(Fonte aise) - Dopo aver scritto al Ministro degli esteri, Franco Frattini, e dopo aver presentato una interrogazione alla Camera (vedi AISE del 16 settembre h.16.54), il deputato del Pd, Gino Bucchino ha inviato un’altra lettera, questa volta al Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti, per informarlo sullo stallo tutto italiano in materia di convenzioni bilaterali di sicurezza sociale e per sollecitare un suo intervento per accelerare i tempi per l’approvazione degli accordi con Canada e Cile.

 "Caro Ministro, - si legge nella lettera – in virtù del mio costante impegno, in quanto rappresentante degli italiani nel mondo, affinché l’Italia tuteli in maniera adeguata i diritti socio-previdenziali dei nostri lavoratori e pensionati emigrati, desidero segnalarLe la grave inadempienza da parte dello Stato italiano nei confronti del Canada e del Cile e delle collettività di italiani che vivono in questi Paesi. Ricordo che il 22 maggio 1995 fu firmato a Roma il nuovo accordo italo-canadese di sicurezza sociale che avrebbe dovuto sostituire il precedente accordo entrato in vigore nel 1979. Tre anni dopo, nel 1998, l’Italia ha firmato l’accordo di sicurezza sociale con il Cile". "I due accordi – sottolinea Bucchino – furono subito ratificati dai Parlamenti canadese e cileno ma sono incomprensibilmente ancora in attesa di essere ratificati dal nostro Parlamento. Proprio perché ci prefiggiamo l’obiettivo, credo condivisibile, di onorare gli impegni presi con i Governi del Canada e del Cile, da parte mia non è mancata l’assunzione di responsabilità verso le comunità che rappresento per sollecitare le autorità competenti, Parlamento e Ministeri italiani, tramite una serie di interrogazioni e lettere, a perfezionare e completare l’opera fin qui svolta, rinnovando gli accordi oramai datati e ratificando quelli già firmati ma mai approvati". "La stipula degli accordi – aggiunge il deputato del Pd – ha storicamente rafforzato le relazioni tra i Paesi contraenti ed ha rappresentato un grande beneficio soprattutto per le persone tutelate. Il nuovo accordo con il Canada, i cui oneri aggiuntivi sono di modesta entità, non solo conferma e consolida i benefici già previsti nel 1979 ma prevede miglioramenti nella tutela dei diritti e nei rapporti tra le istituzioni competenti. L’accordo con il Cile completa un quadro generale di tutela della sicurezza sociale degli italiani nei vari Paesi di emigrazione". "Nella scorsa legislatura – ricorda ancora il parlamentare – era stato avviato il percorso di ratifica di tali accordi. In particolare erano stati inoltrati ai Dicasteri competenti, per il necessario concerto, i Disegni di legge da presentare in Parlamento per la ratifica degli Accordi con il Canada e con il Cile. Per quanto riguarda in particolare l’accordo con il Canada… ad una mia recente interrogazione il Sottosegretario agli Esteri, Enzo Scotti, ha risposto che il Ministero degli Affari Esteri è tornato a segnalare la priorità di tale accordo all’attenzione della Sua amministrazione al fine di poter concludere in tempi rapidi il concerto interministeriale". "Sappiamo quindi che ora spetta al Suo Ministero dare l’assenso per avviare in tempi rapidi e comunque entro l’anno in corso le procedure per la presentazione in Parlamento del Disegno di legge di approvazione degli accordi. Le chiediamo, quindi, un Suo fondamentale interessamento per facilitare e accelerare il percorso che – conclude – porta al rinnovo ed alla stipula degli accordi bilaterali su citati".