siamo d’accordo. Ma allora, invece di ricorrere a mezzi che poi il problema non solo non lo risolvono, ma lo aggravano, perché non si trovano mezzi di contrasto adeguati, d’accordo anche con gli altri paesi europei, che pef conto loro hanno pure affrontato il problema? Perchè ancora oggi, questo governo continua ad allontanarci dall’Europa, quasi che volesse tornare all’autarchia? L’Europa è una realtà politica che l’Italia in prima persona ha contribuito a creare e fare crescere, sarebbe bene che il governo se ne ricordasse e cercasse di stare nelle regola dell’Unione Europea, contribuendo, se del caso, qualora lo si ritenesse necessario ad aggiornarle, ma di comune accordo, senza salti in avanti e senza commettere atti che tutto il mondo civile ci rimprovera.