“FAREMO DURA OPPOSIZIONE ALLA CAMERA”. “SENSIBILIZZARE GLI OPERATORI SANITARI ALL’OBIEZIONE DI COSCIENZA” Il governo del cavaliere e la lega, inventano il “medico delatore” per contrastare l’immigrazione e per mettere in atto le voglie del ministro Maroni che dichiara che con gli immigrati dobbiamo essere cattivi.

Un modo davvero strano sia per proteggere i diritti dell’uomo che quelli del malato, ma anche quello di spingere verso la sanità privata gli immigrati irregolari che a questo punto non hanno alternative:

• cercare un ricovero in ospedale sapendo di andare incontro a denuncia certa;

 • ricorrere alle cure in strutture private con la speranza di non essere denunciato;

• ricorrere ad una linea parallela e clandestina di assistenza medica che non ritarderà a nascere e svilupparsi sulla pelle degli immigrati e per buona pace di questo governo. Sul tema, riportiamo qui di seguito la posizione dell’On. Narducci (PD) (nella foto), deputato eletto all’estero, che esprime l’indignazione di tutto il PD, dei deputati eletti all’estero e la posizione di opposizione intransigente che verrà opposta alla linea del governo, ammesso che sin riesca ad intaccare l’arroganza di quest’ultimo.

Questa la nota:

ROMA - “L’approvazione dell'emendamento che elimina il principio di non segnalazione alle autorità per gli immigrati irregolari che si rivolgono a una struttura sanitaria rappresenta un gravissimo passo indietro sia sul piano dell’integrazione che sul piano della tutela dei diritti umani e della sicurezza collettiva”: Lo afferma Franco Narducci presidente dell’Unaie (Unione nazionale associazioni di immigrazione ed emigrazione) e deputato Pd eletto nella ripartizione Europa in seguito all’approvazione del pacchetto sicurezza in Senato. Narducci ricorda che in questo modo viene modificato l’attuale Testo Unico sull'Immigrazione (Decreto Legislativo 286 del 1998) nel quale si prevede che ‘l'accesso alle strutture sanitarie da parte dello straniero non in regola con le norme sul soggiorno non può comportare alcun tipo di segnalazione all'autorità, salvo i casi in cui sia obbligatorio il referto, a parità di condizioni con il cittadino italiano’. “La cancellazione del principio di non segnalazione – sottolinea l’on. Narducci - renderà vana un'impostazione che nei 13 anni di applicazione ha prodotto importanti successi nella tutela sanitaria degli stranieri. Il pericolo di venire denunciati allontanerà dai servizi sanitari molti immigrati con evidenti ripercussioni sulla qualità della sorveglianza epidemiologica a tutela dell’intera comunità nazionale”. “Forse è il caso – invita Narducci - che tutti riscopriamo il valore etico e civile del giuramento di Ippocrate, maggioranza compresa, assieme al significato profondo dell’art. 32 della Costituzione, in base al quale – rimarca - la salute è istituzionalmente tutelata in quanto diritto della persona in sé, senza limitazioni di alcuna natura, comprese quelle derivanti dalla cittadinanza o dalla condizione giuridica dello straniero”. “Da parte nostra – assicura Narducci - faremo dura opposizione per ristabilire il giusto rispetto della dignità del malato migrante in occasione della discussione alla Camera del pacchetto sicurezza ma nel frattempo è opportuno che si proceda verso la sensibilizzazione di tutti gli operatori sanitari per l’attivazione dell’obiezione di coscienza”. (Inform)