(Salvatore Augello) - Chi l’avrebbe mai detto, che sarebbe nata la fondazione degli Italiani nel Mondo? Dopo parecchi esempi di suggetti aggregativi di discutibile principio e contenuto, oggi nasce anche la fondazione, che il 24 sarà presentata presso l’Auditorium di via della Conciliazione. Campioni di italianità e di impegno, i soci fondatori della fondazione, di provata fede e trasparenza.

Il presidente: Sen. Sergio Di Gegorio sotto inchiesta per la illegittimità della sua elezione, per avere dichiarato di essere residente in Belgio, mentre non è risultato vero; il vice presidente: Nicola Paolo Di Girolamo eletto nella XV legislatura nella circoscrizione estero nella lista di Italia Dei Valori il 28 giugno del 2006, il 24 settembre viene arruolato dal centro destra e passa al gruppo misto per poi confluire nell’attuale legislatura nel PDL eletto in Campania. I soci fondatori: Basilio Giordano deputato, eletto nella circoscrizione estero America Settentrionale e centrale (Canada) nelle liste del PDL, membro della 9^ commissione permanente della Camera, vice presidente del Comitato per le questioni degli italiani all’eswtero; Esteban Jaun Caselli, Senatore eletto nella circoscrizione estero America Meridionale nelle liste del PDL, membro del comitato per le questioni degli italiani all’estero, ex ambasciatore per il governo argentino presso la Santa Sede, oggi aspirante alla candidatura di presidente della repubblica argentina, fondato del partito della libertà argentino; Amato Berardi, eletto nella circoscrizione estero America Settentrionale e centrale nelle liste del PDL componente della commissione finanze della Camera. Davvero un bella composizione di cui gli italiani all’estero debbono andare orgogliosi. Il compito che si sono dati in questa fondazione è quello di diffondere il mady in italy e la cultura italiani nel mondo. Ma visto che vengono tutti o quasi dalla circoscrizione estero e che si pensa debbano rappresentare le esigenze della comunità italiane sparse nel mondo, si sono subito attivati in tal senso, con una dichiarazione davvero singolare di fronte ai tagli stabiliti dal governo del cavaliere nei confronti dei capitoli di bilancio che riguardano gli italiani all’estero ed in special modo quelli relativi all’insegnamento della lingua e della cultura italiana (quella che la fondazione si prefigge di volere diffondere), nonché i fondi relativi all’assistenza QUESTA LA DICHIARAZIONE PER BOCCA DEL NOPRESIDENTE DELLA FONDAZIONE: "I tagli apportati dal governo per gli italiani al mondo - interviene lo stesso senatore De Gregorio - non devono essere visti come una lontananza del governo nei confronti delle comunità italiane, ma sono tagli necessari che tutti gli stati hanno fatto a causa della crisi mondiale". Non si fa cenno però, a quanto gli altri stati spendono per i loro emigrati, quali mezzi mettono loro a disposizione, che se si fanno le dovute valutazioni, quello che spende l’Italia sembrano solo elemosine. Che dire, poi, della riforma della rete consolare, della riforma di CGIE e COMITES, organi di rappresentanza dell’emigraziome oggi sotto tiro da parte del governo di Berlusconi. Di queste cose, ancora la fondazione non parla, forse perché ritiene imbarazzante l’attacco che viene mosso a questi legittimi organismi democratici o forse perché è d’accordo (??!!). Davvero un modo singolare di rappresentare le comunità che li hanno eletti e che oggi debbono fare i conti con un governo ostile all’emigrazione ed insensibile di fronte ai bisogni dei meno fortunati, che abbisognano di attenzione e di assistenza. La neofondazione, però, si avvale del paterno appoggio del ministro La Russa, che assieterà al battesimo del nuovo soggetto.