Il presidente della Cne, Rino Giuliani, ha scritto una lettera indirizzata a Bruno Fabrizio del Coordinamento delle Consulte Regionali per l’Emigrazione, nella quale invita le consulte a costituire un tavolo congiunto per intervenire d'intesa a sostegno degli italiani all'estero. "Facendo seguito alle decisioni assunte dalla CNE nel suo Convegno Nazionale di fine 2008", scrive Giuliani,

"formalizzate nel documento finale votato all’unanimità, nel quale si chiedeva all’Ufficio di Presidenza di proporre alle Regioni di predisporre un tavolo di confronto presso il quale prendere in esame analisi e soluzioni possibili in tema di italiani all’estero ed avendo verificato, a partire da quell’occasione di discussione e poi dalle successive riunioni del Coordinamento delle Consulte regionali dell’emigrazione, la convergenza delle stesse rispetto a tale obiettivo, le chiediamo di avviare insieme, a tempi brevi, quanto necessario per realizzare un primo incontro". "La situazione particolarmente complicata nella quale s’inscrive l’azione attuale a favore dei nostri connazionali all’estero", secondo il presidente della Cne, "può meglio essere affrontata se Consulte regionali, associazioni nazionali, regionali e locali insieme trovano un terreno d’intesa per meglio sostenere, pur nella distinzione dei ruoli, le ragioni, i diritti e le aspettative degli italiani all’estero". "Da parte nostra", conclude Giuliani, "per esigenze logistico organizzative chiediamo di potervi incontrare entro il mese di giugno a Roma, concordando per le vie brevi quanto necessario al buon esito dell’incontro". In tal senso, si inseriscono anche i commenti del presidente della Cne, rilasciati oggi a margine dei lavori della Assemblea Generale del Cgie. "Mi pare che il Cgie stia riprendendo lo spirito unitario di quando non era ancora diventato terreno di dialettiche partitiche", ha osservato, "dalla relazione ferma di Carrozza accolta con consenso unanime dell'Assemblea agli interventi delle diverse componenti (governative, regionali, comites ecc)". "Significativa anche la presa di distanza dell'on. Tremaglia, intervenuto a fine mattina, dalla strategia governativa che lascia deteriorare le situazioni", ha aggiunto, "dando spazio a diversivi quale il proliferare incongruo e contradditorio di proposte e di revisione di Comites e Cgie e di una riforma dell'ordinamento statuale che costringerà tutti a misurarsi con un orizzonte più esteso e complesso". Proprio Giuliani, nei giorni scorsi, in un’intervista video a "Santinews" aveva sollecitato il Cgie a dare una risposta ferma e la più larga possibile alle insostenibili inadempienze del governo in tema di italiani all'estero. "La Cne conta molto sul lavoro che potrà essere fatto al tavolo congiunto con le regioni. L'auspicio", ha concluso Rino Giuliani, "è che una inversione di tendenza possa essere compiuta e che la risposta al vuoto dell'azione politica del governo ed agli attacchi alle associazioni e più in generale alle rappresentanze del più vasto mondo dell'emigrazione veda cedere il passo ad una fase costruttiva, nella quale siamo impegnati, caratterizzata da senso di responsabilità e rispetto per gli italiani all'estero".